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Post N° 8


Rosebud                                                                                                                                           music: Cadere - Riccardo SinigalliaElisa carezzava il mio avambraccio facendo passare la mano sotto la manica della felpa. Mi guardava dritto negli occhi poi, senza abbassare lo sguardo, si infilava dolcemente sotto i miei vestiti.Aveva 5 anni, io 6. Quell'estate mia madre mi parcheggiò nella casa in campagna di sua sorella. Era il periodo in cui avevo smesso di parlare. La sera la passavo in compagnia degli amici dei miei cugini. Loro, più grandi di me, si riunivano in un fienile e cominciavano a bere e fumare poi si baciavano. Io mi annoiavo, ma una sera arrivò Elisa e tutto cambiò.
alcune tracce rimangono invisibili agli occhi di chi giudicaI grandi smisero di prendersi gioco del mio mutismo non appena si manifestarono le carezze di Elisa. Cominciarono a prendersi gioco di tutti e due ma oramai passavo il mio tempo in sua compagnia, osservando l'erba, all'ombra di una quercia.Quel gesto lei lo ripeteva ogni volta che rimanevamo soli. Quando ritardava un attimo mi mancava, allora lei si avvicinava sorridendo poi, prima di introdurre la mano, guardava un punto oltre me..guardava un punto indefinito nell'infinito oltre me.Quell'estate finì velocemente, portandosi via il mio silenzio, lasciandomi però la possibilità di conservare un ricordo..in un buco..nel tronco di un albero.                                                                                                                                                     scritto da watanabe68