MAIONESE IMPAZZITA

L'ANGOLO INFERNALE


Un sabato mattina mi sveglio, il corpo immobile, solo lo sguardo si muove, contorcendosi basito intorno al disordine che ricopre traboccante ogni superficie. E mi chiedo come diavolo sia riuscita, una creatura di neanche 50 kg, a creare un disastro simile. Non ho la benchè minima forza di sollevare un misero pesino da 5 kg, mentre me la cavo benissimo, con la sola forza delle dita, a far esondare il contenuto di qualsiasi mobile presente nella mia stanza. Un enigma. Ma solo apparente. Non bisogna mai sottovalutare la forza bruta che può impadronirsi da un momento all'altro di un donnino quando ha fretta, molta fretta e non sa cosa mettersi! Che poi sarebbe la definizione da dizionario dell'espressione  "forza della disperazione". Come è possibile possedere un armadio, lungo due volte tanto la mia persona, tutto solo per me e ogni giorno aprirlo, affacciarsi al suo interno per poi sbatterne le ante incazzata come una iena sbuffando indignata e sospettando una razzia notturna ad opera di professionisti?  (sospetto più che legittimo, data la mia sfiziosa collezione di maglioncini misto cashmire!) Ed ecco quindi manifestarsi la forza bruta di cui si cianciava poco fa... jeans, magliette, gonne, felpe, cinture, pizzi e lazzi vari prendono il volo una alla volta o in mucchio dopo essere stati afferrati, valutati, sottomessi ad arbitrario giudizio e infine scartati con inaudita ferocia (sovente dopo essere stati vittime di una sfilza di insulti ivi improponibili). Un sorta di Hulk in gonnella, in laccato fucsia.Stamattina ennesima scena, ennesima sfilza di oggetti volanti non identificati, ennesima botta di nervosismo da far sbollire con una doppia razione di caffeina (a me la caffeina rilassa, lo so la cosa non vi quadra, neppure a me).
Quante volte ho immaginato di possedere il guardaroba-computer di Tori Spelling, quello che le programmava tutti gli abbinamenti e le diceva cosa indossare, così lei, oberata dalla sua vita già troppo dura e impegnativa, non avrebbe dovuto occuparsi di simili, sciocche incombenze! Considerata la differenza di quantità (oltre che di qualità, sospetto) di vestiti posseduti, direi cha a me sarebbe più che sufficiente un piccolo palmarino dotato di una Ram piccina picciò, così, tanto per gradire. Ah, se vi stavate domandando come mai tanta fretta stamattina, vi spiego subito. E' che avevo appuntamento dalla parrucchiera e mi ero svegliata tardi: rari pezzi di vita in comune con Tori Spelling.