Quando ero piccola, c’erano tanti modi per stare in compagnia ed emozionarsi, niente di particolare, giochi semplici, popolari. A molti potranno apparire inutili e stupidi ma chissà, forse un giorno non lontano, torneranno di moda! Io li chiamo: "I giochi dimenticati!". Peccato, perché facevano giocare e divertire con poco, permettevano di muoversi, di stare all’aria aperta, di socializzare, di ridere, di piangere, di rincorrere, di saltare, di costruire, di creare.Chi si divertiva a costruire un monopattino, chi correva dietro ad un vecchio cerchione di bicicletta facendolo girare con un bastoncino, chi saltellava con una corda, chi lanciava una trottola, chi contava e chi si nascondeva, giochi semplici, appunto, popolari, niente di particolare ma in grado di emozionare, forse anche più dei giochi costosi attuali.
Ricordi e riflessioni di un tempo che fu!
Quando ero piccola, c’erano tanti modi per stare in compagnia ed emozionarsi, niente di particolare, giochi semplici, popolari. A molti potranno apparire inutili e stupidi ma chissà, forse un giorno non lontano, torneranno di moda! Io li chiamo: "I giochi dimenticati!". Peccato, perché facevano giocare e divertire con poco, permettevano di muoversi, di stare all’aria aperta, di socializzare, di ridere, di piangere, di rincorrere, di saltare, di costruire, di creare.Chi si divertiva a costruire un monopattino, chi correva dietro ad un vecchio cerchione di bicicletta facendolo girare con un bastoncino, chi saltellava con una corda, chi lanciava una trottola, chi contava e chi si nascondeva, giochi semplici, appunto, popolari, niente di particolare ma in grado di emozionare, forse anche più dei giochi costosi attuali.