VORREI

Ambasciatori Ue interrogano Di Maio per capire l'evoluzione del Movimento 5 Stelle


Hanno ascoltato Luigi Di Maio per quasi due ore. Hanno voluto sapere tutto. Tutto su come il Movimento 5 Stelle intende muoversi sullo scenario europeo che è sempre più infuocato. Terrorismo e nuova agenda Ue sono stati i due temi su cui, principalmente, gli ambasciatori dei 28 Paesi dell’Unione europea hanno interrogato il leader in pectore del Movimento 5 Stelle e colui che ai loro occhi rappresenta la figura più di spicco del mondo pentastellato.L'incontro voluto dall’ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, Joep Wijnands, che aveva già visto Di Maio il 9 marzo scorso per annunciargli l'interesse a voler approfondire la conoscenza, si inserisce - spiegano fonti dell'ambasciata - nel giro di colloqui, cinque in sei mesi, che l'Olanda, presidente di turno del semestre europeo, sta organizzando. Il primo è stato con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il secondo con il sottosegretario all'Interno Domenico Manzione. Il terzo incontro ha quindi visto come protagonista il vicepresidente della Camera invitato, non per la sua carica istituzionale ma, come esponente più importante del principale partito di opposizione, cioè il Movimento 5 Stelle. Movimento, viene fatto notare, la cui immagine è in evoluzione. E da qui nasce l’interesse a capire un po' di più dove vorrebbe e potrebbe arrivare.Da entrambe le parte si apprende che l’incontro si è svolto in un clima sereno e di grande interesse e attenzione. Tutti gli ambasciatori presenti hanno manifestato grande curiosità con una serie di domande, arrivate in particolare da parte dei Paesi chiave dell’Unione europea. Sono stati posti quesiti sulla Libia, sull’idea di intelligence e di sicurezza nazionale per capire quali progetti e programmi ha il Movimento 5 Stelle rispetto a un’ipotesi di governo.In sostanza, ad essere oggetto di attenzione è la metamorfosi che il Movimento 5 Stelle ha messo in atto: da forza populista a partito con ambizioni di governo. Così gli ambasciatori hanno voluto capire se questa evoluzione esiste davvero. E per questo c’è stato spazio anche per qualche domanda su cosa farebbe il Movimento se fosse al governo, quindi progetti e programmi tra cui il reddito di cittadinanza. Nel dettaglio la figura di Di Maio è stata esaminata per capirne il profilo dal momento che sembra essere il più accreditato come candidato premier alle prossime elezioni politiche.L'incontro non è infatti avvenuto per caso. Il Movimento 5 Stelle sta suscitando sempre più interesse a livello europeo. Per esempio, il Financial Times ha dedicato un ampio articolo proprio al vicepreside della Camera mettendo in evidenza i suoi toni moderati. E poi ancora, tra i trenta under 30 più influenti d'Europa, secondo la classifica stilata da Forbes, c'è anche Di Maio. In questo contesto anche il Guardian ha dedicato un articolo alla candidata sindaco di Roma, Virginia Raggi: “La ribelle avvocatessa di 37 anni, ex consigliera comunale di Roma, è emersa come una dei favoriti nelle elezioni che dovrebbero tenersi a giugno. Se vincesse, Raggi non solo sarebbe la prima donna ad amministrare la città, ma segnerebbe anche una vittoria significativa per il Movimento 5 Stelle". L’articolo del quotidiano britannico suona come un endorsement, tanto da rimbalzare sul blog di Grillo. "Mentre il M5S di Grillo è stato visto per tanto tempo come partito di protesta a corto di strategie politiche e decisamente bizzarro, l'ascesa di raffinate figure politiche come la Raggi - scrive l'autrice - segna in Italia un importante punto di svolta per il partito ed è un segno che questo potrebbe andare oltre Grillo. Sarebbe anche una sconfitta umiliante per il primo ministro del Pd Matteo Renzi”. Per queste ragioni l'evoluzione dei 5Stelle suscita interesse a livello internazionale.http://www.huffingtonpost.it/2016/03/23/di-maio-incontra-ambasciatori-ue_n_9532452.html