Creato da: manu_80.m il 22/02/2007
Come perdere la concentrazione possa causare conseguenze irreparabili

 

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FELICITA' E'...

scoprire che in realtà un tipo freddo come il tuo frigorifero sia capace di regalarti emozioni caldissime. Mmmmh!!!

 

 
 
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OCARINA

Post n°122 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da manu_80.m
 

Post vietato ai benpensanti, ai bacchettoni.. nonchè ai tricofili e ai freddolosi.

Tanti danni hanno prodotto nella labile psiche maschile i film a luci rosse, più comunemente noti come purnas. Oltre ai più famosi e scientificamente provati effetti di alterazione della percezione delle proprie capacità amatorie, di ottundimento grave della già di per sè scarsa attività cerebrale e di restringimento del campo visivo a oggetti dalle preponderanti forme sferoidali, c'è un ulteriore effetto collaterale... grave, gravissimo, che a me, e qui lo dico papale papale, sta decisamente sulle palle!
Voglio qui, davanti a me, adesso, quel bischero di un pervertito che ha lanciato la moda della patata spennata. Voglio farci due chiacchiere in allegria per poi rinchiuderlo, sempre in allegria (la mia), dentro un sacco nero 15x50, gettarlo in Dora per poi sbattermi le mani soddisfatta. L'aspetto della faccenda che mi urta profondamente, e che si vuole palesare in questo mio ardito pamphlet di protesta, non è la pettinatura in sè, che obiettivamente c'ha anche i suoi risvolti positivi (finalmente puoi accavallare le gambe senza saltare sulla sedia come se ti avesse punto la famiglia Cactus dalla Tasmania), ma  l'ardua lotta per il mantenimento che siffatto style necessita (se mi svegliassi una mattina già tutta spennata vi assicuro che non perderei la salute a cercare il cespuglietto per tutta casa). Dunque, darmi una passatina sulla fiamma del gas è fuori discussione, non voglio sentir parlare di ceretta, piuttosto mi rinchiudo in castità fino alla fine dei miei giorni, il tosaerba è troppo pesante, il pelapatate poco igienico, l'aspiratore del sotto vuoto pericolosissimo, il silkepil manco poo cazz.. quindi cosa mi rimane? Ecco, la solita straabusata lametta, l'amica dei giorni più lieti, è una punizione, una condanna a vita, altro che Sisifo, più la rifuggo e peggio è. Lei mi ritrova. Sempre. Ma dico io, se la natura ci ha dotate del parruccotto pubico un motivo ci sarà no? Adesso come faccio a riempire per bene quel paio di coulotte che ho acquistato, ahimè, di una taglia più grande?   Oltretutto, quando mi siedo sul wc e abbasso per caso lo sguardo , mi sembra di essere ritornata al pre-menarca, poi guardo le mutande e... vabbè ancora pre-menarca (che ci posso fare se ho un debole per le stelline), allora allungo la faccia verso lo specchio e torno di colpo nella mia dimensione temporale corretta... scherzi cronologici di questo tipo non credo di poterli sopportare ancora per molto.
Ma anche in questa faccenda, decisamente pregna di tensione emotiva e carica di risvolti etici, sono riuscita a scovare l'aspetto positivo. Adesso fa freddo, ricompenserò la povera patata spennata regalandole un bel set composto da guantini, cappellino e sciarpina. Tutto in pura lanugine vergine ^_^. Decidere come farglielo indossare sarà un problema di cui mi cruccerò al momento opportuno.

 
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DONNA IN CARRIERA STYLE

Post n°121 pubblicato il 21 Ottobre 2007 da manu_80.m
 

H 7.00: suona la sveglia, sfanculizzo il mondo servendomi di un criptico linguaggio simil-onomatopeico, mi stropiccio gli occhi chiedendomi come sia possibile che in natura sia la femmina la prima a dover patire il trauma del risveglio. Nella mia coppia, qualcosa nel meccanismo di evoluzione della specie dev'essere andato a farsi un puttantour. Manderò una e-mail di protesta a Piero Angela and son.

