L'ACQUA CHE SCORRE

LA FINE DELLA GUERRA IN VIETNAM


La guerra in Vietnam finì nel lontano 1973, quando lo stratega americano Henry Kissinger conquistò il Premio Nobel per la Pace, sicuro di aver compiuto una missione interessante!! Poveri stronzi gli Americani in politica. Tutto sommato ci furono quattrocentomila morti. Durante tutti gli anni Sessanta, i menestrelli come Bob Dylan, Joan Baez, che poi saranno gli ispiratori dell'America Rock, il movimento che contestò apertamente l'ignoranza e la cecità dei politici guerrafondai americani, urlarono la pace. Ma soprattutto il movimento afroamericano di BB.King che conosceva bene lo sfruttamento dei generali americani, che arruolarono i neri americani a tutto spiano per mandarli a morire in Vietnam, complice la loro precarietà economica, fu il nucleo della forza di quel movimento che poi portò alle contestazioni del 1967/68, con i Doors, John Lennon, con Janis Joplin e l'affermazione del diritto femminile di rivedere tornare a casa i propri mariti, vittime dell'orrore della guerra per dar da mangiare alle proprie famiglie.Il movimento del rock che riuscì a mobilitare più di 50 milioni di persone in tutto il mondo, a sensibilizzare le masse, divenne molto pericoloso per i partiti sia democratici che liberali, perchè in tutti e due i casi si pronunciavano a favore della libertà dei popoli. E questo fu il primo dei comandamenti della politica ad essere messo in discussione dal movimento del rock che reagì violentemente alla pressione politica che si viveva negli anni Sessanta. Negli anni Settanta il movimento divenne più colorato. E il blues ormai era entrato nell'anima di molti gruppi rock non ne potevano più fare a meno, come i Led Zeppelin, successori degli Yardbirds, i Cream e Jimi Hendrix, il chitarrista americano morto a Londra. Ora la musica è portatrice di questo vento. Let it rock era la parola d'ordine dei rocker da Phil Spector a Andy Warrol, dai Rolling Stones e i Beatles, che seppur produttori di ottima musica, sono sempre stati ai margini del rock politico. Soprattutto i gruppi inglesi come i Led Zeppelin, i Pink Floyd, Sex Pistols, i Police e gli stessi Peter Gabriel, Sting e ultimamente gli U2, sono gruppi che già all'interno dei loro nomi hanno le influenze politiche necessarie che hanno portato alla scrittura di opere che potrebbero essere catalogate fra testi di sociologia della massa. Questi sono stati gruppi e lo sono ancora oggi, che non fanno politica in senso stretto, ma creano pensieri e idee nuove nelle generazioni, oltre che fondamento della vita di gruppo. Ora è musica per non perdersi. Una volta era musica per unirsi. Nei tempi in cui anche in Argentina, nelle Falkland (Malvinas) ragazzi della nostra età morivano mandati a far la guerra per i potenti.Differente invece è la musica americana. Parte dal punto di vista della salvezza, parte dal punto di vista che noi viviamo per chi ci gestisce e non ci possiamo fare niente. Possiamo solo decidere come vivere, scegliere come gridare e immaginare come possiamo morire. Il resto lo decidono cose più "grosse" di noi. Io personalmente non sono d'accordo. Posso dire che alla fine hanno ragione a parlare così dopo l'omicidio di John Lennon, dopo aver cancellato le prove, con la morte di Robert Johnson, dello strapotere della corona inglese nel cercare di tenere il rock e il movimento che portò al Sessantotto, il più possibile sotto il congelamento della repressione.  Ma....Let it rock!! E il rock ritorna sotto forma di rhythm 'n' blues con i Blues Brothers, chiaro insulto ai servizi segreti americani, Bruce Springsteen che mi canta l'America che vince le guerre e poi a casa propria ha morti di fame condannati all'ergastolo per aver ucciso 25 persone in una scuola, precari, sfigati di tutte le guerre che si rendono conto solo dopo essere stati mutilati che era meglio tagliarrsi un coglione piuttosto che partire per una guerra. La patria! La patria del cazzo!! Il romanticismo del rock creò gli eroi, i miti e le stronzate che hanno drogato una generazione di imbecilli. Poi gli anni di piombo e la caduta del Muro di Berlino ci hanno fatto venire in mente tutto d'un tratto che ci stavano togliendo di torno il rock, la libertà di massa, i locali di musica dal vivo. E così, l'ultimo atto del grande popolo del rock (che io ho vissuto come un funerale) fu il grande concerto di Berlino nel 1990 che sancì il passaggio dello scettro, dai Pink Floyd ai Metallica! Il resto è il presente! Rage Against the Machine, Linking Park, Nirvana, una generazione di sconvolti senza santi ne eroi?! Non so. Sono molto scettico su queste nuove leve del rock. I loro fans sono labili, soli, incapaci di unirsi, fondamentalmente anarchici, aggressivi o apatici nello stesso momento, molti chiusi, altri a metà! Nonzo. Per ora questo movimento non spaventa nessuno. Però è sensibile. Molto sensibile all'arte, alla necessità di ritovare gli spazi per poter ricostruire la nostra libertà, quella che si chiama Freedom.In tutto questo rimangono irrisolti due grandi problemi. Perchè hanno ucciso Kennedy? E perchè Martin Luther King?? Forse sensibilizzare la massa è scomodo per chi ci gestisce? L'autogestione da fastidio al potere? I soviet erano autogestione e federalismo!! Non che la Lega ci sta facendo i Soviet e noi non lo sappiamo??
Vi lascio con questa!!Dedicato a Quelli del Blues!!