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Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 17 Novembre 2006 da AMARC0RD


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Odore sordo



immagine
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Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 17/11/06 alle 10:26 via WEB
ma chi le dice quelle parole? Tu o chi altro?
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 17/11/06 alle 11:17 via WEB
Ciao ... Ant ... quante cose dicono il timbro, le vibrazioni, l'inflessione, armonia della costituzione organica dicente, potrebbe persino esprimersi in idiomi incomprensibili che si comprenderebbe benissimo, i sommovimenti che pervadono chi ode, dicono un dire senza verbo, un dire che sordo pervade come un odore incompreso ma ri-conosciuto al punto di divenire conoscenza, patrimonio di sapere inconsapevole ---- la voce è quella del compianto Vittorio, il verbo è di Pier Paolo, le musiche di Liszt, il tutto così composto, dice ciò che io voglio dire, come voglio venga detto un mio momento
 
   
patzf
patzf il 17/11/06 alle 13:47 via WEB
rabbia, delusione, incomprensione, dovere....sento in questo tuo dire... può capitare che alcuni non comprendano o non vogliono comprendere o esigono.... ma fa parte del gioco ... un bacio sorriso
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 17/11/06 alle 18:35 via WEB
Ciao ... cenerina ... a te rispondo con uno sberleffo, sberleffo dovuto a chi innesta nel pensiero maschile un pensiero che non l'appartiene ---- quando si guarda l'altro, si guarda se stessi, perciò siamo soliti innestare nell'altro i nostri pensieri ---- rabbia, delusione, incomprensione e dovere sono quel coagulo di pensieri che scaturiscono nella donna, nei maschietti quando c'è la rabbia, difficilmente vien associata all'incomprensione ed al dovere, la delusione nei maschietti è un sottoprodotto della rabbia, giunge quando la rabbia s'accheta di quel tanto che concede la percezione della delusione --- il coagulo di pensieri nell'uomo pensante è un pò più complesso, intanto v'è il disprezzo, sentimento molto poco femminile, poi: chi è solito pensare, quando disprezza gli uomini, disprezza quell'indolentemente pigro incedere del pensiero aperto in menti ottuse, essi appaiono come merce di fabbrica, come indifferentemente uguali e ugualizzanti, perciò indegni di relazioni umane, così mi limito a far creder loro di relazionarsi con una mansione ben codificata
 
     
elisar_81
elisar_81 il 20/11/06 alle 11:55 via WEB
M'inchino di fronte al pensiero maschile, al suo sentire così diverso dal meschino sentire di donna. Donne con l'amaro spesso in bocca, alimentato da infantili invidie e nodi al cuore che non sanno disfare se non con la rabbia ed il disprezzo. M'inchino ai piedi dell'uomo perchè tanto amo il suo modo di guardare la vita, il suo talento nell'affrontare le strade.
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 08:48 via WEB
Ciao ... elisar ... mai chinar il capo, mento alto e mente aperta per chiedersi i perchè, solo così è dato afferare la propria vita ---- parafrasando Socrate: ogni persona di buon senso sa che ciò che io affermo non è il vero soggettivo --- dubita sempre, poi decidi quale vita afferrare, ma sopratutto concediti all'ironia ed allo sberleffo, senza saresti preda del comun intender nei tuoi confronti, ossia ciò che gli altri credono che tu sia, finiresti con il crederlo anche tu, per poi anche tu fare all'altro ciò che fanno a te, credere che l'altro sia ciò che tu credi che sia, chiudendo il cerchio dei luoghi comuni al pari degli ugualizzati, vorresti inconsciamente ugualizzare anche l'altro che diverrebbe la proiezione del tuo stato
 
dolcefondente
dolcefondente il 17/11/06 alle 18:19 via WEB
spesso nel leggerti mi stupisco nel ritrovare parte del mio vissuto,e lo stupore di adesso e' molto forte.Post molto intenso un saluto
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 17/11/06 alle 18:36 via WEB
Ciao ... dolcefondente ... cos'è che rende simili gli umani se non i sentimenti, difatti per dirli sovente non è necessaria la parola, si comprende benissimo cosa dice lo sguardo, l'espressione
 
