SIMPATICI SI NASCE

Aspettando la Pasqua... La colazione


Ancora oggi la colazione di Pasqua per me non è una scelta ma un obbligo!Tramandata in pratica da sempre, non ricordo di averne mai saltata una.Quando ero ragazzetta, la mattina di Pasqua, come in un sogno mi avvolgeva un delicato profumo di cucina. Arrivava piano, piano, alle mie narici addormentate destandomi di colpo!  Mi alzavo e trovavo mia madre tutta presa a cucinare, intenta a preparare la tavola della colazione, apparecchiata di tutto punto e imbandita di ogni ben di Dio perché quella non era la solita colazione, pane e caffelatte! Giorni prima c’era stato tutto un rituale, si preparavano i dolci, simili al pan di spagna e insieme, li portavamo a cuocere nel forno a legna vicino a casa. In quei giorni, c’era un profumino che aleggiava nell’aria vicino che non ve lo posso descrivere a parole! Tutto questo perché quando veniva il prete a benedire le case con l’occasione benediva anche i dolci.  Sulla tavola non mancavano le uova sode, la colomba, i carciofi con la coratella e per finire il salame, la corallina. Un salame squisito, preparato con le parti nobili del maiale, tritate e insaporite con sale, pepe, aglio marinato nel vino, con l’aggiunta di cubetti di grasso, il tutto insaccato in un budello detto “Corallo” e da questo il nome del salume. Per i bambini non mancavano le uova di cioccolato, per loro era una festa aprirle per vedere la sorpresa. Usanze di ieri che sono per me un piacere particolare, è come ritrovare negli stessi gesti un ponte con il passato da tramandare alle generazioni future. Profumi di una volta, per ricordarmi che la felicità esiste, basta trovarla nelle cose semplici e… gustarsi la vita.