L'ANTICUOCA

Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora.


« Per la santa Candelorase nevica o se ploradell'inverno siamo fora;ma se l'è sole o solicellosiamo sempre a mezzo inverno »
Questo  è un antico proverbio popolare, riferito al rituale della Candelora, introdotto dal patriarca di Roma Gelasio intorno all'anno 474 d. C., in sostituzione della cerimonia pagana dei Lupercali, dalla quale ha assunto qualche ispirazione procedurale.  Il rito della Candelora La parola Candelora deriva dal latino festum candelarum e va messa in relazione con l'usanza di benedire le candele, prima di accenderle e portarle nella processione.I ceri vengono conservati nelle abitazioni dei fedeli per essere riutilizzati, come accadeva in passato, per ingraziarsi le divinità pagane, durante calamità meteorologiche, oppure nell'assistenza di una persona gravemente malata, o nel caso di epidemie, o nell'attesa del ritorno di qualcuno momentaneamente assente, o infine, come accade attualmente, in segno di devozione cristiana.Anticamente, i seguaci dei riti magici, nel giorno della Candelora verificavano se una persona era colpita da malocchio seguendo queste modalità: immergevano tre capelli dell'interessato in una bacinella d'acqua seguiti da tre gocce di olio, precedentemente messo a contatto col dito dell'individuo. A questo punto, secondo i seguaci della magia, se le gocce restavano intere e collocate nel centro della baccinella, il soggetto non era stato affetto da malocchio, in tutti gli altri casi invece si. « Delle cere la giornatati dimostra la vernata,se vedrai pioggia minutala vernata fia compiuta,ma se vedi sole chiaromarzo fia come gennaro. »La giornata delle Cere è il 2 febbraio, la festa della Candelora e della "Purificazione".« Se per la Candelora il tempo è bellomolto più vino avremo che vinello. »« Se nevica per la Candelorasette volte la neve svola. »Qui oggi è stato bellissimo. E da voi?