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Post N° 68

Post n°68 pubblicato il 10 Giugno 2007 da AMARC0RD

♂   ♀


Disseterò il mio Sahara
scaturiranno acque di dolore
dalle nostre palpebre

Il vascello del desiderio
veleggerà tra echi di singulti
cavalcherà monsoni di lacrime
 ♪   ubriaco di te   ♪
mi rifugierò nei tuoi cristalli di sale


♀   ♂


Le tue ♪ lacrime ♪ son gemme
d'un prezioso diadema
stelle lucenti
che illuminano l'oscurità

Non hai tu colpa
se nelle tue mani il mio amor
tocca ♪ l'inferno ♪ del cielo stellato


♀   ♂

Commenti al Post:
mareintempesta11
mareintempesta11 il 10/06/07 alle 20:48 via WEB
non ci sono parole... un bacio
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 10:11 via WEB
Ciao ... mareintempesta ... quando non ci son parole ci son sensazioni che parlano, ma le sensazioni non hanno verbo perchè l'uomo s'è "dimenticato" le parole
 
smemorata66
smemorata66 il 10/06/07 alle 21:22 via WEB
Uno stile senza eguali.. complimenti:))
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 10:12 via WEB
Ciao ... smemorata ... quasi quasi mi taglio i baffi, son in tanti ad averceli
 
   
smemorata66
smemorata66 il 11/06/07 alle 11:16 via WEB
... io avevo deciso di farli crescere :))) ma forse è meglio di no:)))) Un kiss
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 15:42 via WEB
Ciao ... smemorata ... non rammento nessun periodo raffigurativo che premia il cosidetto pelo superfluo, addirittura i grafiti espongono un'umanità femminile glabra quale segno distintivo dagli altri animali che vengono rappresentati con il loro manto maculato --- è da sempre che la donna ha instaurato una feroce lotta con ciò che le ricorda le sue origini, e le creme rinvenute nel vallo Adriano ed analizzate, ne hanno decretato l'efficacia data il corretto e sapiente bilanciamento degli ingredienti, efficacia persin superiore a prodotti moderni che devono rispondere a leggi economiche più che a quelle dell'efficacia
 
     
smemorata66
smemorata66 il 12/06/07 alle 00:38 via WEB
OK OK .. AVEVO GIà DETTO CHE CI AVEVO RIPENSATO .. TRANQUILLO:))) Grazie per la ricerca fino ai tempi rupestri:)) un kiss (glabro;)
 
mareadentro
mareadentro il 10/06/07 alle 21:42 via WEB
Ciao... devo rincorrerti tra blog... La solitudine.. dicevamo.. come attitudine femminile al guardarsi troppo dentro.. secondo me non è la giusta ottica.. è che spesso l'uomo si basta a tal punto che non si accorge di essere solo.. ironia a parte.. la mia solitudine è condizione non voluta, non cullata, ma combattuta e non accettata.. Non si può ridurrre ad una semplice attitudine caratteriale. Poi in generale, parlando della condicio hominis, allora possiamo anche fare diswsertazioni sull'individuo che è solo in quanto tale, per nascita e destino.. uomo o donna che sia.. Grazie,comunque per la tua risposta.. Sempre interessante avere scambi di opinioni con te. Ciao, Federica
 
 
puppeapera66
puppeapera66 il 11/06/07 alle 01:50 via WEB
Triste... troppo triste...direi quasi convenzionale...ed io ultimamente con la convenzione ci cozzo.... Poi stasera sono su di giri.. reduce da un concerto emozionante... ;-)))Lisa
 
   
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 10:17 via WEB
Ciao ... Lisa ... non so se sia triste, so che non è mai allegro confutar concetti come "la banalità del male", concetto che ha contribuito a render convenzionale il male con poche parole: tanto poi passa, semplici e convenzionali parole che inducono alla passivita, al non comprendimento, al non affrontarlo, tantomeno a prevenirlo
 
