Creato da lachouette il 29/06/2012

CIVETTERIE

TRACCE D'ANIMA...le creazioni e il blog di una Interior designer con la passione per il cucito, il disegno, l'arredamento, la pittura, il modellato...e non solo. Manuale, diario di bordo...di tutto un pò.

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Mi sento matita e ti ritraggo...

Post n°128 pubblicato il 23 Maggio 2018 da lachouette
 

Ogni tanto do di matto e mi convinco di essere una matita. Ecco...si...una matita. E volendo rubare una battuta di un film di  Totò: ' Io la nacqui!'  Questa sera come non mai mi sento proprio una matita. Ma non una di quelle di grafite, una lapis per intenderci, grigia e monotona. E nemmeno una   di quelle economiche, dall'impasto fragile, ma una di quelle che se le passi sulla carta si sfumano come Dio comanda, dando chiaroscuri morbidi ma ben definiti.   Una matita di quelle colorate. Sono una sanguigna con il fusto ben solido, che profuma di cedro, e mi sento tale   per ricreare tutte le tue sfumature. Mi sento così, quasi un po'  speciale...e lo sai il perché? Perché sto pensando a  te e farlo mi fa sentire bene.
Mi piace sentirmi così,per le sensazioni che mi da e mi dai ...e perché la matita è strumento essenziale del mio mondo  fatto di idee e colore, una sorta di prolungamento della  mente e delle  mani.  Il pensiero di te mi arricchisce. Infinitamente  ho ringraziato e ringrazio  il cielo per quella volta, quando hai incrociato i miei occhi e da allora non te ne sei più andato. Ti sei stabilito nel mio profondo. Hai radicato in me  ed hai fecondato la mia mente con  la tua,  dandomi vita ad idee che mai e poi mai avrei avuto. Mi hai completata.  Mi hai risvegliata e mi hai contagiata maledettamente,  con il  piacere per l'esistenza, tanto che ora, tutto quello che mi sta attorno quasi mi va stretto.  Oggi come spesso accade, mi sento così. E quando mi succede, allora mi voglio dedicare tutta a te e ti voglio ritrarre. Così svanisce la distanza e disegnarti per me  è un po' anche come fare l'amore. In un modo diverso...solo mentalemte. Immergermi in te mi fa fondere. Sentendoti  così,  dentro, non lo posso non fare...ma so che solo tu lo puoi capire. Siamo uguali nell'amore...ci sappiamo mangiare, fondere e donare, anche senza toccarci.  Non sei qui davanti ai miei occhi, ma ti ho nella mente e nelle vene. Ti ho guardato così tanto, quando il tempo ci ha regalato gli stessi istanti, che la tua immagine oramai è impressa in me come su una pellicola. Voglio tracciare su una carta bianca i tuoi tratti. Voglio che piano piano filtrati da me il tuo volto, il tuo carattere, i tuoi gesti. Voglio farti mio innocentemente, senza rubarti niente. Voglio leggere di te nelle pieghe della tua pelle. Leggere di te del tuo passato, conoscere quello che è stato...ma anche di te e di come sei nel presente.  Lo faccio spesso lo sai? Disegno i tuoi occhi, così profondi, alteri ingannevolmente severi, che nell'amore mi inducono a perdere me stessa. Mentre lo faccio con la punta fingo che ti  bacio, tratteggiando  i tuoi occhi, scivolo sul  tuo naso...ma aspetta...tra un po' arrivo alla tua bocca morbida, scendo al tuo mento. Il tuo mento che tanto ho baciato e  leccato avidamente.  Come matita mi consumo nei tuoi tratti e cerco corrispondenza ad un bacio. Come vorrei dare idea del tuo carattere così variegato,forgiato dal tempo passato, frutto  di storie, di esperienze e di tanti, ricchi  momenti vissuti intensamente. Oramai navigandoti con la mente,  sono quasi sulla tua pelle e riesco a sentire il tuo odore, ricordando  il tuo sapore.

