2046

Post N° 38


IeriMezzo fiorino, solo mezzo fiorino! Che cos'è mezzo fiorino? Il valore di un chilo di patate o di un pezzo di sapone. Venite, avvicinatevi. Per mezzo fiorino vi racconterò una storia, una storia vera. Venite, non abbiate paura. Ascoltate, prestate attenzione alle mie parole, perché la storia sta per iniziare.***Mi guardi. Un'occhiata breve e diretta che riconosco subito. Ti sfilo la maglietta, ti stringo. Amo sentire le tua pelle, morbida e compatta, contro la mia. Avverto le tue mani che mi accarezzano la schiena. Ti sbottono i pantaloni e mi inginocchio davanti a te. Presto sfiorerò la fonte del tuo piacere, ma non ho fretta. Ti guardo, alzando la testa, e intravedo i tuoi occhi socchiusi e le labbra un po' aperte. Voglio quel tuo sguardo, concentrato e offuscato, lo desidero con una forza che mi riempie.Adesso non ti vedo più, affondo nella tua carne. Ma ti sento, in quel limbo incerto che separa le parole dai suoni, l'urgenza e l'attesa.*** Da anni sei la mia donna. Ogni volta che mi avvicino a te e ti prendo vivo un'emozione diversa, un gioco di sfumature intorno a un solo colore. Solo una volta ho provato distacco nell'amarti. Eri a gambe larghe, carponi, e io ti prendevo da dietro, le mie mani sui tuoi fianchi . Mi vedevo entrare e uscire da te e, all'improvviso, ho pensato al mare. Spiagge aperte, battute da venti tesi, con piccole dune sul limitare, un cielo pieno di nuvole veloci. Sulla spiaggia è apparsa una figura dai contorni incerti che s'avvicinava piano. Mi sono fermato a guardarla e ho scoperto che eri tu che mi guardavi con rimprovero, ti voltavi e ti scioglievi dall'abbraccio.*** Non ti vedo da tempo. E' passato quasi un anno e, a volte, mi sorprendo a cercare tra le tue lettere, tra i tuoi messaggi, un segno che spieghi il tuo abbandono. Cerco di capire, di individuare un senso, una spiegazione.Poi mi dico che è inutile, che l'amore arriva e svanisce seguendo leggi complicate e oblique. Che non si può spiegare ciò che è passato con ciò che ti resta, non serve. A volte mi pare che non sia stato niente, che ho vissuto un ricordo prestato da qualcun altro. Ma spesso ti scolpisco nella mia mente mentre parlavamo, facevamo l'amore o guardavamo insieme i nostri luoghi. Mentre camminavamo infagottati o con vestiti estivi. Davanti al mare, in silenzio. Durante i nostri risvegli. Penso al calore dei nostri corpi dopo una notte passata insieme. E mi dico che l'unico modo per farti vivere è quello di fermarmi all'angolo della strada e raccontare per mezzo fiorino la nostra storia alla gente che passa.       scritto da falco58dgl