Why? musicIo e Max riuscivamo puntualmente a trovare la roba per farci una seconda volta quando tutte le farmacie erano chiuseper pausa pranzo. Soldi in più per la chiamata, oltre a quelli di " 2e 1 grazie",nemmeno a parlarne. E una e due,ci rompemmo le palle e decidemmo di conservare,ben incartate,due spade, sotterrate in un prato. A mali estremi..avevamo risolto il problema .Non mi sono mai piaciuti queli con i capeli rossi...ma Max era Max. Qualche anno in più...Prima bravissimo ragazzo, fidanzatissimo con unagrandissima gnocca, poi..solo disastrato e pure rosso..Va bè. Sorrido pensando a Max, sono pochi i bei ricordi inerenti un periodo della sua vita...e qualcuno dice "sfalsati".....ma solo io so.Un tot di mesi culo e camicia...inseparabili giorno e notte..di giorno la roba,di notte un sacco di coccole,coccolecoccole...e risate. Un giorno di giugno ero ai giardinetti..cominciava il caldo..e anche aspettare la roba diventava più piacevole.(insomma).Max arriva sorridendo e mi dice: "dottoressa", tu che lavori in ospedale,leggi un po' questi fogli che io non ci capisco niente"."Max,guarda che nemmeno io li so leggere..fa vedere va." Una sigla mi saltò subito agli occhi: HTLV-III...Uhm..in quei giorni sui giornali non si leggeva altro che quella parola,ma come ogni "buon tossico che si rispetti" mi girai verso Max e ridendo gli dissi"Uè Max, hai quella cosa là, quella malattia nuova..l'aids""Di qualcosa si deve morire no?" rispose lui.Mi diede un bacio e non ci pensammo più.Nel frattempo la gente colpita da 'sta cosa si buttavadai balconi, si suicidava lasciando biglietti terribili...e questo mi diede da pensare.Era la fine di giugno, mia madre conosceva una tipa che lavorava in un laboratorio analisi in una clinica privata.Esami del sangue veloci e molto privati. Negativi. Nessun sollievo,(la mia ignoranza non esasperava le cose.)O forse l'essere tossica non esasperava le cose.Solo un attimo di lucidità: non avremmo più usato la stessa spada o quelle sotterrate. Non mi ricordo se il patto sia mai stato mantenuto.Arrivano le vacanze, lui parte, arriva alla stazione di Cesena,mi chiama e mi dice:sto tornando da te.Non ero innamorata quanto lui, ma stavo bene bene...e mi sentivo protetta..Settembre; stufa di tutto e tutti mi trasferisco a casa di F.unico amico sano che avevo..ancora oggi il mio migliore amico.Settembre: quasi quasi mi rifaccio le analisi dall'amica di mia madre.Risultato...Casa di F. squilla il telefono,mia madre. Era sera. Mi dice di andare subito da lei perchè nonna si è rotta un braccio.Non le credo, le passo F....Parlano..Me la ripassa e le dico "ok vengo,ma se non è vero,il braccio te lo spacco io".(ero molto dolce con lei all'epoca)Ok,andiamo..per le scale dico ad F...."mi vuoi dire cosa sta succedendo? Sembrate tutti matti!"Mi abbraccia, mi guarda e a un palmo di naso mi dice: hai l'aids."Io mica l'ho presa come Max. Io ormai mi ero informata,anche se le informazioni erano di merdae non facevano altro che fomentare paure angoscianti.Sette anni di vita...quello era il termine massimo spiegato a grandi linee dai giornali. Rifaccio le analisi nell'ospedale che si occupa solo diquello eeee...si, positiva a quella sigla spropositata..Domande, test,schede lunghe kilometri,esami speciali,test di virus opportunistici direttamente iniettati sottopelle per vedere quali avessero pronti armi ed elemetti per un eventuale "guerra" dentro me..E li ti accorgi che tu non hai nemmeno una cavolo di limettaper unghie per combattere.La possibilità di avere un figlio! No questo non posso accettarlo..Questo istinto è più forte di ogni altra cosa.Solo li, una volta sola ho chiesto a Dio:"perchè? perchè proprio a me?"Avvertire le persone con le quali hai avuto rapportifa provare un brivido che lascia solchi in ogni poro...(sono tutti sani e di questo ringrazio Dio)Il lavoro!!! Cazzo lavoro in ospedale,è pieno di tubercolosi nell'aria...è un sanatorio! Mi guardo allo specchio,sono carinissima,niente fapensare che io sia malata.Eppure dentro è iniziato quel contoalla rovescia...sette anni. Non me lo levo dalla mente.F. mi sta vicino,apre un locale,me lo affida mala mia parola d'ordine e d'assoluto è diventata "ormai"...Infatti a gennaio me ne vado senza far rumore:esattamente la notte di Capodanno sparisco nel nulla evado a farmi una pera.Comincia il tempo delle esagerazioni,il tempo in cui tutto è permesso...."tanto ormai".Torna Max...fino al 3 marzo, poi si schianta sotto un camion,di notte in una strada larghisima a senso unico traffico pari a zero.Solo un camionista stanco che dormiva dove poteva sostare e una minuscola lastra di ghiaccio.All'obitorio lo guardavo e gli dicevo" dai,sette anni earrivo anche io..se va bene, altrimenti prima"...Altri passi sulla ghiaia.Ma il tempo è passato..tre volte sette,abbondanti...La mia fortuna? " Dimenticarmene" e vivere normalmente.Attenzioni particolari che diventano rituali.Nessuno
