Letture della notte

Animismo e politeismo


 Animismo e politeismoTra animismo e politeismo pagano c'è una differenza di non poco conto: infatti, là dove si trasforma una cosa materiale (appartenente in genere alla natura) in una cosa spirituale, qui invece si fa il contrario: un ente spirituale astratto (una divinità) viene ridotto a un oggetto materiale (p.es. una statua).Nel racconto della creazione (Genesi) l'animismo è riscontrabile nei due alberi (della vita e della conoscenza) e anche nel serpente tentatore, mentre il dio che passeggia nel giardino insieme alle sue creature non ha bisogno di un sacerdote che lo preghi. Nel testo l'ateismo emerge in maniera evidente, in quanto tra dio e uomo (maschio e femmina) non vi è una differenza abissale (l'essere umano resta a immagine e somiglianza dell'essere divino e il serpente in fondo non rappresenta, simbolicamente, che una tribù rivale, estranea al territorio della foresta edenica). La naturalità del racconto deve essere stata la causa che ha indotto il clero a manipolarlo e persino a riscriverlo in forma diversa (in cui p.es. l'uomo viene creato prima della donna). Quando nei racconti greci si parla di Zeus, s'intende qualcuno che se ne sta per conto suo, in un Olimpo gerarchizzato, con un atteggiamento spesso ostile agli uomini; e, nonostante le statue che lo rappresentano, egli resta lontano da loro, pur avendone spesso i medesimi vizi (collera, concupiscenza, sete di vendetta...). La non-familiarità tra dio e uomo (che a volte porta l'eroe greco, sempre tragico, ad affermazioni di tipo ateistico o a una professione meramente formale della fede) dipende proprio dalla differenza di potere che si dispone. Al di sopra degli dèi esiste solo il destino, che impedisce loro d'intercedere a favore degli uomini anche quando lo vorrebbero.Nel paganesimo la religione non è più alla portata di tutti nella stessa maniera; non lo è certamente come lo era la natura divinizzata al tempo dell'animismo. In un certo senso il culto viene suddiviso a seconda delle distinzioni sociali (a Giove p.es. si rivolgono i sovrani), oppure delle appartenenze geopolitiche (p.es. Artemide dea degli Efesini). Si offrono sacrifici agli dèi che rappresentano le diverse stratificazioni sociali oppure le diverse città in competizione tra loro.