CIVITAVECCHIANDO

contravvenzioni sbagliate


Semafori impazziti, strisce fuorilegge, multe prese a migliaia di chilometri da casa, magari in luoghi neanche mai visitati. Le contravvenzioni sbagliate oltre a provocare nervosismo e stress hanno un altro effetto collaterale: costano ai cittadini circa 40 milioni di euro l'anno. A fare i conti in tasca allo Stato è il Giornale, che ha passato al setaccio le multe emesse senza giusta causa e i relativi ricorsi al giudice di pace. Stando ai dati raccolti, oltre il 60% delle udienze si risolve a favore degli automobilisti, ma ogni sentenza costa in media 80 euro. E il conto lo pagano proprio i contribuenti.Stando ad una stima dell’Unione nazionale dei giudici di pace, tra liti su soste vietate, limiti di velocità e zone a traffico limitato, i ricorsi sono 690 mila l'anno. Di questi, spiega il segretario regionale Gabriele Longo, circa il 60% trova accoglimento. Calcolatrice alla mano, fa 414 mila multe cancellate ogni anno. Cifre ridicole se si pensa che solo nei comuni capoluogo se ne sfornano 10 milioni l'anno.Il meccanismo parte dalla foga dei Comuni di aumentare il volume delle multe. Ci sono amministrazioni che addirittura fissano soglie minime annuali. E sparando nel mucchio si finisce con l'elevare migliaia di multe sbagliate, oppure non formulate correttamente o addirittura in odore di raggiro (è il caso delle "foto" ai semafori rossi, in 66 Comuni al centro di un'inchiesta penale).Ma chi paga i costi di tutti questi errori? I giudici di pace non hanno uno stipendio fisso e vengono pagati circa 56 euro a sentenza, a cui va aggiunto anche il costo delle notifiche alle parti, 24 euro. In totale, per ogni contravvenzione annullata, lo Stato paga dunque 80 euro, che, moltiplicati per 414mila contravvenzioni cancellate all'anno, si traducono in un costo complessivo di circa 33 milioni di euro. Se si aggiunge che al giudice di pace va anche un compenso per ogni giornata di udienza si può stimare un costo complessivo tra i 35 e i 40 milioni l'anno. ****************************************************************** Il triste primato nella nostra zona esiste a causa di semafori occulti, cioè non visibili immediatamente dall'automobilista e non segnalati come invece prescrive il codice della strada; tale primato spetta al comune di Santa Marinella sia percorrendo l'Aurelia al centro del "ridente" paesino, sia quel tratto di strada sempre dell'Aurelia che da Santa Severa si raggiounge Santa Marinella o l'autostrada Roma Civitavecchia. L'ufficio del giudice di pace è, in un solo anno, straccolmo di ricorsi presentati da automobilisti giustamente adirati.. ma tutto questo ha comportato un dirottamento del turismo in altri luoghi. Insomma se questo comune si aspettava introiti dal turismo nell'estate del 2008, è rimasto sinceramente deluso e delusi sono rimasti i gestori di negozi, alberghi, appartamenti in affitto, ristoranti, bar...etc etc...   Ma di questo passo anche l'estate del 2009 sarà triste se non sarano rimossi questi semafori dichiarati "illegittimi" dai giudici, ma la domanda che sorge spontanea, chi convincerà poi al turismo di ritornare nella inospitabile Santa Marinella ?