SIMPATICI SI NASCE

Quando si chiedeva in prestito il fuoco!


Sono nata in una casa popolare, al nono piano di uno dei dodici palazzi che fanno parte di quel comprensorio. Ogni palazzo ha circa cinquanta appartamenti, immaginate la densità di abitanti? In pratica una piccola cittadina con tanto di negozi all’interno, ci sono ancora ma non sono più gli stessi. Quando ero piccola, c’era il fornaio, il carbonaio, il fruttivendolo, il barbiere (che mi tagliò la lunga treccia), il vinaio (dove andavo a prendere vino e spuma per mia nonna) e poi un negozio di giocattoli e articoli di biancheria. Il quartiere è forse uno dei più belli di Roma (almeno per me). Ieri, parlando con mia figlia (lei abita lì) ho ripensato a quei tempi e confrontandoli con quelli attuali mi sono resa conto di quanto fossero più belli! Non per la nostalgia del tempo passato, né per la mia adolescenza, è che ho riflettuto su una cosa: “Quanto erano belle le persone allora!”. Non fraintendetemi, anche oggi ce ne sono, io ne ho conosciute, anche qui nel web. E allora cosa significa tutto questo discorso? Mi spiego: Spesso, per mancanza di denaro, più famiglie abitavano nella stessa casa eppure tra i bambini non c’erano gelosie! La porta della vicina era sempre aperta e bastava chiedere semplicemente permesso per entrare, quando finivamo i prosperi, mia madre mi mandava da lei a chiedere un po’ di fuoco con un pezzo di carta arrotolato. Quando usciva per andare a trovare un’amica due piani più sotto o a stendere la biancheria in terrazza, non chiudeva la porta, la accostava semplicemente! Insomma, ora mi sembra, da quello che vedo in tv e leggo nei giornali, che le persone si sono perse, non ci sono più umanità e pudore, c’è in giro tanta sozzeria! Io mi chiedo: In che mondo viviamo? Un mondo fatto di pedofili, di ladri! Un mondo dove chi sbaglia non paga e chi paga è sempre il più debole. Dove i bambini sono trattati come malviventi e i malviventi come persone oneste. Dove, a una donna onesta che cerca lavoro, le sono fatte proposte indecenti. Mi dispiace ma non è questo il mondo che vorrei!