SOPRAVVIVERE

La nostra storia


Sono morto il 30 settembre del 1978 e avevo da vivere una vita ancora, ma qualcuno, in un posto dove c'era anche il futuro sindaco ha pensato che no, non era il caso che io la vivessi. E mi chiamavo Walter. Sono morto il 7 aprile del 1976 e avevo da vivere una vita ancora, ma qualcuno mi ha colpito alla nuca con un colpo di idiozia senza pensare se era il caso che io vivessi. E mi chiamavo Mario. Sono morto il 5 settembre del 1974 e non avevo ancora 20 anni ed ero soltanto un povero e a nessuno importava della vita che avrei potuto vivere, in fabbrica, sfruttato uno dei tanti nulla di cui nessuno si cura. E mi chiamavo Fabrizio.Sono morto a MIlano il 15 dicembre del 1969 in una serata di caldo a Milano (ma che caldo, cha caldo faceva faceva?) cadendo da una finestra di un commissariato senza che a nessuno venisse voglia di sapere chi mi ha spinto. E mi chiamavo Giuseppe.Sono morto a Reggio Emilia  il 7 luglio 1960 perchè un fascista aveva voglia di far vedere di saper fare il ministro e della mia vita non si sa nulla. E mi chiamavo Lauro, Ovidio, Emilio, Marino e Afro.Sono morto l'8 marzo del 1908 insieme con 128 amiche operaie rinchiuse in una fabbrica da Mr. Johnson perchè volevo, volevamo dire che la vita era un nostro diritto e non era solo per un suo uso. E come mi chiamavo non se lo ricorda nessuno...ero solo donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna, donna...fino a 129 volte.RICORDATE I MORTI, MA RICORDATELI VIVI