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IL NO AL MES


Facendo seguito ad altro ed articolato post in merito, per semplificare, specifico due punti fondamentali che rappresentano il NO della Camera dei Deputati al MES, quale atto corretto ed opportuno per la salvaguardia  degli interessi dell’Italia.L’Italia è posta nell'elenco dei “cattivi” nonostante sia tra le tre Nazioni fondatrici del sistema. Germania e Francia hanno diritto di veto con la maggioranza qualificata fissata al 80% avendo rispettivamente il 27% ed il 21%. L’Italia è accreditata del 17% e sarebbe nelle condizioni di venire depredata come la Grecia senza avere diritto di veto (servirebbe minimo il 21%). Praticamente il Mes opera avendo come riferimento dei valori di “rating fissi” a tutto beneficio di “mimì e cocò” (Germania e Francia). La Germania è stata scoperta nelle mani nel sacco avendo falsificato i bilanci per anni, con le sue Banche principali in pre-fallimento sostenute illegalmente dallo Stato con trasferimenti e supporti con il sistema Assicurativo prossimo ad implodere. Dopo non essere stata sanzionata per eccesso di “surplus” praticamente da sempre dalla UE, ora con le pezze al sedere vorrebbe che fosse l’Italia a ripianare la sua “mala gestio” con una operazione delinquenziale simile a quella praticata alla Grecia. Naturalmente il PD ha votato a favore giacchè è impestato dagli insigniti della “Legion d’Onore” Francese, conferito ai traditori che operano contro i nostri ed a favore dei loro interessi, in probabile condizione di peculato (interesse privato in atti d’ufficio). Da ora a sei mesi, il quesito (SI-NO al Mes) potrà essere riproposto prima di finire nel dimenticatoio. Ciò che ci attendiamo dal nostro Governo è sempre la difesa dell’interesse Nazionale!