H 7.20: Lavata, asciugata, strizzata, stirata e inamidata, mi accingo a dedicarmi alla vestizione. Momento clou della giornata. Sbagli una mossa, un accostamento e ti ritrovi la giornata rovinata da una spallina zoppa o da un pullover ammazzaforme. Cosa mi metto oggi? Sono una donna in carriera, lasciamo parlare la mia immagine. Tutto deve essere perfetto. Mi infilo una modesta camicia bianca di Theory, scivolo dentro un morbido e sexy tailleur firmato Michael Kors, infilo al volo un graffiante paio di décolleté nere Andrew GN nel mentre afferro la mia insostituibile borsa Valentino Garavani. Tutto molto business woman. Adesso ci siamo, mi sento un'altra donna (soprattutto se ripenso a com'ero mezz'ora prima), trucco, parrucco, una goccia discreta di Hypnose parfum e la giornata può iniziare. Bacio sulla testa l'essere dormiente che ancora nasconde la sua beltade sotto le coltri, fregandosene una beata mazza del suddetto inceppamento evolutivo.

                                                             Poufffff!

H 7.00: mi sveglio di soprassalto, questa volta per davvero, rivolgo la medesima imprecazione al savio Piero Angela (certe cose non subiscono variazioni dal sonno alla veglia), mi preparo, esco e mentre mi chino per allacciarmi le scarpe da ginnastica (Tiger bianche e blu, di un numero più grande, avrei fatto di tutto per farle mie, pazienza se quando le indosso non  ho il controllo di metà delle mie appendici) mi accorgo di aver indossato gli stressi jeans dotati di patacca (presumibilmente di olio di frittura) che mi ero ripromessa di mettere a lavare. Cazzo! Il maglioncino di lana di pecora cinese ribelle pasciuta a code di gambero, acquistato al mercato, mi prude da matti e ci tengo ad aggiungere, per dovere di completezza, che non ho la più vaga idea di che cavolo di odore abbia Hypnose, al massimo, per andare a lavorare, mi concedo una spruzzata veloce di acqua gelida (di rubinetto eh, niente Evian), utile a ricordarmi che per camminare bisogna reggersi su due soli arti (possibilmente propri).

 
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NO, IL TITOLO NO

Post n°120 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da manu_80.m
 

La situazione è quella che è. Non mi ricordo neanche più com’è fatto dal vivo un locale notturno o un semplice pub, però conosco benissimo la variante bar per colazione. Il mio culo non ha più memoria delle sedute da sgabello, ma presenta preoccupanti quanto profonde piaghe da decubito inflitte, a turno, dalla sedia dell’ufficio, dal sedile dell’auto e dal divano. I miei occhi stanno sviluppando una preoccupante sintomatologia, una sorta di reazione allergica al crepuscolo: appena spunta il buio cominciano a scendere a mezz’asta… c’è chi la chiama sonnolenza, io però non mi rassegno a questa diagnosi, voglio andare più a fondo alla questione, ne farò presente alla mia parrucchiera (lei legge Donna in forma e Starbene). La  divisa d’ordinanza per le mie serate comincia a starmi stretta, forse se la smettessi di  ingurgitare ciarpame a badilate, il solito pigiama riuscirebbe a non stritolarmi pancreas, fegato e intestino, a random. Eppure mi ricordo vagamente di una fanciulla a cui una volta piaceva tirarsi a lucido, uscire, fare quattro salti in qualche sordido locale nei dintorni di casa sua, tirarsi nera d’alcool e nicotina. Una fanciulla che le mattine seguenti ha sempre pagato a caro prezzo le conseguenze delle sue bisbocce notturne, accettandole sempre però di buon grado e senza fiatare, come una giusta e meritata punizione. Sono talmente linda e pinta da non ricordarmi nemmeno che effetto fa supplicare il cielo e tutti i santi del paradiso affinché il mondo smetta di ruotare vorticosamente. Si può essere talmente fuori dal giro da non ricordarsi nemmeno che forma ha la palla da discoteca?

