Letture della notte

Perchè il male


Letture della notte, pensieri del mattno. Il teologo Vito Mancuso (Augias, Mancuso, Disputa su Dio, pagg 69-78), che io stimo molto, scrive: “Se Dio fosse veramente responsabile della vita e della morte degli esseri umani, io sarei ateo, perché non potrei tollerare che si prendesse così malignamente gioco di tanti di noi” Già, ma chi è allora il responsabile? Questo interrogativo rimanda all’altro più generale e più misterioso: “Perché il male nel mondo?” Il male del mondo è di due specie: il male che viene dalla natura (malattie, terremoti, uragani, nascite deformi, ecc.) e il male che viene dall’uomo (che, pur conoscendo nell’intimo della sua coscienza il bene, è attratto, se non irresistibilmente, almeno fortemente verso il male). Alla ragione non può bastare il racconto biblico del peccato originale, contraddetto dalle scoperte scientifiche e dalla logica (una punizione profondamente ingiusta: la colpa di due persone ricade su tutti i loro discendenti innocenti…). E allora? La risposta mi pare la dia il cardinale Joseph Alois Ratzinger nel libro “San Paolo, l’apostolo delle genti” a pag. 112): “Il male viene da una libertà creata, da una libertà abusata. Come è stato possibile, come è successo? Questo rimane oscuro. Il male non è logico. Solo Dio e il bene sono logici, sono luce. Il male rimane un mistero. Lo si è presentato in grandi immagini, come fa il cap. 3 della Genesi con quella visione dei due alberi, del serpente, dell’uomo peccatore. Una grande immagine che ci fa individuare, ma non può spiegare quando è in se stesso illogico. Possiamo indovinare, non spiegare, neppure possiamo raccontarlo come un fatto accaduto all’altro, perché è una realtà più profonda. Rimane un mistero di buio e di notte. Allora mi chiedo perché i nostri preti continua a raccontatore ai bambini del catechismo e, a volte, anche agli adulti, la spiegazione biblica della Genesi?