Post N° 35
Why? musicIo e Max riuscivamo puntualmente a trovare la roba per farci una seconda volta quando tutte le farmacie erano chiuseper pausa pranzo. Soldi in più per la chiamata, oltre a quelli di " 2e 1 grazie",nemmeno a parlarne. E una e due,ci rompemmo le palle e decidemmo di conservare,ben incartate,due spade, sotterrate in un prato. A mali estremi..avevamo risolto il problema .Non mi sono mai piaciuti queli con i capeli rossi...ma Max era Max. Qualche anno in più...Prima bravissimo ragazzo, fidanzatissimo con unagrandissima gnocca, poi..solo disastrato e pure rosso..Va bè. Sorrido pensando a Max, sono pochi i bei ricordi inerenti un periodo della sua vita...e qualcuno dice "sfalsati".....ma solo io so.Un tot di mesi culo e camicia...inseparabili giorno e notte..di giorno la roba,di notte un sacco di coccole,coccolecoccole...e risate. Un giorno di giugno ero ai giardinetti..cominciava il caldo..e anche aspettare la roba diventava più piacevole.(insomma).Max arriva sorridendo e mi dice: "dottoressa", tu che lavori in ospedale,leggi un po' questi fogli che io non ci capisco niente"."Max,guarda che nemmeno io li so leggere..fa vedere va." Una sigla mi saltò subito agli occhi: HTLV-III...Uhm..in quei giorni sui giornali non si leggeva altro che quella parola,ma come ogni "buon tossico che si rispetti" mi girai verso Max e ridendo gli dissi"Uè Max, hai quella cosa là, quella malattia nuova..l'aids""Di qualcosa si deve morire no?" rispose lui.Mi diede un bacio e non ci pensammo più.Nel frattempo la gente colpita da 'sta cosa si buttavadai balconi, si suicidava lasciando biglietti terribili...e questo mi diede da pensare.Era la fine di giugno, mia madre conosceva una tipa che lavorava in un laboratorio analisi in una clinica privata.Esami del sangue veloci e molto privati. Negativi. Nessun sollievo,(la mia ignoranza non esasperava le cose.)O forse l'essere tossica non esasperava le cose.Solo un attimo di lucidità: non avremmo più usato la stessa spada o quelle sotterrate. Non mi ricordo se il patto sia mai stato mantenuto.Arrivano le vacanze, lui parte, arriva alla stazione di Cesena,mi chiama e mi dice:sto tornando da te.Non ero innamorata quanto lui, ma stavo bene bene...e mi sentivo protetta..Settembre; stufa di tutto e tutti mi trasferisco a casa di F.unico amico sano che avevo..ancora oggi il mio migliore amico.Settembre: quasi quasi mi rifaccio le analisi dall'amica di mia madre.Risultato...Casa di F. squilla il telefono,mia madre. Era sera. Mi dice di andare subito da lei perchè nonna si è rotta un braccio.Non le credo, le passo F....Parlano..Me la ripassa e le dico "ok vengo,ma se non è vero,il braccio te lo spacco io".(ero molto dolce con lei all'epoca)Ok,andiamo..per le scale dico ad F...."mi vuoi dire cosa sta succedendo? Sembrate tutti matti!"Mi abbraccia, mi guarda e a un palmo di naso mi dice: hai l'aids."Io mica l'ho presa come Max. Io ormai mi ero informata,anche se le informazioni erano di merdae non facevano altro che fomentare paure angoscianti.Sette anni di vita...quello era il termine massimo spiegato a grandi linee dai giornali. Rifaccio le analisi nell'ospedale che si occupa solo diquello eeee...si, positiva a quella sigla spropositata..Domande, test,schede lunghe kilometri,esami speciali,test di virus opportunistici direttamente iniettati sottopelle per vedere quali avessero pronti armi ed elemetti per un eventuale "guerra" dentro me..E li ti accorgi che tu non hai nemmeno una cavolo di limettaper unghie per combattere.La possibilità di avere un figlio! No questo non posso accettarlo..Questo istinto è più forte di ogni altra cosa.Solo li, una volta sola ho chiesto a Dio:"perchè? perchè proprio a me?"Avvertire le persone con le quali hai avuto rapportifa provare un brivido che lascia solchi in ogni poro...(sono tutti sani e di questo ringrazio Dio)Il lavoro!!! Cazzo lavoro in ospedale,è pieno di tubercolosi nell'aria...è un sanatorio! Mi guardo allo specchio,sono carinissima,niente fapensare che io sia malata.Eppure dentro è iniziato quel contoalla rovescia...sette anni. Non me lo levo dalla mente.F. mi sta vicino,apre un locale,me lo affida mala mia parola d'ordine e d'assoluto è diventata "ormai"...Infatti a gennaio me ne vado senza far rumore:esattamente la notte di Capodanno sparisco nel nulla evado a farmi una pera.Comincia il tempo delle esagerazioni,il tempo in cui tutto è permesso...."tanto ormai".Torna Max...fino al 3 marzo, poi si schianta sotto un camion,di notte in una strada larghisima a senso unico traffico pari a zero.Solo un camionista stanco che dormiva dove poteva sostare e una minuscola lastra di ghiaccio.All'obitorio lo guardavo e gli dicevo" dai,sette anni earrivo anche io..se va bene, altrimenti prima"...Altri passi sulla ghiaia.Ma il tempo è passato..tre volte sette,abbondanti...La mia fortuna? " Dimenticarmene" e vivere normalmente.Attenzioni particolari che diventano rituali.Nessuno