Quali strane situazioni si creano mentre come matita tratteggio  con dedizione ed impegno il tuo ritratto. E più proseguo e più si caricano di un grande significato. Diventa oramai un rito. Non lo nego. Lo farei e lo rifarei all'infinito senza annoiarmi  mai ed ogni volta anzi rinnovandosi in un piacevole invito di intimo piacere. In esso è probabile che io ricerchi promesse ed auspici che saporino di te... Restano su carta,ora,  in una sorta di magia. Tanto sono matita in questo momento e posso desiderare e immaginare di tutto. Sgrano ogni tuo tratto come la corona di un rosario, come a rendere preghiera ogni gesto. Ed il tutto si carica sempre più di mistero, perché piano piano nella mente si fa largo l'idea che tu, ovunque ti trovi, possa sentire che ti sto idealmente toccando, baciando, sentendo,  con delicata devozione e profondo desiderio e mi gratifico in un istintivo, passato antico nel quale per riuscire a cacciare e vincere si doveva prima sulla superfice raffigurare il positivo evento. Sono matita, ma tutto si fa intrigante e meraviglioso. Sfila davanti a me ogni più piccola parte di te e la fisso sulla carta. A volte come piuma attraverso e scivolo sui tuoi tratti. In alti momenti divento bulino che scava...Perdonami, ma non ti do dolore è solo che l'intensità dei miei tratti è maggiore, perché strusciandomi sull'immagine di  te, più forte ancora ti colgo e  ti sento. Un vero rito woodoo...traslato in un rito d'amore...immagino che mi senti, lo voglio ingenuamente pensare.  Una ricerca, una magia, un sentire primordiale. Sono matita, ma comincio a vibrare. E comincio a sperare sempre più forte, sempre di più che tu mi senta, come io ti sento. Voglio catturare il tuo pensiero e farlo mio...sono matita...Voglio in qualche modo raggiungerti ed è bello crederlo ed è bello poterlo anche solo pensare.

 

 

Chou

 
 
 

Della cravatta

Post n°127 pubblicato il 08 Ottobre 2016 da lachouette
 

LA CRAVATTA.

Amo la cravatta e in passato l’ho anche indossata; Ne possedevo una bellissima nella sua grande semplicità, era nera, sottile, in un tessuto scamosciato nero. Quando la indossavo mi sentivo bene, in ordine, elegante e con stile; Ricordo che mi chiedevo perché molti maschi soprattutto in giovane età, non amassero indossarla.
La cravatta è uno di quegli accessori che diventano, quasi inconsciamente un modo di vivere, connotando ed esaltandole le caratteristiche di una persona, rendendola anche sicuramente molto attraente, facendole vestire quel sapore di fascino puro delle divise, si perché la cravatta abbinata all’insieme diviene anche divisa e ne assorbe il potere. Definisce sicuramente ruoli, ispira comando, virilità, signorilità, eleganza, raffinatezza.
In passato sicuramente ha segnato il passaggio da una età ad un’altra, probabilmente la presa d’atto di una maturità che forse oggi non si raggiunge mai ed è anche forse per questo che questo bellissimo e variegato accessorio ha imboccato una strada in discesa. Ed infatti è segregata solo a determinati ambienti e luoghi. E nonostante qualche stilista nostalgico ogni tanto cerchi di rilanciarla, la cravatta non riprende il volo. E viene invece sostituita da pasmine e foulard vari, che danno comunque carattere ma che non sfondano la barriera. Forse la cravatta sigillava il diritto di essere arrivati al punto di poter affrontare le responsabilità più grandi della vita, responsabilità che oggi si cerca di rimandare il più in là possibile…insomma, io credo che la cravatta non è un semplice pezzo di tessuto annodato al collo in modi vari, ma è molto di più. Comodità…o altro, sono discutibili.

Ps. Non ho studiato sociologia o psicologia...amo solo osservare e pensare...Questo…è un mio modesto parere.

 
 
 

Del...A cosa serve fare Arte...

Post n°126 pubblicato il 04 Maggio 2016 da lachouette
 

 

Disegno realizzato al corso di Arte da uno dei miei bimbi.

 

A chi mi dice o mi chiede: "Ma in fondo a cosa serve imparare a fare Arte?" Rispondo che fare Arte è molto utile. Ti permette di amare la vita, ti permette di godere di tutte le cose belle della vita. Ti insegna soprattutto a vederle e saperle cogliere: una sensazione, un paesaggio, un tramonto, degli occhi, un sorriso sincero, un giardino fiorito, un sentimento. L'educazione artistica ti renderà la mente più aperta e creativa, più originale e più capace di trovare per un problema più solizioni. Può fare molto per noi l'Arte.
Peccato che tutto questo non ci venga donato o insegnato da bambini. L'Arte può spiegare, può insegnare, può educare e può farci conoscere meglio. Anche a me non è stato spiegato...vado scoprendolo e riscoprendolo da sola con il tempo l'esperienza. Sto anzi scoprendo che quel che imparo io, adoro donarlo anche agli altri. Spero che il desiderio che ho scoperto nel mio cuore, si realizzi!!!