Mixanda
Mixanda il 17/11/06 alle 18:38 via WEB
...è stupendo!
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 17/11/06 alle 18:48 via WEB
Ciao ... Mix ... vedo il proprietario del verbo, il propietario della voce dicente, il propietario delle note, sorridermi dal luogo che li pone oltre noi, sorridono del mio ardire, del mio far dire loro in questa mia fusione, il mio pensiero, NON amo rappresentar il verbo, è un prodotto del pensiero umano, ed essendo io il soggetto, faccio si che il verbo, in ogni forma, simbolicamente rappresenti il soggetto che lo possiede e non viceversa come solitamente mi è dato d'incontrar
 
Speculare
Speculare il 17/11/06 alle 23:35 via WEB
Cogli questo piccolo fiore e prendilo. Non indugiare! Temo che esso appassisca e cada nella polvere. Non so se potrà trovare posto nella tua ghirlanda, ma onoralo con la carezza pietosa della tua mano - e coglilo. Temo che il giorno finisca prima del mio risveglio e passi l'ora dell'offerta. Anche se il colore è pallido e tenue è il suo profumo serviti di questo fiore finché c'è tempo - e coglilo..... TAGORE
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 19/11/06 alle 12:58 via WEB
Ciao ... Speculare ... sicuramente in me come in tutti, v'è anche una piccolissima parte di Tagore, ma son certo che quella contenente la pietas, NON c'è e non desidero neppure che vi sia, sentimento ambiguo la pieta, almeno quanto il perdono, per quanto riguarda i fiori, ne colgo parecchi anche quelli irti di spine che fioriscono molto raramente, il desio di vederli fiorire è sempre tanto, ed è speculare al disprezzo per chi pur comprendendo mostra sempre e soltanto le spine della mansione nella più abbietta rinuncia ad essere, per nulla dire sull'astiosa rabbia verso chi è medesima mansione, astiosa rabbia verso chi non profferisce mai una parola d'amor umano, sempre e solo quella parodia d'amor di e verso la mansione, mostrando agli altri come si faccia a divenir avvoltoi di se stessi, questo è l'assurdo assedio, rinchiusi nel vecchio rifuto morale ove l'erba dell'etica è sempre e solamente quella arida della mansione logicamente decodificata e liturgicamente ripetitiva --- mi sento più vicino a Baudelaire che a Tagore, come tra le strofe della poesia, "Le Rève d'un curiux" che Baude dedica all'amico Nadar, che a sua volta la restituisce dicendo di non averla compresa per via della grafia di Baude, secondo me: non ne ha colto l'origine, conseguentemente non l'ha fatta sua reinterpretandola --- io mi son dilettato tra queste strofe che danzano antiteticamente tra il desiderio e la ripugnanza, tra l'angoscia e la speranza, calandosi in quella tremenda e deliziosa tortura di sentimenti entitetici e contrapposti, così l'ho reinterpreta: Ero come un bimbo avido dello spettaccolo che odia il sipario come s'odia un ostacolo, Un male strano, misto d'orrore e desiderio, e più la clessidra si svuotava, più la tortura era aspra e deliziosa --- tanto per chiarire che; siamo incapaci di viver senza sofferenze al punto che ce le andiamo a cercare, altro che cogliere perennemente fiori, per uno spirito irrequieto sarebbe una deliziosa tortura ma liturgica e ripetitiva a cui solo al rovo fitto ed intricato sarebbe concesso quello stupore che infrange lo sbadiglio della liturgia rituale e ripetitiva, va altresì riconosciuto l'altro verso della medesima moneta, la fuga dal rovo pungente, non è la fuga dallo sbadiglio della noia ripetitivamente medesima, è quell'inconscia ricerca di quiete, di campi fioriti cullati da leggiadre brezze, quella coltre in cui lo spirito indomito è solito rigenerarsi per la pugna sucessiva che inesorabile attende come una deliziosa condanna
 
puppeapera66
puppeapera66 il 19/11/06 alle 00:10 via WEB
Aspri e pungenti questi pensieri... Lisa
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 19/11/06 alle 12:59 via WEB
Ciao ... Lisa ... l'altra faccia di dolci e levigati, solo gli stolti spendono sempre e soltanto il medesimo lato
 
   
Speculare
Speculare il 21/11/06 alle 20:30 via WEB
Esatto abbiamo una medaglia fra le mani...trovo sia interessante giocherellare con entrambi i lati...
 
maripaprika
maripaprika il 20/11/06 alle 09:41 via WEB
ancora l'uomo come torre di babele... aspira amore e si trova a crollare per la gravità della materia.... un bacio senza spine
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 08:49 via WEB
Ciao ... paprika ... nello specifico aspiravo solamente al buon senso umano, l'errore è mio, non è possibile aspirar nulla che non sia preventivamente innestato nella mansione, i rigetti in mansioni decodificate e calcificate da secoli sono assicurati
 
