Martedì 26 luglio molte persone si sono strette attorno all’oratorio di Sant’Anna per la tradizionale messa in onore dei Santi Anna e Gioacchino. Ogni anno infatti i genitori della Vergine Maria vengono onorati presso il piccolo edificio sacro, eretto originariamente sulla strada che da Canevoi sale verso l’abitato di Piaia nel XVII secolo e interamente ricostruito negli anni Trenta. La sua manutenzione è oggi seguita dalla famiglia De Pra Panciera.Il parroco di Cadola, don Giuseppe De Biasio, ha invocato la protezione dei santi Anna e Gioacchino per tutti i nonni e i loro nipoti; alla protezione di Sant’Anna, che tanto ha atteso la gioia della maternità, sono affidate inoltre le future mamme. Una preghiera speciale è stata elevata per tutte le donne, giovani e meno giovani, che portano il nome Anna. Sono state ricordate con gratitudine anche le signore che con dedizione realizzano e curano gli addobbi delle chiese, in particolare le tovaglie per gli altari: Sant’Anna è infatti patrona delle ricamatrici e delle lavandaie. Al termine della santa messa, molto partecipata e ravvivata dai canti mariani dell’assemblea, i numerosi convenuti hanno potuto godere un magnifico tramonto, nonostante le condizioni meteorologiche non troppo benevole. (L'Amico del Popolo, 14 agosto 2011)
SS. ANNA E GIOACCHINO
Martedì 26 luglio molte persone si sono strette attorno all’oratorio di Sant’Anna per la tradizionale messa in onore dei Santi Anna e Gioacchino. Ogni anno infatti i genitori della Vergine Maria vengono onorati presso il piccolo edificio sacro, eretto originariamente sulla strada che da Canevoi sale verso l’abitato di Piaia nel XVII secolo e interamente ricostruito negli anni Trenta. La sua manutenzione è oggi seguita dalla famiglia De Pra Panciera.Il parroco di Cadola, don Giuseppe De Biasio, ha invocato la protezione dei santi Anna e Gioacchino per tutti i nonni e i loro nipoti; alla protezione di Sant’Anna, che tanto ha atteso la gioia della maternità, sono affidate inoltre le future mamme. Una preghiera speciale è stata elevata per tutte le donne, giovani e meno giovani, che portano il nome Anna. Sono state ricordate con gratitudine anche le signore che con dedizione realizzano e curano gli addobbi delle chiese, in particolare le tovaglie per gli altari: Sant’Anna è infatti patrona delle ricamatrici e delle lavandaie. Al termine della santa messa, molto partecipata e ravvivata dai canti mariani dell’assemblea, i numerosi convenuti hanno potuto godere un magnifico tramonto, nonostante le condizioni meteorologiche non troppo benevole. (L'Amico del Popolo, 14 agosto 2011)