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NUOVA TASSA SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE. E SCATTA LA CACCIA ALLE "SCORTE" NEI NEGOZI


STANNO STUDIANDO COSA TASSARE SE LA SIGARETTA O I FILTRI E COSA TASSERANNO? MA QUELLO CHE COSTA DI PIU' E CHIARO 
 di Simone NocentiniROMA - Sono stati numerosi i tentativi di tassare le sigaretteelettroniche, ma ancora non ci sono riusciti. Almeno finora.A spingere per una concreta tassazione delle sigarette elettroniche è proprio lo Stato: la vendita delle 'e-cig' raddoppia e i guadagni delMonopolio legati alle sigarette 'classiche' stanno crollando, tanto che si prevede che nel 2013 incasserà la bellezza di 700 milioni di euro in meno.Uno dei problemi più grandi da risolvere è la definizione di 'sigarettaelettronica'. Fa male alla salute? È un'alternativa al fumo? È un dispositivo medico?I quesiti non sono formulati a caso. Se è da considerarsi come un 'prodotto da fumo', si dovranno applicare le regole legate alle 'sigarette classiche': divieti pubblicitari e vendita esclusiva in tabaccheria.Se dobbiamo considerare le sigarette elettroniche come un prodottomedico, allora dovranno essere vendute esclusivamente nelle farmacie.Alcuni preferirebbero applicare un'imposta di consumo, invecedell'accisa: soluzione gradita ai produttori e rivenditori. Altri, tra cui le multinazionali del tabacco, vorrebbero tassare gli 'atomizzatori', cioè ifiltri delle sigarette elettroniche. Ma entrambe le ipotesi non piacciono molto, perchè produrrebbero un guadagno 'misero' nelle casse dello Stato.Intanto, mentre si decide quale tipologia di tassa applicare, i fumatori di sigarette elettroniche stanno facendo scorte di 'liquidi' nei negozi.