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W.E.F. DAVOS 2019


Il mondo Economico molto preoccupato dell’Italia e del sua ipotesi programmata di PIL, che l’ennesimo Ente Inutile, al soldo del potentato economico finanziario a matrice Germanica, il c.d. Fondo Monetario Internazionale, rivede al ribasso dal 1% allo 0,6%. Sono otto anni, dicasi otto anni, che l’FMI sbaglia TUTTE le previsioni, confessando di subire pressioni politiche che ne limitano l’obiettività. L’Italia dicono conti quasi nulla, ma viene raffigurata quale un problema per la stabilità economica mondiale. Si tratta chiaramente di una cretinata di enormi proporzioni. L’attenzione sarebbe opportuno si concentrasse sullo stato pre-fallimentare delle banche tedesche, sulla contestazione popolare al Presidente Francese Macron, da parte dei cd. gillet gialli, che rappresentano due immensi focolai di crisi.Ad Aquisgrana è andato in onda, con il gradimento di coloro che li avevano sgammati, l’incestuoso abbraccio tra Merkel e Macron, a suggellare un patto formale GE/FR, già ampiamente verificato nel concreto delle politiche comuni. L’Europa non esiste, o se esisteva ora non esiste più. Da attendersi una reazione da parte dei 25 Paesi esclusi dall’accordo? Potrà un Direttorio contribuire alla migliore gestione di un Europa che sta andando a pezzi? Come finirà con la GB? La Brexit è alle porte, gli accordi sono saltati e non esistono certezze. In USA continua intanto, il muro contro muro, tra Trump ed i democratici, immobilizzando la pubblica amministrazione.In tutto questo marasma, il problema secondo l’FMI, sarebbe l’Italia?