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INDUSTRY 5.0: (2017-2024) CRITICITA'


A seguire anni di sperimentazione ed innovazioni sollecitati da ingenti investimenti, dispiace dover evidenziare come la montagna abbia partorito un topolino. Le rinnovabili sono stimate al 7% del fabbisogno ed emergono le conseguenze negative per l’ambiente di iniziative “green” solo sulla carta. L’idroelettrico esisteva prima della svolta esiste attualmente ed esisterà in futuro. Costruire una diga laddove non esistano invasi naturali, è investimento colossale e causa della scomparsa di interi villaggi sommersi dalle acque. L’eolico è devastante per l’ambiente ed il panorama, provoca lo sterminio dei volatili, è inquinante rumoroso e di complicato smaltimento post degrado. Il solare è un inganno globale, laddove comporti l’eliminazione di terreni coltivati per fare posto a pannelli solari, tra l’altro di fabbricazione cinese. L’agricoltura dovrebbe occupare il primo posto nelle esigenze primarie dell’umanità. Inaccettabile che si pongano in alternativa i terreni destinati alla agricoltura con qualsivoglia altro utilizzo. Questa ricerca riguardava in particolare i sistemi di accumulo (batterie) e si basava su convincimenti purtroppo non corretti. Era il 2017 ed ora nel 2024, le colonnine alimentate ad energia solare, non esistono in quantità e potenzialità attese. Impossibile convertire il circolante attuale a benzina in autovetture ad alimentazione elettrica. Inoltre esiste un serio problema di sicurezza essendo non rari casi di combustione con esplosione della batterie. Si potrebbe dire: passaggio da auto a combustione interna ad auto a combustione esterna. Si argomentava nel 2017, di un team di ricercatori dell’Università di Melbourne (Australia), impegnato nella progettazione di una vernice contenente gel di silice che genera energia sfruttando l’umidità. Quindi una semplice “vernice” progettata in Australia, che avrebbe caratteristiche energetiche simili ai pannelli. La caratteristica fondamentale di questa nuova scoperta è la possibilità di creare combustibile a idrogeno sfruttando l’umidità presente nell’aria. Per arrivare a una vernice con queste specifiche, il team di esperti, ha aggiunto un particolare gel di silice alla tinta. Dall’Università australiana spiegano che questo materiale fungerebbe da semi-conduttore energetico favorendo la scissione degli atomi di acqua in idrogeno e ossigeno. Ebbene, quella che pareva essere la soluzione è scomparsa dalla vista e quasi tutte le previsioni si sono rivelate inesatte. Resta da risolvere l’annoso problema di una società alla ricerca spasmodica di energia, dipendente completamente dalla stessa. Come produrre l’energia elettrica necessaria? Allo stato attuale non esiste alternativa allo utilizzo del fossile evidenziando come nel periodo pandemico, si sia ritornati allo utilizzo compulsivo del carbone, certo più inquinante del metano e dei carburanti derivati del petrolio. Akio Toyoda, presidente della Toyota, affermò nel 2017 senza mezzi termini, che "l’attuale modello di business dell’industria automobilistica rischia di crollare se il settore passerà ai veicoli elettrici troppo in fretta" E’ esattamente quello che sta attualmente avvenendo con la produzione di auto elettriche che non viene assorbita dal mercato ed il possibile epocale fallimento di una iniziativa azzardata.