CIVETTERIE

Le chiavi.


 
Frugatevi nelle tasche...si, proprio adesso. Nei pantaloni, nella giacca o nella borsa...le sentite? Le avete trovate?...cosa? Le chiavi...le chiavi di casa, o dell'auto, le chiavi... quei piccoli oggetti che aprono  mondi e situazioni a noi care o meno.  E scommetto che non le avete trovate subito e che qualcuno sta pure cercando, in preda all'angoscia di averle smarrite o dimenticate. Si perché questo simpatico ed utile accessorio, spesso, sembra viva di vita propria e con sberleffo,  si nascondono in fondo  ad ogni dove e magari non compaiono fino a che non avete chiamato il fabbro. E che guaio se non ne avete fatte fare di scorta e non ne avete assegnata una copia a qualcuno di fiducia. Mi auguro che le abbiate ritrovate, almeno...così leggerete più serenamente questo mio post che parla appunto di loro. Sapete...oggi come oggi sono diventate pure oggetto da collezione. E ne hanno fatta di strada, tantissima e quelle contemporanee sono addirittura tecnologiche e  spesso vengono oltretutto  sostituite da altri oggetti, come carte magnetiche o simili. La chiave è forse l'oggetto che più di tutti ha nascosto segreti nella storia e aperto luoghi incantati...ambienti meravigliosi o grandi ricchezze o, ancora,  semplicemente ha aperto  il vostro piccolo mondo, permettendovi di rifugiarvici  in tutta  tranquillità. Si dice che arrivi dall'antico Egitto, dove un faraone la commissionò ad un  abile artigiano di corte....Beh..non era come le  intendiamo ora, ma era un oggetto che pure permise di iniziare a mettere al sicuro le cose più preziose. Simbolo di proprietà e di sicurezza, ma anche di potere ed alleanza; basta pensare alle chiavi della città donate alle personalità o agli alleati. Ritrovate in molti scavi, hanno parlato di  noi e della nostra storia. Perfezionate nella Roma antica,  da dove deriva infatti  il modo di dire 'tenere sotto chiave' che sta ad indicare la segretezza di un oggetto o anche solo di una idea...essi dicevano 'sub clavi esse'. Ma è con il Rinascimento che, eccole, diventano anche belle a vedersi;  arricchite di particolarità e decorazioni e realizzate in fogge di ogni tipo.  Diventano preziose poi fra il '600 e il '700 diventanto addirittura d'oro e non solo ma arricchendosi di stemmi, o iniziali intrecciate. E pensate che iniziarono  ad esservi leggi che punivano gravemente quei fabbri che osassero  produrne  due identiche...si vede che ladri e furbetti non ne sono mai mancati. E poi arrivano chiavi a doppio uso...come le 'chiavi pugnale' e le 'chiavi a corpo di pugno' utilizzate come armi per la difesa personale. O la 'chiave scavata' che nasconde in se una parte che possa contenere messaggi segreti. Ma poi, nell'eterna lotta fra guardie e ladri...beh...hanno perso la loro bellezza e il loro fascino...puntando solo alla sicurezza.  Oggi?...come detto sono sempre più tecnologiche e sempre più numerose nelle nostre tasche....e domani? Beh...arriveranno dei microchip...o la lettura dell'iride e chissà...ci preoccuperemo solamente se nelle tasche o nella borsa manca il cellulare...o al massimo avremo solo la chiave immaginaria che ci permette di aprire, a chi amiamo, il nostro cuore.Chou