Obiettivo: Scardinare i luoghi comuni e i falsi miti che ci allontanano dalla comprensione dell’economia, del Capitalismo sulla scia dell'evoluzione dell'opinione critica e negativa su di esso.
"C'è mai stato un tempo in cui siamo stati soddisfatti con il capitalismo?" Questa è una delle domande che vengono poste a John Plender, autore de La verità sul capitalismo (Capitalism: Money, Morals and Markets) nel quale spiega ed analizza i paradossi, le insidie, i pregi e i difetti di questo sistema. Le preoccupazioni riguardanti l'impatto della diseguaglianza economica sulla coesione sociale, hanno sollevato una serie di dubbi sulla moralità e sui fondamenti etici del libero mercato.
“I difetti lampanti della società economica in cui viviamo sono la sua incapacità di provvedere alla piena occupazione e la sua distribuzione arbitraria e iniqua della ricchezza e dei redditi”
– J. M. Keynes, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta
Plender, è editorialista del Financial Times, e per un lungo periodo ha scritto incisivamente sull'euforia, le stranezze e i disastri dei mercati finanziari, affrontando i dilemmi del capitalismo con un occhio attento ai dettagli.
Il libero mercato emerge come dinamico, ma la sua pretesa di essere razionale è decisamente sospetta ed inattendibile.
Plender è sufficientemente saggio da far emergere che nonostante tutte le sue colpe, il capitalismo ha aumentato gli standard di vita di miliardi di persone a partire dal XVIII secolo e ha migliorato le loro aspettative di vita. Il rapido miglioramento dei tassi di crescita della Cina e dell'India negli ultimi decenni, nel loro cammino (anche se non ancora concluso) verso il capitalismo, sono segnali ulteriori della vitalità del sistema, come lo è il contrasto tra la capitalista Corea del Sud e la comunista Corea del Nord.
Il risveglio della retorica anti-capitalistica, deve molto alla crisi finanziaria del 2008 ed alle sue conseguenze pratiche sull’economia reale. La crisi è stata l'esempio più recente dell'intrinseca instabilità del capitalismo, un processo che, nonostante permetta all'economia di beneficiare della "distruzione creativa", ha causato parecchi danni collaterali. Il vero problema è che il capitalismo è spesso identificato con la "mala" finanza, invece che con l'eroica imprenditorialità di personaggi come Thomas Edison, le cui invenzioni ci circondano ancora oggi. Plender aggiunge che "I banchieri disinvolti, indubbiamente hanno contribuito al peggioramento dell’immagine del capitalismo.
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il 31/05/2024 alle 12:46
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