SOPRAVVIVERE

ALLA RICERCA DEL MORTO


Una ricetta semplice.Basta qualche provocatore e tanti idioti.E la miscela diventa esplosiva.Per capire qualcosa si deve partire dalla fine.Capire a chi giova.D'altrone, che cosa se ne faceva un Governo come questo di ina piazza occupata da Indignatos accampati?Come poteva convivere con uno stato di mobilitazione permenente come era successo a Madrid senza necessariamente fare un passo indietro come Zapatero?Va bene che questi hanno abbastanza una faccia come il culo per fregarsene, ma quando una storia inizia non si sa come finisce, e una spina nel fianco come le tende degli Indignatos non potevano sopportarla.Meglio gestire la piazza.Meglio mandare un chiaro e netto messaggio contro.Ma non come a Genova dove i muscoli "sudamericani" avevano trovato un morto cercandone tanti altri nella scuola Diaz e a Bolzaneto, ma che alla fine, a lungo andare, gli si era rigirato contro.Persino un ViceQuestore di Genova era rimasto schifato dall'accozzaglia di poliziotti fascisti selezionati in tutt'Italia per raggiungere lo scopo di una definitiva repressione nel sangue di qualsiasi "idea" di libertà.No, quella cosa non era andato troppo bene, quindi è stato meglio cambiare totalmente strategia,Si sono presi poliziotti normali, semplici, magari anche attempati, poco inclini a violenze gratuite, e si sono messi in piazza nei posti meno frequentati da possibili violenti. (nota: testimonianza di un poliziotto di 47 anni in una squadra di 53-54 anni costretti a correrre con il fiatone dietro a dei ventenni, riportata sui giorni di oggi).Poi si lasciano sgombre intere aree dove il corteo deve passare e dove l'anarchia degli eventi può tranquillamente svilupparsi.Soprattutto senza la BONIFICA di routine del percorso.Poi si lasciano 40 incappucciati tranquillamente appostati in una strada di Via Cavour che puntualmente entrano nel corteo e cominciano a devastare, rifornendosi con spranghe ed altro lasciate sul tragitto del corteo il giorno prima.Il resto lo fanno gli Indignatos, che più che altro sono "Impreparatos".Penso che gli organizzatori del corteo del 15 ottobre siano i più ingenui e impreparati di sempre. Senza un servizio d'ordine. Senza delle staffette. Senza una difesa.Sono 50 anni che i cortei vengono gestiti in altro modo.Gli infiltrati, i provocatori, la digos travestita dentro il tuo corteo, non sono l'eccezione, ma la regola.Quindi prima di ogni il corteo anche gli organizzatori bonificano il percorso, trovano i punti deboli e pericolosi e lasciano staffette e servizio d'ordine a proteggere la manifestazione.Per questo, di regola, un corteo fissato per le 14, prina delle 14,30-15 non è mai partito. Invece Sabato sono partiti in orario.Belli.Tanti.Fantasticamente tanti.Che hanno avuto anche il coraggio di tentare di respingere i violenti infiltrati, ma che di fronte a bombe carta e mazze hanno dovuto soccombere.Non senza feriti. Anche gravi. Uno di loro ci ha rimesso una mano.Loro da soli contro i violenti. Loro, non la polizia.La polizia aveva altri ordini.Doveva restare calma, ferma, al massimo qualche carica di allegerimento.E le auto sono state bruciate. Le vetrine ono andate in frantumi. Le caserme sono state incendiate.Poi, visto che la cosa nonostante tutto non decollava, inopinatamente, quasi senza motivo, in una piazza tranquilla hanno iniziato gli idranti dei blindati.Perché?Gli idranti?!Quanti decenni erano passati dallo sgombero con gli idranti?Ma è bastata quella piccola idiozia (chi ha dato l'ordine?), per chiamare a raccolta tutti gli idioti della piazza.Ultras? Anche. Forse.Ma gli ultras non sono quei razzisti e fascisti che fischiano i giocatori di colore?Ed in quella piazza che ci facevano?Provocavano. Per motivo loro o mandati da altri, ma provocavano.Ma poi, quando lo scontro parte, in piazza, la gente si fomenta, cerca di farsi giustizia da sola di tutti i torti subiti nella vita, si scatena la frustrazione e si degenera in violenza.E se all'inizio a Piazza San Giovanni c'erano quaranta provocatori, dopo dieci minuti accanto a loro c'erano duecento violenti, dopo un'ora forse mille.Tutti gli idioti della piazza.1000 su 200.000.Ma tutta la scena era la loro.E a quel punto i provocatori non servivano più.Se qualcuno si andasse a guardare tutte le immagini troverebbe un manifestante corpulento con una maschera antigas, una spranga in mano, senza casco, che dopo due ore, a piazza devastata, stava con il corpetto della polizia e il casco blu di ordinanza. Stessa corporatura, stessi vestiti, stessa maschera antigas.Che combinazione.Un provocatore PS. Come sempre, come al solito, che non fa più neanche notizia per chi va in piazza, ma che nessun giornalista rileva, nota, denuncia.Che strano.E gli ultras, perché non arrestarli? Meglio mandare un drappello di poliziotti in mezzo ai pacifisti. A dare qualche manganellata a chi non c'entrava nulla.Ma quelli non erano i poliziotti di Genova.Erano celerini "normali". Normali e terrorizzati.A Via Merulana, ad esempio, ad un certo punto mentre c'erano gli scontri a San Giovanni, un uovo su una camionetta (solo uno!), ha  causato il lancio di 10 lacrimogeni sul corteo pacifista.E non si capiva chi aveva più paura. I manifestanti o i celerini.Hanno cercato il morto.E' chiaro. Lampante.Ma è stato evidente che questa volta lo hanno cercato anche tra le forze dell'ordine.Quanto era politicamente spendibile un poliziotto ucciso durante gli scontri!!E il carabiniere sceso dal blindato che sarebbe andato in fiamme ha rischiato di essere il prescelto.Solo che era troppo grosso per soccombere.Con due spallate se ne è andato, senza reagire e senza mettere la mano alla fondina.Sangue freddo e professionalità mentre la propria vita è in pericolo. Complimenti sinceri.Ma perché si deve rischiare la vita per dei giochetti politici?Che cazzo ci ha fatto di male quel carabiniere? Nulla.Certo, tanti altri poliziotti forse si divertivano a fare i caroselli coi blindati in mezzo alla folla.Ma non è che l'imbecillità deve essere solo da una parte! ...ed alla fine si resta come svuotati.Tanta voglia, tanta rabbia per nulla.Alla fine si resta quasi con un pugno di mosche in mano ad ascoltare i discorsi preordinati dei veri violenti. LaRussa ed Alfano in prima battuta, Feltri e Belpietro il giorno dopo. Fascisti, provocatori, violenti.Con un'unica risposta stretta fra i denti: NON FINISCE QUI.