 

Chou

 
 
 

Rinnovare 1

Post n°124 pubblicato il 10 Febbraio 2016 da lachouette
 

 

 

RINNOVARE... 1 (ARREDAMENTO )

Stiamo viaggiando verso la bella stagione e sebbene sembra sia ancora lontana, così non è. Il tempo vola e con esso vanno anche i pensieri. Solitamente è a inizio anno che si fanno i buoni propositi per poter trasformare la nostra vita, ma è poi con il sentore della primavera che si ha più voglia di cambiare e agire. Ed ecco a darci un'occhiata attorno. Come creature in continua evoluzione si fa forte il desiderio di modificare qualche cosa o tutto di noi o del nostro ambiente, della nostra casa; Può succedere che ci si ritrovi a non riconoscere più i nostri spazi, a vedere che essi non ci rappresentano più. Appesantiti dalla pigrizia della quotidianità; ingrigiti dalle abitudini, sovraccaricati di cose inutili, soffocanti che vanno a pesare sulla mente, creandoci un disordine ambientale e mentale. E quindi, ecco! Arriva il tempo di ripulire, rassettare, fare spazio e aprirsi alla vita dandosi altre prospettive. E allora eccomi qui, ad aiutarvi se vorrete, ad ottenere risultati piacevoli e armoniosi, magari dandovi quel tocco di obiettività che vi doni la spinta per agire. Passo passo, si può fare, basta sempre e solo non esagerare.
Partiamo, allora, con il fare il punto della situazione. Poniamoci per prima cosa delle domande, giorno per giorno ve ne suggerirò alcune. Intanto immaginiamo la nostra casa alleggerita da ciò che è inutile e che la fa sembrare passata, ammuffita, impolverata. Liberiamola già mentalmente! Selezioniamo quello che comprende e ci piace davvero, dopodiché scriviamo quel che va tenuto e quel che va tolto, iniziamo da qui a rimetterla a posto.
Svuotata mentalmente, passiamo all'azione. Poi verrà il tempo di cominciare a riarredarla e ciò non implicherà chissà quali spese, magari vi basterà l'avere tolto i ninnoli polverosi, o magari spostare un po' di cose o ancora pensare a renderla diversa e più simile al voi di oggi, introducendo solamente pochi elementi ma forti e che caratterizzino i vostri ambienti ma senza ingombrare, come ad esempio usare il colore. Già solo questo la può trasformare e rendere nuova. E allora...viaaaa!!! Iniziate a pensare! Almeno con la fantasia si parte!!!

 

 
 
 

COME L'ULTIMO GRIDO A NOTTE FONDA....TEATRO...LE MIE MASCHERE...EMOZIONI...

Post n°123 pubblicato il 24 Dicembre 2015 da lachouette
 

"COME L'ULTIMO GRIDO,A NOTTE FONDA"  spettacolo che si è tenuto il 19-20 DICEMBRE 2015 presso Associazione Culturale Villa Carpegna, Roma.