Lady_tango_victor
Lady_tango_victor il 20/11/06 alle 10:38 via WEB
Buongiorno
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 08:49 via WEB
Buongiorno a te Lady predatrice d'immagini
 
Stefano_R
Stefano_R il 20/11/06 alle 10:53 via WEB
bella cosa questo blog
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 08:49 via WEB
Ciao Stefano
 
elisar_81
elisar_81 il 20/11/06 alle 11:49 via WEB
Queste parole mi hanno fatto tornare in mente una "poesia" (se così mi posso permettere di denominarla) che scrissi a 18 anni: ...i vostri finti sorrisi - i vostri occhi bugliardi - chiederete perdono un giorno - ma sarà troppo tardi...Noi folli di ogni tempo - dentro il vostro mondo senza senso.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 08:50 via WEB
Ciao ... elisar ... ho vergato dei pensieri sulla menzogna da cui si evince che la menzogna è l'altra faccia della moneta verità, non è possibile soggettivamente spendere solo una parte della moneta, si spendono sempre soggettivamente entrambi, la verità è materialmente oggettiva mentre la menzogna essendo soggettiva è più umana dato che oltre che comprendere l'oggettività della materia comprende anche la soggettività del pensiero, tradotto: la menzogna altro non è che la verità soggettiva, ciò che voglio che sia, ciò che desidero nell'atemporalità dell'essere temporale --- ciò che per te è menzogna soggettiva, per altri può benissimamente esser verità soggettiva, non è assolutamente strano che sucessivamente le verità s'invertano nei soggetti
 
lucy_ana
lucy_ana il 20/11/06 alle 17:56 via WEB
Ciao Amica silenziosa che passi in punta di piedi, e voli via come una farfalla! Un Bacio lucyen..
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 08:51 via WEB
Ciao ... lusy_ana ... se non ho subito modificazioni biologiche nelle ultime ore, e mi par di no, ho controllato, l'apparato è quello solito, quindi resto amicO, silente ma sempre amicO, inoltre son affezionato al mio stato biologico, non nego che la curiosità ogni tanto s'affaccia, ma la materia mi riporta sempre a chi sono, un cromosoma Y con un corosoma X e non due coromosomi X
 
hesse_rm
hesse_rm il 21/11/06 alle 18:01 via WEB
Impotenti ai reali richiami del cuore non provate mai pietà o rispetto per nessuno covate nel petto la vostra integrità di avvoltoi Addirittura superbi ! mai parole furono più azzeccate per descrivere un uomo...complimenti Chaplin
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 21/11/06 alle 19:04 via WEB
Ciao ... hesse ... non vedo l'essere tra queste parole, ho visto la mansione che s'impossessa dell'essere trasformandolo, questo è l'assurdo assedio che fa odiare chi è medesima mansione, resi impotenti dal più profondo rifiuto d'essere oltre la mansione, diversi, uomini o donne, esseri --- che poi io abbia estrapolato il verbo dalla poesia di P.P.P. "ballata delle madri", la dice lunga sull'assurdo assedio delle mansioni, nessuna esclusa --- la poesia la puoi ascoltare , , ,

,
clikkando qui

 
   
hesse_rm
hesse_rm il 22/11/06 alle 10:01 via WEB
non è affatto una questione di mansioni....la poesia la riascolto volentieri....^_^
 
vedovanera.bella
vedovanera.bella il 21/11/06 alle 20:55 via WEB
ciao:) bel blog
 
Lady_tango_victor
Lady_tango_victor il 23/11/06 alle 15:10 via WEB
Salve.. :-)
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 25/11/06 alle 17:10 via WEB
Grazie! Mi ha fatto riaffiorare ricordi che credevo perduti.
 
bippy
bippy il 11/04/07 alle 13:00 via WEB
Caro Amarcord finalmente da un internet point ho potuto assaporare le poesie recitate che non avevo mai aperto sono rimasta piacevolmente presa da quel connubio di voci e di immagini poetiche.Mi è sembrato anche di riconoscere la voce di Gassmann?E la poesia è di Pierpaolo Pasolini?:-)E le poesie in spagnolo invece non so di chi siano ma le ho ascoltate con curiosità e apprezzate!
 
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