Letture della notte

Il Dio della storia


Il Dio della storiaSe dovessimo indicare la peculiarità del Dio della fede ebraica e cristiana, quindi del Dio della Bibbia, rispetto a tutti gli altri dei che pullulavano nelle varie civiltà del Medio Oriente antico, dovremmo affermare che: il Dio d'Israele è il Dio della storia.Per renderci conto fino in fondo di questa affermazione, diamo un rapido sguardo ai sistemi religiosi dei popoli con cui gli Ebrei vennero a contatto durante l'arco della loro storia. Innanzitutto i popoli della civiltà mesopotamica, quali i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Costoro avevano immaginato un pantheon, una pluralità di dei, che era strettamente collegato al funzionamento della natura e della cultura, come se ognuno dei fenomeni dell'una e dell'altra, non potessero essere spiegati senza una causa sovrannaturale.C'era una divinità dietro ogni aspetto della natura: c'era un dio dietro la massa d'acqua dolce, un altro dietro la luna; così dietro il sole, dietro le piogge e i temporali, dietro la trasformazione dell'orzo in birra, e così via per i circa duemila dei che popolavano l'olimpo di queste civiltà, sia pure con nomi e aspetti diversi Anche presso gli Egiziani, quando riuscirono a formare un grande impero lungo le rive del Nilo, vennero sostituiti gli dei locali dei villaggi con le divinità cosmiche: Alla terra, al cielo, al sole erano associate delle divinità, con vari mutamenti e vari aspetti che cambiarono lungo tutta la storia dell'Egitto. Non così per Israele che non ha mai identificato il suo Dio con le forze naturali, infatti né il sole, né la terra, né la misteriosa forza che dà la fecondità alle piante e agli animali possono essere figura ed immagine del Dio della Bibbia. Egli ne è al di là e al di sopra, perché è il Dio libero. Questa originalissima concezione di Dio sta alla base di tutta l'esperienza religiosa di Israele. Quindi il Dio di Israele è un Dio spirituale, unico, personale che sta al di sopra e al di fuori della naturaSe ben guardiamo, constatiamo che oggi le idolatrie sono del tutto scomparse. Nella cultura attuale predomina o il Dio di Israele (ebrei, cristiani, mussulmani) o l'ateismo (un fenomeno, se confrontato con la gran massa dei credenti, del tutto marginale: sono pochi gli atei convinti), anche se esistono ancora alcune frange di animismo, a volte isolate, a volte mescolate con i vari monoteismi. Poi ci sono, non dimentichiamolo, le religioni orientali (Cina, India, Giappone9 ma in realtà esse sono più che religioni, delle filosofia ei vita.Di fronte all'affermarsi nella storia del Dio di Israele come non porsi l'interrogativo: è questo Dio che dirige la storia? La mia riflessione non si ferma. La storia del nostro pianeta con il progressivo miglioramento globale di tutta l'umanità econ la progressiva umanizzazione (cioè la progressiva presa di possesso) della terra è sotto gli occhi di tutti. Certo non tutto è perfetto e non tutto è completato. A volte si ha l'impressione di cedimenti e di regressioni, ma il saldo globale dall'età della pietra ad oggi è evidente.C'è da chiedersi piuttosto perché il processo di avanzamento comporti tanti dolori, tante lacrime, tante vittime. È questo il vero mistero....