Ho voglia di imbellettami come una vecchia zoccolona di periferia, avere il rossetto sui denti, masticare rumorosamente una gomma alla cannella solo per mischiarne il sapore con quello di un trinciato di pessima scelta, camminare per la strada appoggiandomi di palo in palo in preda alle convulsioni dal troppo ridere e fare un 360 sui tacchi a spillo stando a braccetto con quei due qualcuno che nessun altro potrà mai sostituire.

 
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Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 14 Ottobre 2007 da manu_80.m
 

QUANDO SI E' GIOVANI DENTRO

Ottobre 2007= Ottobre 1987. Come il tempo sia solo un'arbitraria invenzione, utile solo agli Svizzeri per vendere orologi.

Domenica sera.
Interno casa.
Un gatto nero, pulcioso e rognoso ronfa in un angolo della sala, dopo aver rotto i coglioni a mezzo mondo per due misere quanto puzzolenti crocchette di pesce (de gustibus).
Divide la stanza con una giovine coppia.
- L'uomo, grandi spalle, grandi mani, alto, un'ombra di maschia barba, sigaretta penzolante dalle labbra, espressione concentrata.... gioca sereno accucciato sul tappeto davanti alla tv tentando di finire di montare la Ferrari 599 GTB Fiorano della Lego (scala 1:10), dono di compleanno per il suo nipotino di 6 anni (eh già).
- La donna, bionda, occhi azzurri nascosti dietro un paio d'occhiali pieni di aloni e ditate, usati solo per importanti occasioni domestiche, vestita che se Armani la vedesse mollerebbe tutto e svenderebbe la sua industria causa grave scoramento e incurabile esaurimento nervoso, guarda sbavante e piangente un film di recentissima uscita... Top Gun, non sapendo se struggersi di più per essersi disfatta 16 anni or sono del poster scala 1:1 del bel Tom o per la sfortunata sorte mentale toccata ai giorni nostri allo stesso.
Utile cornice di riferimento e interpretazione: l'uomo ha 29 anni, la donna 27. Altro che time machine.

 
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Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da manu_80.m
 

E PENSARE CHE NON MANGIO FRUTTA

5 buoni motivi per convivere:
- dire che si convive fa fico, moderno e spregiudicato
- se ti rompi le palle prendi la porta e tutte le tue cose e te ne vai senza dover pensare che nel prossimo futuro dovrai frequentare assiduamente quella faccia da culo del tuo avvocato
- puoi ancora immaginare il giorno delle tue nozze (che rimane il sogno ad occhi aperti più ricorrente e bagnato per quasi tutte le donne di questo emisfero)
- puoi sempre ricattare il tuo compagno allergico agli sposalizi con minacce del tipo: "o ci sposiamo o mi regali un paio di Manolo, scegli tu"
- vedere sbarellare tua nonna ogni qual volta le racconti della tua vita vissuta consapevolmete nel peccato

5 buoni motivi per convolare:
- puoi usare la parola marito con saccenza e riprovazione quando parli con qualche acida zitella in calore
-  hai diritto ad una lista nozze, che, da profana, immagino essere una delle cose più goduriosa che esista (se sei uno degli sposi, ovviamente)
- sarebbe un'ottima occasione per acquistare un anello in platino, sennò quando ti ricapita
- e del diadema, ne vogliam parlare?
- aver condotto un uomo all'altare significa essere una donna che sa il fatto suo.

Ora io chiedo a queste donne che sanno il fatto loro... smettetela di farvi i fatti vostri e illuminatemi: ma come diavolo avete fatto? Accetto qualsivoglia consiglio, parere o suggerimento. Liz Taylor di tutto il mondo aiutate questa povera futura convivente  (e la sua povera nonna ormai alle stremo)!!! Thanks.

 
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