Note di regia: "Come l'ultimo grido,a notte fonda." Lo spettacolo "Come l'ultimo grido,a notte fonda",adattamento teatrale e regia di Mario Palmieri,nasce sulla spinta emotiva e progettuale di coniugare la ricorrenza del ventennale del massacro di Srebrenica(1995-2015)con il tema della guerra,la sua crudeltà insensata e la debolezza inerme dei vinti di fronte alla spietata ferocia dei forti e dei vincitori. Soprattutto vuole accogliere in sé il grido dei più deboli ed inermi,di coloro che più pagano l'orrore dei massacri e delle violenze insensate che l'Uomo ha disseminato lungo tutto il tragitto di sangue della sua Storia. Il testo,coniugando e componendo dentro la propria struttura parti della tragedia di Euripide "Le Troiane" con racconti e testi lirici delle madri di Srebrenica nonché di poeti quali A.Merini, A.Gatto,K.Kariotakis, J.Hirshman,A.Sidran,E.Mujcic,stringe in un abbraccio dolente e profondo due eventi separati tra loro da tremila anni di Storia:la distruzione di Troia e l'annientamento del popolo troiano con il massacro e genocidio dei bosniaci a Srebrenica compiuto dai serbi durante il conflitto balcanico. Due eventi così distanti nel tempo eppure così simili nella logica terribile che li ha generati: l'annientamento dell'altro,del "diverso" da noi;la sua totale e definitiva cancellazione dal palcoscenico della Storia. La dannazione ed eliminazione dalla memoria collettiva dell' "altro" estirpando da essa la cultura,la lingua,la religione,l'etnia stessa di quel "diverso" odiato e ripudiato al punto tale da commettere qualunque orrore purchè esso,il "diverso", cessi di esistere,smetta di apparire lungo il cammino quotidiano della Vita e della Storia. Ed allora il pianto straziato e lacerante di Ecuba ed Andromaca fatte schiave,vedove,private dei loro figli dagli Achei è lo stesso delle donne e madri di Srebrenica di fronte al massacro indicibile dei loro mariti,figli e fratelli compiuto dai serbi. La rabbia e la ribellione di Cassandra e la sua maledizione sugli autori dell'abominio è lo stesso delle donne bosniache di fronte all'abisso delle fosse comuni e delle migliaia di corpi gettati dentro di esse. Il grido delle donne troiane,il loro indicibile ed inconsolabile dolore e le loro perdite incancellabili sono gli stessi delle madri e donne di Srebrenica e di tutte le madri e donne,vittime prime ed elette, di tutte le guerre che furono,sono e saranno lungo il sentiero insanguinato della Storia. "Ma che è la libertà se le tenebre della morte son più scure delle notti invernali? Se siamo tutti orfani, vedove e morti? Che è la libertà se i prati dei nostri cimiteri si protraggono oltre l'infinità del cielo? "(La Libertà- Elvira Mujcic) "Io, Cassandra, voce sarò delle donne rimaste senza voce... e griderò con la forza di tutte quelle che furono prima e dopo di me verranno"(Le troiane) "Quando tacciono le armi di ferro e fino al cielo grida il cuore materno?" (A.Sidran-Le lacrime delle madri di Srebrenica) Lo spettacolo,oggi alla luce degli ultimi e tremendi eventi più che mai vero ed attuale,diventa così anche un canto altissimo,una elegia struggente che celebra la Donna ed il suo invincibile legame alla Vita che nessuna violenza,nessun orrore,nessuno sterminio può spezzare e cancellare dalla quotidianità e dalla Storia perché come recitano i versi indimenticabili ed altissimi di Alda Merini quasi a conclusione dello spettacolo: "...Per te donna è sorto il mormorio dell'acqua,unica grazia... e tremi per i tuoi incantesimi che sono nelle tue mani... ed hai un sogno per ogni estate un figlio per ogni pianto..." SCHEDA TECNICA "Come l'ultimo grido,a notte fonda" Titolo: "Come l'ultimo grido,a notte fonda" Forma: Atto unico Durata: 1h 30' (un'ora e trenta) Adattamento teatrale di Mario Palmieri da testi di : Euripide- A.Gatto- J.Hirshman- K.Kariotakis Alda Merini- Elvira Mujcic - A.Sidran Regia : Mario Palmieri Interpreti: Ilario Crudetti- Maria Concetta Liotta - Ilaria Mariotti- Mario Palmieri - Serena Renzi -Valentina Rosaroni. Allievi laboratorio teatrale: Alessio Ponti-Bruno Seravalli-Melchiorre Carrara-Stefano Virgilio. Voce registrata: Mario Palmieri Musiche registrate: Nick Cave- Ludovico Einaudi- Dinah Washington e Max Ricther.- Goran Bregovich- Musica armena con Duduk- Maschere: Buggiani Chiara - Data ed orario : Sabato 19 dicembre ore 21.00- Domenica 20 dicembre ore 18.00 Luogo di rappresentazione: Associazione Culturale Villa Carpegna (Viale Valle Aurelia 129) Frasi emblematiche dello spettacolo: "Quando tacciono le armi di ferro e sino al cielo grida il cuore materno?" A. Sidran "Nella bocca spalancata del dolore c'è una candela" J.Hirshman "Io,Cassandra,voce sarò delle donne rimaste senza voce...e griderò con la forza di di tutte quelle che furono prima e dopo di me verranno"
foto di Mario Palmieri.

