Il progresso non è sempre positivo. Personalità di spicco nel mondo delle Big Tech – tra professori, scienziati ed esperti – hanno lanciato un allarme: l’intelligenza artificiale porterà alla estinzione della razza umana.L’allarme è stato pubblicato sulla pagina web della Centre for AI Safety. A sostenere questa teoria anche gli stessi capi di OpenAI e Google Deepmind, Sam Altaman e Demis Hassabis. Gli esperti invitano a considerare questa minaccia con lo stesso grado di attenzione con cui si monitorano le attività belliche e sanitarie. Una fotografia ipotetica sui possibili scenari legati al uso sconsiderato delle intelligenze artificiali è stata fornita dallo stesso sito web Centre for AI Safety che ha diramato l’allarme. Le IA potrebbero essere utilizzate per la ricerca di nuove armi chimiche, potrebbero generare disinformazione in grado di minare intere società. L’enorme potere delle IA potrebbe concentrarsi in un numero sempre minore di persone e la razza umana potrebbe sviluppare una dipendenza patologica per le IA. La comunità tecnologica è divisa. Esperti del settore attribuiscono le visioni apocalittiche a tentativi di distrazione da problemi esistenti: come altra arma di distrazione di massa. L’allarme sulle intelligenze artificiali è stato sollevato da Elon Musk, che ha firmato una lettera aperta. Nel documento, il C.E.O. di Tesla ha sollecitato le Big Tech a fermare lo sviluppo delle prossime generazioni di Intelligenze artificiali. Lo stop è stato chiesto per cercare di creare un protocollo di sicurezza condiviso. Nella lettera, Musk si è interrogato sulla necessità di costruire macchinari che possano superare la razza umana in numero ed in intelligenza. Col passare delle generazioni – intese come ere tecnologiche – il processo delle Intelligenze artificiali deve essere regolamentato. A questo proposito sia Sam Altman che l’amministratore delegato di Google Sundar Pichai hanno recentemente discusso la regolamentazione dell’IA. Questo per scongiurare i pericoli ipotizzati e per non vanificare la grande potenzialità dei sistemi. L’intelligenza artificiale infatti negli ultimi anni ha dato un grande slancio alla medicina e alla chirurgia. l’IA recentemente ha creato un algoritmo per riconoscere il cancro al suo stato iniziale.
A.I. = ESTINZIONE?
Il progresso non è sempre positivo. Personalità di spicco nel mondo delle Big Tech – tra professori, scienziati ed esperti – hanno lanciato un allarme: l’intelligenza artificiale porterà alla estinzione della razza umana.L’allarme è stato pubblicato sulla pagina web della Centre for AI Safety. A sostenere questa teoria anche gli stessi capi di OpenAI e Google Deepmind, Sam Altaman e Demis Hassabis. Gli esperti invitano a considerare questa minaccia con lo stesso grado di attenzione con cui si monitorano le attività belliche e sanitarie. Una fotografia ipotetica sui possibili scenari legati al uso sconsiderato delle intelligenze artificiali è stata fornita dallo stesso sito web Centre for AI Safety che ha diramato l’allarme. Le IA potrebbero essere utilizzate per la ricerca di nuove armi chimiche, potrebbero generare disinformazione in grado di minare intere società. L’enorme potere delle IA potrebbe concentrarsi in un numero sempre minore di persone e la razza umana potrebbe sviluppare una dipendenza patologica per le IA. La comunità tecnologica è divisa. Esperti del settore attribuiscono le visioni apocalittiche a tentativi di distrazione da problemi esistenti: come altra arma di distrazione di massa. L’allarme sulle intelligenze artificiali è stato sollevato da Elon Musk, che ha firmato una lettera aperta. Nel documento, il C.E.O. di Tesla ha sollecitato le Big Tech a fermare lo sviluppo delle prossime generazioni di Intelligenze artificiali. Lo stop è stato chiesto per cercare di creare un protocollo di sicurezza condiviso. Nella lettera, Musk si è interrogato sulla necessità di costruire macchinari che possano superare la razza umana in numero ed in intelligenza. Col passare delle generazioni – intese come ere tecnologiche – il processo delle Intelligenze artificiali deve essere regolamentato. A questo proposito sia Sam Altman che l’amministratore delegato di Google Sundar Pichai hanno recentemente discusso la regolamentazione dell’IA. Questo per scongiurare i pericoli ipotizzati e per non vanificare la grande potenzialità dei sistemi. L’intelligenza artificiale infatti negli ultimi anni ha dato un grande slancio alla medicina e alla chirurgia. l’IA recentemente ha creato un algoritmo per riconoscere il cancro al suo stato iniziale.