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Post N° 18


Se ti piaceDa qui a Natale....Era arrivata per posta elettronica, ma come allegato di word, come una vera e propria lettera con tanto di data. Notizie dall'Africa e foto di quei tramonti irreali che ti fanno sentire un'anima ritagliata ed appiccicata sullo sfondo. Parole da lontano, dalla polvere di cantiere, dal rigoglio di una jungla così fitta da avere la sensazione di essere ingoiato da un momento all'altro. "....al mio ritorno voglio fare qualsiasi cosa con te, tutto quello che non abbiamo realizzato in questo periodo. Vorrei che tu diventassi il mio regalo di Natale... "Così chiudeva la missiva, non era neanche estate in Italia, che già creava l'aspettativa di un precoce inverno. Lei rileggeva tutta la lettera e poi dopo una pausa sbirciava le ultime due frasi, come si fa con l'ultimo sorso di caffé. Fra il testo completo e l'ultima seduzione si intuiva tutta la solitudine di un uomo così lontano dall'affetto degli amici, dalle carezze di una donna. Lei che non credeva più a nulla, volle crederci, come l'ultima favola che si concedeva."...per Natale sarò bellissima..." gli rispose al telefono. " ...te lo prometto..." Lei che odiava il Natale che le ottenebrava di freddo il cuore, immaginò di ornarsi per lui come delicata strenna, di baciarlo sotto il vischio come in un vecchio film in bianco e nero e si guardò allo specchio, pianificando tempi e vanità di un'opportuna rinascita. I capelli sarebbero stati più lunghi, le cosce più sode, la vita più snella, forse. E tutto questo tempo, per cambiare idea e forma, per desiderare e volendo, dimenticare, il Tempo la seduceva sempre, molto più di un uomo. Fu proprio con quel pensiero un po' cinico, che uscì di casa, nel sole del pomeriggio, per sedersi al tavolino di un bar. Il sapore della panna montata, così gonfia e dolce l'avvolse insieme al brivido della granita di caffè, la fragranza della cialda e quella sensazione strana di avere in quel momento tutto il necessario, per essere viva.                                                                 scritto da Donna_Ombra.