VORREI

TASSA DI SOGGIORNO E GIUSTO PAGARE?


UN ITALIANO CHE PAGA LA TASSA DI SOGGIORNO IN ITALIA SE SI RECA IN FERIE IN UN'ALTRA REGIONE E GIUSTO? ENRICO FUSI ERA IN UN CAMPING A FANO E AL MOMENTO DI PAGARE SI E VISTO ADDEBITARE LA TASSA DI SOGGIORNO E GIUSTAMENTE SI E UN PO' ALTERATO.QUANTI DI VOI HANNO PAGATO QUESTA TASSA E SOPRATUTTO E GIUSTA SECONDO VOI?   Enrico Fusi, in vacanza in un camping, si è sentito "orribilmente preso per i fondelli dal comune e da un paese che ormai ci bombarda di tasse" e ha preso carta e penna per esprimere il suo disappunto al sindaco Fano, 17 agosto 2013 - Enrico Fusi, turista, ieri ha scritto al sindaco e detto addio a Fano per la tassa di soggiorno. «Sono uno dei tanti turisti che ogni anno viene a beneficiare del mare di Fano — scrive — e porta i propri soldi. Mi godo le vacanze al camping e al momento di pagare il conto arriva la sorpresa: nel resoconto spunta fuori la tassa di soggiorno. Una volta costretto a pagare mi sono seduto e ho riflettuto: qual è il motivo che porta un comune a tassare i turisti che possono portare solo benefici all’economia locale? Ha troppi turisti e li scoraggia a tornare? Non ne ho idea, ma una cosa è certa...io non credo di ritornare in un posto che adotta tali misure, e nel remoto caso che dovessi farlo vi posso assicurare che non spenderei un euro nei negozi, gelaterie, bar, o ristoranti. Mi sento orribilmente preso per i fondelli dal comune e da un paese che ormai ci bombarda di tasse e sovrastasse senza tregua, e mi sento di dare una nota di demerito agli albergatori o camping, che tanto si sono lamentati e indignati di tale tassa, e poi senza riserve l’hanno fatta pagare ai propri ospiti. E visto che il comune mi ha chiesto un “Contributo” per il mio soggiorno, è cosa corretta che noi turisti chiediamo più servizi, pulizia, strutture adeguate, iniziando dalle strade con crepe e buche, o venditori ambulanti che ti assillano sulle spiagge e le stesse spiagge che molto spesso mancano di servizi basilari come cestini o docce».