     
puppeapera66
puppeapera66 il 11/06/07 alle 12:20 via WEB
Verrò al piu' presto su questi lidi,è un argomento che mi interessa molto quello che stai trattando...mi spiace solo, non aver letto "la banalità del male",anche se ne ho avuto notizia da una recensione... ma non è la stessa cosa come tu ben sai.. è un pò come studiare su di una "antologia".. e non mi piace..;-)) Lisa
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 15:43 via WEB
Ciao ... Lisa ... chissà che il tuo approfondimento non mi fornisca ulteriori spunti, anche perchè è stato trattato da una donna di spessore, ed io da buon maschietto ho una qualche difficoltà a seguirne la sinuosità concettuale, anche perchè i numerosi maschietti che han trattato il male prima di "lei", si son accorti che l'effetto più consistente del male non è poi così male, anzi, diversi son stati costretti ad elogiarlo pur riconoscendo che era evitabilissimo da chi ne possiede gli strumenti, per chi non li possiede, è solamente un'altra strada per giungere al non male e financo al bene, la valutazione delle vie percorse vien fatta attraverso l'etica che cambia con l'umanità
 
     
puppeapera66
puppeapera66 il 14/06/07 alle 07:51 via WEB
Ciao Ama.. ho dei grossi problemi col piccì... difficilmente risco a loggarmi, e a restare accesa ...spero di risolvere al piu' presto.. così potrò risponderti con calma..;-))) Lisa
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/06/07 alle 14:47 via WEB
Ciao ... Lisa ... non è che il tuo PC s'è offeso perchè lo chiami piccì piccì, curioso il nostro atteggiamento verso tutto, tendiamo sempre ad umanizzare anche gli oggetti inanimati, per tacere sui discorsi che intavoliamo con gli animali, con i libri, con le bambole, con il martello, con l'auto, il senso è come al solito racchiuso in noi che istauriamo una dialogica con noi stessi, tentando di porre fuori di noi il dialogo per poter agire poi in terza persona mediatrice, sarebbe opportuno conservare nella memoria il dialogare di tutte e tre le persone racchiuse in noi, quante cose ci direbbero i toni, i silenzi, i percorsi che portano a pronunciare quella frase invece che un'altra, ci accorgeremmo che gli intendimenti dei primi due son quelli che costruiscono letteralmente la terza, ciò che esponiamo e sopratutto i perchè più reconditi
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 10:15 via WEB
Ciao ... Federica ... riesci a farmi sorridere con il tuo esposto che si contraddice sorridendo come solo la donna sa e può fare (com'è dolce la sinuosità della logica femminile) --- affermi che l'uomo si basta al punto di non accorgersi d'esser solo, ma se si basta non è solo, è solo chi non si basta --- la donna interrompe il findanzamento con la solitudine maschile fin dai primi cicli, inizia un percorso di progetto in cui il maschio è integrato alla pari d'un componente ineludibile ma intercambiabile con altro componente che possegga quella fondamentale caratteristica, è il fattore progettuale che sa d'esser solo mentre ha in progetto d'andar in un luogo, ed il progetto d'andar in un luogo con determinate caratteristiche è femminile, l'uomo si limita ad andare affrontando spavaldamente o meno l'incognito, ammetterai che l'incognito in presenza d'un progetto è molto minore, questo è uno dei cosidetti fattori che inducono alla pantofolite, anticamere della liturgica ripetitività cosale, inanimata --- passando al tuo primo argomento; la solitudine indotta dal guardare prevalentemente in sè, converrai che il tempo dedicato ad osservare un fiore è tempo tolto ad osservare il volo d'una rondine, perciò la donna si stupisce maggiormente dell'uomo al volo della rondine o alle fusa del gatto, lo vede in quei momenti in cui non guarda solo in sè, inversamente l'uomo dovrebbe imporsi un tempo maggiore per dialogare con sè, almeno renderebbe meno abitudinario il volo della rondine --- passando alla pugna con la solitudine, come ogni pugna necessita di strategie, apparati, convincimenti e buon ultimo progetti che riguardano l'agoniato cambiamento --- secondo te: il povero maschietto che casualmente s'avvede d'esser parte d'un progetto che lo riguarda, progettatto fin nei minimi particolari senza venir interpellato, perdipiù senza che ne sia stato reso partecipe e per non infierire, ne è venuto a conoscenza in modo casuale ed in un tempo in cui non è più modificabile il progetto pena il crollo di tutto il costruito, quel povero maschietto secondo te; come dovrebbe comportarsi --- passando alla differente percezione della solitudine tra generi, è naturale riconoscere che ciò che non è modificabile come i fattori biologici, perpetua la sua necessità, mentre i fattori concettuali si perpetuano fino al sopraggiungere del nuovo concetto, se sia più appropriato o meno lo si può esprimere solo a posteriori, trovo curioso chiamare destino ciò che non è modificabile mentre sappiamo che il destino umano è modificabilissimo, questo è il problema indotto dalla sintassi, la sostituzione di qualcuno con qual-cosa come il destino
 
