IL PARTITO DEL SUD

Una festa dei partigiani per i resistenti di oggi


La lotta partigiana contro i savoia cominciò nel 1860, nel momento stesso in cui Garibaldi sbarcò in Sicilia. I liberali piemontesi, allora guidati da Cavour, si scagliarono contro il proletariato contadino del sud mietendo oltre un milione di vittime e chiamandoli "Briganti". La lotta partigiana contro casa Savoia ed il fascismo creato dalla casta borghese padana ricominciò nel 1943. Terminò il 2 giugno del 1946, quando nacque la nostra repubblica. Ora bisogna cancellare tutte le leggi savoiarde e fasciste, quelle liberali di cavour, quelle illiberali del liberale berlusconi. Dobbiamo rifondare questa repubblica, oggi nelle mani del partito del Nord.Stefano Morselli
Gli ingredienti sono quelli consueti nelle feste popolari: spettacoli, incontri, ristoranti, stand assortiti. Ma è del tutto inedito l'evento nel suo insieme. Infatti quella che da ieri e fino a domenica va in scena nel podere e nel casolare che furono della famiglia Cervi, ai Campi Rossi di Gattatico - ora sede di un moderno museo della Resistenza e del mondo contadino - è la prima festa nazionale organizzata dall'Anpi nei suoi oltre sessant'anni di esistenza. «Democrazia e antifascismo - Democrazia è antifascismo» è lo slogan scelto per sottolineare un concetto che dovrebbe essere scontato, ma che l'Anpi teme possa invece diventare sempre più evanescente nell'Italia di oggi. «Un'Italia nella quale - avverte Tino Casali, presidente nazionale dell'associazione - si moltiplicano i segnali di ritorno in campo del fascismo, pur mascherato in forme diverse dal passato». Anche per questo i partigiani, che sono gente ancora tosta ma in età ormai avanzata, hanno pensato di spalancare le porte a nuove generazioni che la Resistenza non hanno potuto farla per ragioni anagrafiche, ma ne condividono i valori e sono impegnate in altre «resistenze» dei giorni nostri. Come diceva Alcide Cervi, padre dei sette fratelli fucilati dalle brigate nere nel dicembre del 1943, «dopo un raccolto ne viene un altro». E dunque, un paio d'anni fa, all' ultimo congresso, l'Anpi ha modificato il proprio statuto, ha cominciato ad iscrivere anche giovani e giovanissimi. Proprio in quel momento è nata l'idea della festa nazionale, alla cui ideazione e organizzazione ha lavorato proprio un gruppo di giovani appositamente costituito.  La manifestazione ai Campi Rossi, luogo simbolo della memoria, assume anche il significato di un passaggio delle consegne a una nuova leva di «resistenti». Lo sottolinea Armando Cossutta, da giovanissimo combattente nelle Sap, membro della direzione Anpi: «In una situazione politica pesante, l'Anpi può rappresentare un forte punto di riferimento». Ieri la cerimonia inaugurale con la musica dei Gang, che hanno dedicato le loro canzoni a Maria Cervi, figlia di uno dei sette fratelli, a sua volta scomparsa l'anno scorso. Messaggi di adesione sono arrivati, tra i tanti, da Scalfaro e da Ciampi, mentre Napolitano ha concesso il suo alto patronato. Nel fine settimana, insieme a decine di autobus provenienti da tutta Italia, sono attesi numerose personalità della politica della cultura, tra le quali Veltroni, Vendola, Rita Borsellino, don Ciotti.  Sono in programma laboratori sulla Costituzione (con Domenico Gallo, Nicola Occhiocupo, Alessandro Pizzorusso), sulla comunicazione della memoria (con Bice Biagi e Loris Mazzetti), sull'antifascismo vecchio e nuovo, sul ruolo delle donne nella Resistenza. Il cartellone degli spettacoli prevede sabato Mauro Sarzi, Sine Frontera, Mercanti di Liquori, Gasparazzo; domenica sarà la volta di Ivana Monti con le mondine di Novi e dei Sonnebrille. Pubblicato il 21.06.08
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