CIVITAVECCHIANDO

NUBIFRAGIO A CIVITAVECCHIA


ROMA (10 dicembre) - Il maltempo ha provocato disagi nel Lazio. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti a Civitavecchia dove è straripato il fosso della Fiumaretta provocando la chiusura dell'Aurelia. Nel Viterbese lo straripamento di fiumi e torrenti ha reso necessario l'evacuazione di alcune casa. Allerta meteo per i fiumi del nord del Lazio per le prossime 24.36 ore. Nuova allerta meteo della Protezione civile sui fiumi del nord del Lazio per le prossime 24-36 ore. «Il Fiora - si legge nel bollettino - ha raggiunto il livello di 6 metri e 68 centimetri. Al momento si prevede un'ulteriore crescita del fiume, ma l'abitato di Montalto di Castro è in sicurezza. A Tarquinia il fiume Marta ha toccato il livello di 7 metri e mezzo, mentre la piena non ha recato disagi agli argini di Marina Velca e Tarquinia Lido. Più a sud il Mignone ha registrato punte di 7 metri e 68 centimetri ma attualmente è in discesa. Interessato anche il Tevere, una piccola piena del suo affluente Paglia dovrebbe portare un aumento dei livelli».Nubifragio a Civitavecchia. In alcuni punti della città i pompieri hanno trovato anche mezzo metro d'acqua. Oltre 50 gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alberi e pali caduti. Problemi anche al porto: stamattina due navi di linea, provenienti da  Cagliari e Palermo, e una nave da carico sono rimaste bloccate per alcune ore senza poter attraccare a causa del mare mosso, che ha raggiunto forza 8, e delle forti raffiche di vento, superiori ai 70 chilometri orari. Bloccata anche la strada statale Aurelia al km 74, località la Scaglia, a causa dello straripamento del fosso della Fiumaretta. Il traffico stradale in direzione Tarquinia lungo la via Aurelia, nel tratto nord di Civitavecchia, è stato deviato attraverso la zona industriale della città. Alcune persone sono state tratte in salvo da vigili urbani e pompieri, mentre in auto percorrevano il tratto di strada interessato dall'allagamento.Viterbese. Il fiume Marta e i torrenti Arrone e Mignone sono straripati, mentre a Montalto di Castro il fiume Fiora si è alzato raggiungendo il limite d'allerta. Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola ha annunciato di voler chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale, per gli ingenti danni provocati dal maltempo all'agricoltura e al turismo. Alcune abitazioni rurali sono state sgomberate per precauzione. Chiusa la strada provinciale Valle del Mignone. Il dissesto idrogeologico dell'area è stato causato in primo luogo dalle innumerevoli costruzioni abusive lungo il fiume. Durante l'edificazione degli argini ne sono state abbattute circa 80 ma decine sono state salvate dai condoni edilizi. Intervnti dei vigili del fuoco soprattutto a S. Lucia, S. Agostino e Campo dell'Oro per la caduta di alberi e allagamenti.A Ladispoli otto classi dell'istituto alberghiero, a causa delle ripetute infiltrazioni, sono state chiuse. Gli studenti delle classi inagibili sono ospitati provvisoriamente alla succursale di via Nazario Sauro. Intanto, il sindaco della cittadina a Nord di Roma, Crescenzo Paliotta, insieme al Dirigente scolastico, ha sollecitato un intervento urgente all' Ufficio Tecnico della Provincia di Roma competente per questo tipo di problemi.I Vigili del Fuoco sono intervenuti anche a Ostia, dove sono caduti rami e alberi. In totale sono oltre trenta gli interventi dei pompieri per rimuovere rami, cartelloni pubblicitari, e per allagamenti di locali al pian terreno o sotterranei.