Elfo_Luna
Elfo_Luna il 11/06/07 alle 09:03 via WEB
Ciao...volevo lascrati un piccolo segno...un salutone!!
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 10:17 via WEB
Ciao ... Luna ... è sempre gaio il sorriso della Luna
 
Miss_Smiles
Miss_Smiles il 11/06/07 alle 11:27 via WEB
Non so se quella parte di noi..e' quella piu' bella!! ma so di certo che e' quella che poi fa soffrire. una bella giornata.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 15:44 via WEB
Ciao ... Smiles ... la parte più consistente della sofferenza è generata ed ampliata dal non saper più ove si sta andando, quel senso di smarrimento che non lascia intravvedere la luce al fondo del tunnel
 
SCIAZZUKA
SCIAZZUKA il 11/06/07 alle 12:11 via WEB
Ciao...AMARCORD...non riesco a stare con queste parole ed emozioni...troppo "buie"! a presto...in tempi migliori forse...
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 15:45 via WEB
Ciao ... SCIAZZUKA ... il tuo rifuggir altro non è che l'effetto prodotto da quell'algida dama che risponde al nome di: cultura, cultura che alle vista del male volge il capo rifiutando di guardarlo in faccia e conoscerlo, comprenderne le radici, tranne poi ritrovarselo sempre tra le dita senza saper perchè e percome --- generalmente il male altro non è che le ginocchia sbucciate dell'umanità che sta muovendo i primi passi, solo una piccola parte è attivata da chi conosce profondamente sia il male che il bene, ma un'accurata e puntigliosa valutazione ci fa scoprire che induzioni sociali hanno reso eccessivamente irte altre vie e reso agevole solamente la via del male
 
   
SCIAZZUKA
SCIAZZUKA il 11/06/07 alle 15:57 via WEB
Ciao...mi spiace ma non penso così!mi sembra un voler restare attaccati ad una sofferenza, che conosciamo sicuramente, e quindi perchè cercare la gioia che non si conosce? "agevole solamente la via del male",se quella tu vuoi!!! la fatica da tante soddisfazioni...provare...chissà, potremmo diventare felici!!!
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 17:01 via WEB
Ciao ... SCIAZZUKA ... ci sarà sicuramente una mia espressione che induce al pensar l'intervento d'un volere soggettivo o il solito inganno semantico che inverte la cosa con l'essere --- ho certamente scritto d'un esigua parte che conoscendo, dopo un accurata valutazione, fa intervenire il volere, ma ho sicuramente scritto che la stragrande maggioranza sta muovendo i primi passi, non possiede gli strumenti per valutare, allora s'incammina sulla via che le rende più agevole il cammino, e questa via è tracciata dalla cosa inanimata, la cultura, cultura che altro non è che il coacervo di partigianerie tese a difendere quello spicchio di potere che è ad uso e consumo di quella o quell'altro spicchio di cultura, non è più una via tracciata con i suoi bravi incroci o maestosi svincoli che mettono in collegamento tutte le branche, ogni specializzazione erge palizzate volte all'esteno, a non far entrare il differente, così ogni branca si sta suicidando, l'effetto è quello d'ergere la cosa specialistica al posto dell'essere, creando così i presupposti per l'inversione involontaria in chi non ne ha una profonda conoscenza --- che la fatica dia i suoi frutti lo so bene, ma è molto difficile convincere a zappare, potare, innaffiare chi è abituato a trovar i frutti al supermercato e pensa che la cultura sia una sorta di supermercato
 