 

MASCHERE DI BUGGIANI CHIARA

 

 

 
 
 

COME L'ULTIMO GRIDO A NOTTE FONDA....TEATRO...LE MIE MASCHERE...EMOZIONI...

Post n°122 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da lachouette
 

QUESTA SERA A ROMA....

 

 

"COME L' ULTIMO GRIDO A NOTTE FONDA".
SPETTACOLO TEATRALE 19-20 DICEMBRE ORE 21 E ORE 18. ASSOCIAZIONE CULTURALE VILLA CARPEGNA. VIALE VALLE AURELIA 129 (Roma)
MASCHERE DI CHIARA BUGGIANI.

 

 

Maschere in cartapesta da me realizzate

 
 
 

Fiori, femminilità e tessuti.

Post n°121 pubblicato il 24 Luglio 2015 da lachouette
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fiori e Femminilità, la loro lettera iniziale non è l’unico elemento comune. Apparentemente fragili i fiori tanto quanto sono considerati spesso, ingiustamente fragili cuore, anima e fisico femminili; Quante volte, invece, possono immensamente sorprendere, sia i fiori sia le donne, dimostrando di essere esattamente il contrario, cioè tenaci, resistenti, forti; Entrambi si sono adattati anche a terreni impervi, hanno sviluppato radici forti resistenti ed hanno magari attraversato bufere. Ovviamente, ahimè, come i fiori, altre si sono invece fatte fragili. I fiori hanno un loro potere, forti del loro impatto visivo, sensoriale, alchemico, quasi esoterico; Non possono, indubbiamente quindi e per più motivi, non essere assimilati, legati al mondo femminile. Pensiamoci...i fiori sono sempre stati maneggiati dalle donne; indossati, raccolti e utilizzati per sedurre, amaliare, stregare; usati in essenze, cosmetici, alimenti e tessuti; Ma anche curare, abbellire, decorare. I fiori hanno dato il loro nome a molte Violetta, Rosa, Margherita, Gigliola; dalla timida Gelsomina alla esotica Jasmine. Solo alcuni esempi. Quanti fiori esistono e quanti i loro significati? In un dono, per comunicare fin dal passato: le rose rosse a dire il proprio amore, o nell’azzurro del ‘non ti scordar di me’per indicare nostalgia, nel giacinto giallo per esprimere pungente e inutile  gelosia. Ci sono fiori adatti ad ogni occasione: per dichiararsi, per esprimere passione, possesso, gelosia, tenerezza e molto altro ancora. I fiori hanno un loro linguaggio, che può essere utile nel momento in cui non troviamo le parole.
Un universo immenso, sterminato quello dei fiori, come lo è l’anima femminile no? Con tutti i suoi pro e i contro, e sono finiti ovunque e soprattutto sui tessuti di ogni sorta, marcati, accennati, colorati o tono su tono; hanno fatto capolino in tendaggi, tappezzerie, abiti, accessori e chi più ne ha più ne metta…e oggi? Sono tornati a regnare nella moda e nell’arredamento. Ma poi chi lo sa, forse a ben vedere, non sono mai spariti, da sempre sono presenti ma in quantità ben dosate. Largo ai fiori dunque e tutto il mondo può essere migliore!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ps. Nei miei lavori in foto...fiori e frutta.


Ciaoooooo

 
 
 

Il processo di Shamgorod.

Post n°119 pubblicato il 05 Marzo 2015 da lachouette
 

Ecco le maschere che ho realizzato in cartapesta....

Ed ecco  la promo dello spettacolo "Il Processo di Shamgorod" di Mario Palmieri Pierfrancesco Ceccanei Patrizio Cigliano Simone Faucci Giorgia Palmucci Rita Pasqualoni Romano Talevi con le scene di Eugenio Piscopello , le luci di Roberto De Leon e i costumi e le maschere di Chiara Buggiani.

 

Ps. per vedere i video si può fermare la musica di fondo premendo stop nel video della colonna sonora del film 'Ratatouille' qui a dx in alto.

 

 

 

....il Trailer....

 
 
 

Il processo di Shamgorod.

