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Post N° 21

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FRANCESCO MAIMONE

(sono quello con la camicia blu)

TUTTO INUTILE

NON C'E' NIENTE DA FARE
E' TUTTO INUTILE
NON CI SI PUO' LIBERARE DI CERTE PERSONE
NE' DELLE ZANZARE
DI CERTI STEREOTIPI
DI CERTI MODI DI PENSARE
QUI PER SOPRAVVIVERE TOCCA FARE
COME GARIBALDI A TEANO
RISPONDERE "OBBEDISCO"
E PENSARE "FANCULO"!
IL LAVORO, LA VITA SOCIALE, QUELLA SENTIMENTALE
TUTTO SI INTRECCIA E SI MISCHIA
TUTTO CERCA DI MINARE LA TUA LIBERTA'
(IL NOME CHE VORREI DARE A MIA FIGLIA,
SE MAI DOVESSI AVERNE UNA)
MI VOGLIONO PSICANALIZZARE
CAPIRE E INQUADRARE
MI VOGLIONO FOTTERE
E POI SI LAMENTANO SE SONO DIFFIDENTE
MA IO DI QUESTO MONDO NON MI FIDO PER NIENTE
NON MI FIDO DI QUESTA GENTE
NON MI FIDO DELLE ZANZARE
ANARCHIA DEL PENSIERO
FANTASIA AL POTERE
LIBERTA' INDIVIDUALE
CREDO IN QUESTO
E GUARDO LE FACCE CHE HO ATTORNO
I RAGIONAMENTI CHE FANNO
INTANTO FUORI C'E' LA GUERRA
ANCHE SE SI MUORE PER MOLTO MENO
COSA SI PUO' FARE? NULLA
DAVANTI A UN DESTINO BASTARDO
COME I CANI DEI BARBONI ALLA STAZIONE
E A CHI MI DICE CHE L'AMORE CI PUO' SALVARE
RISPONDO... IO CONTINUO A STARMENE
GIU', NEL PROFONDO DEL MIO MARE
TU, NON APPENA METTERAI PIEDE NEL MONDO REALE,
MANDAMI UNA CARTOLINA

NORMALE

NON HO VOGLIA DI FARE NULLA
E HO PURE MAL DI STOMACO
MI AFFACCIO DAL PORTONE E VEDO
GENTE CHE CORRE
GENTE CHE SI AFFANNA
GENTE CHE SBRAITA
GENTE CHE DICE E FA CAZZATE SU CAZZATE
IO VORREI SOLO STARE FERMO
NEL MIO ANGOLO, NEL MIO CANTUCCIO
GUARDARE IL FIUME CHE SCORRE
GUARDARE LA VITA CHE PASSA
RIMANENDO IL PIU' IMMOBILE POSSIBILE

L'ABITUDINE

vivo di parole
ascoltando quelle degli altri
centellinando le mie
forse per non rischiare troppo
forse per non espormi più di tanto
salvo diventare all'improvviso
un fiume in piena
una forza che di capriola in capriola
si perde nel lento andare e venire del mare
vivere di parole
non è uno stato di cose
è un'abitudine che mi accompagna
da tempo immemore
è una porta che si apre
e svela un'altra porta dietro di sè
vivo di parole
passandomele tra le mani
quando scottano o quando sono gelide
a volte riesco a giocarci, altre non si incastrano
vivo di parole
sempre in attesa di sentire la parola d'ordine
o la parola magica
aspetto che arrivino quelle giuste
per vederle danzare a due millimetri dalle mie labbra
per tutte le volte che mi è sembrato di ascoltarle
per tutte le volte che avrei voluto dirle
per tutti i silenzi che invece le hanno sepolte

ASCOLTA

LA REALTA'

"LA REALTA'
E' UN'ALLUCINAZIONE
CAUSATA
DALLA MANCANZA
DI
ALCOL"!

AGNESE RABBIA