     
SCIAZZUKA
SCIAZZUKA il 11/06/07 alle 17:25 via WEB
Ciao...AMARCORD...se l'intervento tu fai è soggettivo, altrimenti metteresti in evidenza la fonte...quando bimbo cresce molto del lavoro è nel genitore, cosa vogliamo offrire a questa società che muove i primi passi?Sofferenza?Io lo conosco, sicuramente meno di altri, ma no è questo che voglio passare, anche perchè c'è sicuramente qualcun altro che lo può fare. Io ho scelto di dare gioia, difficile ma è questo il messaggio che voglio passare. Per primi dobbiamo zappare l'orto, come un genitore che insegna al figlio. Si sbuccia le ginocchia e il genoitore lo tira su!!!Sempre con l'ottimismo che si può rialzare, e può non cadere!!! Abbracci (al supermercato ci vado poco, preferisco i gruppi di acquisto!!)
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/06/07 alle 10:23 via WEB
Ciao ... SCIAZZUKA ... la fonte mi par sufficentemente evidenziata, "IO" .... non finirò mai di stupirmi come un concetto s'intersechi con la vita, con le problematiche del quotidiano, il mio menzionare gli incerti passi della giovine umanità ti ha fatto aprire l'ala protettiva della genitrice, come la maggior parte dei genitori si vorrebbe solo il meglio per i propri figli, non è che poi questi benedetti figli quando incontrano delle problematiche non sanno come affrontarle? ---- lungi da me il pensiero che possa esistere la mansione di genitore dell'umanità, anche perchè con una prole si numerosa il o i genitori devono per forza di cose delegare ad un sistema l'assenza materiale, ed i sistemi sarebbero rigidi o paternalistici, forme di pensiero che han già dimostrato la loro inefficacia, il sistema maieutico richiederebbe un numero considerevole di cultori capaci e di tutte le età pena una visione univocamente generazionale del mondo --- non resta che prender atto che la prole debba sbucciarsi le ginocchia per imparare a vivere in quella sorta di ribellione dal sistema natura che l'umano ha intentato con la natura e con se stessa scendendo dall'albero.
 
     
SCIAZZUKA
SCIAZZUKA il 12/06/07 alle 22:03 via WEB
Ciao...AMARCORD...è bello stupirsi,ci fa bene!L'umano ha scelto di scendere dall'albero, facciamo sempre scelte. In questo ti dico che io ho scelto una parte rispetto ad un' altra...poi, sono secoli che ci perdiamo dietro alle parole e al pensiero. Continuiamo? Dobbiamo cambiare qualcosa? ... Abbiamo dentro di noi l'istinto del genitore, proprio perchè siamo nati da un genitore. Anche tu lo hai, anche se ti tieni sopra le parti! Abbracci...
 
tuathade
tuathade il 11/06/07 alle 15:53 via WEB
ho sempre letto le tue cose senza intervenire e mi accorgo solo ora che tu sei anche altre due persone che leggevo spesso. forse se fossi intervenuta, se avessi commentato, l'avrei notato prima. non so perchè ma sentivo di dirtelo. ok, torno nel mio silenzio.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/06/07 alle 17:02 via WEB
Ciao ... tuathade ... non sei la sola, anzi --- quando un approccio si ripete in persone diverse è perchè lo strumento induce a quella tipologia d'approccio rapido e superficiale come con chi sconosciuto s'incontra per la via, fortunatamente è sufficiente un particolare per faci notare che quel passante l'ho già notato, quel gesto mi è noto, la curiosità fa si che si approfondisca nei modi e tempi dell'osservante sul non più ignaro osservato
 
ruedelille62
ruedelille62 il 11/06/07 alle 17:06 via WEB
complimenti per il blog!
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/06/07 alle 10:24 via WEB
Ciao ... rue de lille ... Nous userons notre ame en de subtils complots \\ et nous demolirons mainte lourde armature \\ avant de contempler la grande creature \\ dont l'infernal desir nous remplit de sanglots
 
dancewiththesun
dancewiththesun il 12/06/07 alle 10:02 via WEB
...una forte emozione..un sussulto al cuore..
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/06/07 alle 10:26 via WEB
Ciao ... dancewiththesun ... mi hai fatto venir un coccolone con i tuoi sussulti, volevo far intervenire un'unità coronarica ma mi han detto che non son atrezzati per interventi tramite IP
 
   
dancewiththesun
dancewiththesun il 12/06/07 alle 10:49 via WEB
caro... io intendevo "altro".. ma so già che hai capiro ;-) un bacio
 
papaveri2
papaveri2 il 12/06/07 alle 20:25 via WEB
Stupendo..unico...complimenti...Pap2
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/06/07 alle 09:34 via WEB
Ciao ... papaveri ... mi viene il dubbio che oggi sia "trasgressivo" esser se stessi
 
herice
herice il 12/06/07 alle 20:35 via WEB
quella.."parte" non ha bisogno di parole, da ascoltare e respirare
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/06/07 alle 09:35 via WEB
Ciao ... herice ... oh conosco bene quell'intrigante parte che irriguardosamente mi abita
 
   
herice
herice il 13/06/07 alle 09:47 via WEB
la sento così..vicina quella parte perchè un pò mi appartiene. per quanto razionale c'è un qualcosa di irrazionale..
 