Post n°118 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da lachouette
 


Eccomi qui! Che fine avevo fatto??? Sempre presa da mille cose! Ma eccomi, ad aggiornarvi sullo spettacolo al quale ho collaborato. Ebbene...non sto a fare una pappardella noiosa sul tutto. O almeno non ora, perché sto dedicando tanto tempo ad una battaglia a favore di un luogo a me caro nella mia cittadina...e poi devo pure cucire e disegnare. Mi ci vorrebbe un raddoppio di ore quotidiane, da 24 a 48. Ma mi domando perché Dio ci ha circondato di così tante cose interessanti e ci ha fatto così 'brevi' e sempre a rischio?

Comunque eccomi al volo...e poi mi rituffo...

Ecco le foto dello spettacolo e delle mie maschere in scena; Appena raggiunta un po' di calma...spero di dettagliare il tutto nelle numerose emozioni che hanno scandito i miei giorni a Roma...

Intanto buon fine settimana a tutti, tutti, tutti, tutti.... tuttissimi!!!

Chiara

Vi ricordate le mie maschere di cartapesta?....eccole...


https://www.facebook.com/video.php?v=717233315057756&pnref=story

Sono solo alcune delle immagini....




 

 
 
 

Non è solo una borsa...

Post n°117 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da lachouette
 

 

La nostra borsa ci rappresenta. Una borsa non è semplicemente un contenitore di oggetti, ma di personalità, carattere e storie. Dentro la nostra borsa accogliamo di tutto. Dalle cose indispensabili, alle più superflue sino ai pensieri...raccolti magari in foglietti, agende, diari,  piccoli ricordi, monili  portafortuna. Contengono speranze e progetti.

Incredibile eh? Quanto contenga un oggetto così piccolo!!! Alla fine è un riflesso del nostro mondo e del nostro modo di vivere. 

Attraverso una borsa possiamo leggere una persona. L'ordine che contiene...o il perenne disordine! La meticolosità di mettere ogni oggetto in uno spazio apposito....oppure il buttare il tutto all'interno per poi dover scavare ogni volta come una sorta di archeologo per riportare alla luce un mazzo di chiavi...o un rossetto...o un documento! E quando non lo trovi...??? Che agitazione!!! "Era qui...era lì...ma come!!!" Potresti avere smarrito qualche cosa di importante...ed invece....fffiuuuuu!!! Eccolo sbucare da dietro un non so cosa il bene tanto sudato!

Oppure che bello...un posto ad ogni cosa e ogni cosa al suo posto. Ed ecco quindi che una borsa va scelta, studiata...e personalizzata! Cosa di più personale di una borsa???...forse neanche un profumo!!!

Voi...come la vorreste la vostra borse o come l'avete scelta??? Sicuramente non avete impiegato poco. E se è stata un colpo di fulmine...comunque l'avrete aspettata per tanto e magari immaginata e inseguit! Suvvia....ammettiamolo, è indispensabile! Citantdo qual famoso spot..."Toglietemi tutto....ma non la mia BORSA!!!"....quante di voi riescono ad uscire senza un minimo di borsa????

Borsa in lavorazione....a pannelli con dipinto centrale realizzato a mano e ricamato.

Nasce una idea....

 


La si sviluppa....


E poi....chi lo sa come sarà....

 

Chiara


 
 
 
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Tutte le opere presentate in questo blog sono frutto della mia fantasia e del mio ingegno.
Dichiaro di non esercitare l’attività del commercio al dettaglio di detti articoli in forma professionale bensì di praticarla in modo sporadico (commercio occasionale) non soggetto quindi alla discipline commerciali contenute nel D. Lgs 114/98 il quale, viceversa, regola le attività di commercio in forma professionale e continuativa.
Con la presente dichiaro quindi, ai fini dell’applicazione dell’art. 4 comma 2 lettera h del Decreto legislativo del 31 Marzo 1998 n. 114 di esporre e di porre in vendita, in maniera occasionale e saltuaria, prodotti che sono il risultato e l’opera della mia creatività ed ingegno, che rientrano quindi nell’art. 4 comma 2 del D. Lgs 114/98 e non essere obbligata, di conseguenza, ad iscrivermi in nessuno dei Registri (obbligatori per gli imprenditori commerciali professionali) presso nessuna Camera del Commercio del Territorio Italiano in relazione agli articoli trattati.
 

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