L'ANTICUOCA

IL DITO NELLA PIAGA


Stamattina, il primo pensiero, appena aperti gli occhi, è stato: "Cosa faccio da mangiare oggi?"E' un tormentone, che può capire solo chi, come me, è un disastro in cucina .Purtroppo, non ho la fortuna di condividere i miei insuccessi, perché stranamente mi ritrovo circondata da provette cuoche, che con le mani legate e gli occhi bendati riescono a creare veri e propri capolavori.Io potrei avere anche un tutor incollato alle mie terga, che riuscirei a mandarlo in crisi.La spesa diventa sempre più angosciante.Si inizia con la lista. Il Povero Piero si arma di carta, penna e pazienza...Decidiamo di stabilire il menù settimanale, in modo da acquistare i generi alimentari con intelligenza.Ecco, io lì proprio l'intelligenza la perdo, mentre il Povero Piero perde la pazienza.In qualche modo, dopo vari tentativi, liti e successive riconciliazioni, le liste sono pronte.Sulla porta di casa, il Povero Piero mi urla: "E i tochi de carta i lassito a casa, ciò?"Ma no, li ho qui in borsa, gli rimando... ben sapendo di averli lasciati chissà dove; forse in bagno, o sotto il divano, oppure in cucina. Ma che importa?La mia memoria ha già tutto registrato.Arrivo al supermercato.Lì già scopro di aver dimenticato le borse... vabbè, questa sarà l'ultima voltaMi impegno a passare con metodo tutte le corsie, in modo da non tralasciare nulla... gliela faccio vedere io al Povero Piero, tsè!Ah, guarda... c'è un 'offerta che non  posso tralasciare; potrei domani preparare qualcosa di diverso da quello stabilito. In fondo, i programmi esistono per essere sovvertiti... insomma, un po' di fantasia!!!Dopo due ore, il carrello è pieno di cose che erano nella liste, di cose che erano nella lista ma che ho dimenticato di prendere e di cose che non erano nella lista.Arrivo alla cassa. Il conto non è alto, perché le mie origini liguri mi fanno controllare i prezzi al centesimo.Meno male che mi danno sempre una mano, perché lì mi faccio sempre confusione.L'idea iniziale è quella di porre correttamente gli alimenti, ma poi la fretta mi spinge a stipare alla rinfusa la spesa, e così può capitare che l'insalata finisca sotto le patate... ma le uova no, a quelle sto attenta: non è mai successo che le portassi a casa rotte. Infatti, le disintegro direttamente nel carrello!Alla fine, la cassiera di turno, davanti al mio imbambolimento, è colta dalla sindrome della giovane marmotta: si fa portare un altro cartone di uova, mi riempie le borse e per poco non mi fa attraversare anche la strada... visto che appunto è una giovane marmotta.IL RESTO A LA PROCHAINEVs/ più o meno affezionatissima                                                              Anticuoca