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Post N° 26


Fiammeggiante                                                                music: Stones from the sky - NeurosisEra un’estate bianca di camicette di cotone e moscerini saltellanti, accecante come il muro del cimitero nei cui pressi, sullo spiazzo adiacente, gli zingari stavano montando le giostre; ed era gialla e scura e rovente, come l’erba secca e la pelle di serpente di Danilo, lo zingaro che osservavo mentre chino sui ferri lavorava. Quando sollevò la testa e chiese il mio nome le mie guance si accesero di amore. Alcuni ragazzi lì vicino bruciavano cartacce su un cumulo di pietre, il fumo raggiunge i miei occhi e si mischia con l’odore della pelle sudata, della ruggine di ferro e… della putrefazione. Doveva essere vero ciò che avevo sentito dire: il caldo eccezionale aveva fatto esplodere le tombe.
Il fuoco divampa sempre più alto, il mio cuore batte sempre più forte, i ragazzi urlano, le cicale cantano, le tombe si scoperchiano. E un ragazzo più urlante degli altri se lo tira fuori. Non il pisellino quello dei bambini, l’unico che avessi mai visto. No, un pisello da grande nero e brutto! E fa la pipì sulle fiamme! Non vorrei, non posso, ma infine guardo con occhi spalancati il getto radioso nella luce del primo pomeriggio precipitare sul fuoco in mille spruzzi scintillanti a bagnare le pietre e le cartacce annerite, mentre i moscerini palpitavano sul bianco del mio piccolo seno scosso.Mi sembra di sentirlo, ora, nell’aria bianca e nell’immobilità rovente del cielo. L’odore di pelle scura, e di ferro, e di fiamme, e di piscio, e di cenere, e di cimitero.Sono innamorata.                                                                       scritto da polystyrene