fioredicactus6
fioredicactus6 il 12/06/07 alle 21:01 via WEB
Entro qui da te, e mi estraneo da mondo ... è bellissimo il tuo blog! Complimenti!!!
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/06/07 alle 09:36 via WEB
Ciao ... fioredicactus ... se sposti un pò le spine, vengo ad abbeverarmi della tua linfa
 
nomore.norless
nomore.norless il 12/06/07 alle 21:05 via WEB
Saluti.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/06/07 alle 09:37 via WEB
Ciao ... nomore ... se la psichiatria tennesse un pò più di conto il sapere che ha generato la cura di sè e conseguentemente dell'altro non cestinerebbe estrapolando la tardiva e ripetitiva intuizione di Jurghens ma la reinserirebbe nella globalità che ha generato quel puntigioso e specialistico pensiero, ma non sarebbero più psichiatri, ed il cambiare albo è sempre una tragedia per la cassa che putroppo "non olet"
 
Pattivis
Pattivis il 13/06/07 alle 04:17 via WEB
Ciao Clochard, grazie della visita,ma,...un commentino me lo lasci??? Un sorriso,pattivis
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/06/07 alle 09:38 via WEB
Ciao ... pattivis ... il tuo post necessita d'azione non di commenti
 
francescaa2000
francescaa2000 il 13/06/07 alle 09:17 via WEB
Voglio anch'io Linux xhe mi dice chi sono e da dove arrivo!!!! come lo metto? baci, francesca
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/06/07 alle 09:39 via WEB
Ciao ... francesca ... hai provato a telefonarti per dirti chi sei e da dove arrivi
 
Sylvia.P
Sylvia.P il 13/06/07 alle 10:14 via WEB
Ciao Clochard-Amarcord, quanta dolcezza e sogno e anima mundi e variegata saggezza in questi versi, e quanta umiltà! Ripasso più tardi a leggere i commenti. Grazie e buona giornata, Sylvia
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/06/07 alle 14:48 via WEB
Ciao ... Silvia ... che la follia mi preservi dalla noiosa e petulante saggezza
 
mooniag
mooniag il 13/06/07 alle 10:30 via WEB
buongiornoo
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/06/07 alle 14:49 via WEB
radiosa giornata a te mooniag
 
elenk
elenk il 14/06/07 alle 14:26 via WEB
Altro che ROMEO E JULIETTA.....Mi dispiace!!!
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/06/07 alle 14:50 via WEB
Ciao ... elenk ... ti dispiace che ogni moneta abbia il suo lato opposto, rammenta sempre che senza quel lato non esisterebbe
 
nomore.norless
nomore.norless il 14/06/07 alle 16:31 via WEB
hai un commento su Tempo senza Tempo. ciao
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 15/06/07 alle 12:36 via WEB
Ciao ... nomore ... render felice il tuo postato è render infelici la messe dei miei ricordi
 
   
nomore.norless
nomore.norless il 15/06/07 alle 13:08 via WEB
mi dispiacerebbe allora renderli infelici, come non detto. Tolgo il tuo blog dagli amici, vedo che non riusciamo a dialogare, ma che posiamo farci. ciao
 
chepazzaidea
chepazzaidea il 14/06/07 alle 17:46 via WEB
ciao... :-)
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 15/06/07 alle 12:37 via WEB
Ciao a te idea folle
 
violan63
violan63 il 14/06/07 alle 22:06 via WEB
..una notturna e tremenda "meraviglia"..violan
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 15/06/07 alle 12:40 via WEB
Ciao ... violan ... come la falena, abbagliata dalla luce che infrange il buio della notte, c'è sempre un sole nuovo al mattino, un sole che sa dissolvere l'abbaglio d'una fiammella nella notte buia, se guardi bene intorno, è ancora buio, la fiammella illumina solamente se stessa
 
semplicementecomplic
semplicementecomplic il 16/06/07 alle 10:41 via WEB
Tutti sappiano che sei cattivo perché non mi insegni a fare le pagine.Tiè!
 
Macchiavelli3
Macchiavelli3 il 16/06/07 alle 23:00 via WEB
Volevo chiedervi un favore... voi certo ve ne intendete di letteratura.. bene, io sono un (diciamo) scrittore.. ed in questo periodo di mancata stampa da parte dell'editrice, la mia auto-stima è gravemente lesa... ora.. il mio blog contiene parecchio materiale del mio libro, giusto per pubblicizzarlo un poco... ma nessuno ci entra.. dunque, ho deciso di espandere il mio messagio invadendo i blog altrui... mi spiace, è una lesione dell'altrui libertà... ma mi serve... vi lascio il primo capitolo del secondo libro... ditemi che ne pensate, per piacere.... - CADAVERI - Cigolii. Le funi stringono un corpo teso a mezz’aria su un mare di vetro spezzato. La massa orizzontale oscilla come una barca nel vuoto e nel buio, tremando come una foglia spiazzata dal vento e stretta in un pugno. Come un pesce, l’uomo, terrorizzato e stanco, costretto alle mani, ai piedi ed al tronco, vola sopra innumerevoli coltelli frantumati. L’oscurità lo cinge, insieme a quella corda che lo tiene sospeso. Mugugna, piange, mentre le sue lacrime mature bagnano il pavimento scuro. La pelle stirata dalla tensione vibra, seguendo l’oscillazione del pendolo umano. E’ solo nell’ombra di una stanza chiusa, immobilizzato, schiacciato dalla pressione dei lacci che gli bloccano la circolazione. Fa male, le mani bruciano, e vedere quegli spigoli appuntiti certo non aiuta. Le tenebre lo fagocitano. Poi, un rumore. Passi, lenti e decisi. E dalla foschia nerastra fuoriesce un profilo. Fermo, fisso, al contrario della carne appesa ed ancora pulsante. Quel viso impenetrabile ed incomprensibile lo osserva, poi solleva lo sguardo, guardando lo spago che lega il corpo riunirsi, sopra al cigolante individuo volante, in un solo laccio. - Chi sei? Aiutami! – grida la vittima, svolazzando lungo un solo asse nel vuoto buio, mentre la fune stride come una cicala. Inerme, terrorizzato, cerca un’ultima via di fuga. Piange, mentre urla innervosito e supponente. La figura s’avvicina, restando nell’oscurità. I suoi movimenti sono sinuosi, lenti, ma focalizzati e composti. La luce s’accende, all’improvviso. Un accendino, nella mano dello sconosciuto. La fiamma incombe sulla corda, mentre il suino legatovi freme e si agita cercando di divincolarsi rabbiosamente. La canapa prende fuoco. Prima una fiammella, poi comincia ad annerire, divampando in incendio. Un sussulto, e il laccio allenta la sua presa al soffitto. Cigolii, vampate, e l’ombra che si allontana, tornando nella foschia, ma standosene ferma ad osservare. - Chi sei? Cosa diavolo vuoi da me? – chiede terrorizzato l’inquieto uomo steso sul proprio baratro di vetro, osservando i frammenti e quel profilo lontano ed indistinto. Lacrime piovono sulla sua pelle invecchiata, mentre i legacci lo stringono forte, impedendogli di fuggire. Comincia lentamente a cadere, mentre il cavo acceso nel buio si scioglie. Può solo gridare, e nella disperazione maledire il proprio aguzzino – Chi sei? - Io sono ciò che faccio. Una risposta breve, una frase semplice, calda e gelata al medesimo tempo. La fune si spezza, ed il sangue bagna il profilo lontano, schizzando sulle pareti scure.
 
 
mooniag
mooniag il 18/06/07 alle 09:04 via WEB
buongiorno . Nella passione nell'amore ce sempre il rovescio della medaglia . L'inferno fa parte del nostro vivere , e quando questo viene a mancare nn e più vivere , ma vegetare
 
FataZingara
FataZingara il 27/06/07 alle 01:57 via WEB
Di notte, sempre di notte. Lachò drom.
 
ondadgl5
ondadgl5 il 05/10/07 alle 10:00 via WEB
Una luce melanconica il tuo viso..velato nei tuoi occhi stelle cadenti.. Il vento dolce e tenero soffia lasciando scivolare sul tuo cuore..il mio amore Quella parte di me.. che cerca in te la parte di passione vive la sua vita senza me... che desidera il tuo amore..mi corazon Morir y todavia amarte màs.. y todavia amarte màa y màs...
 
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