Creato da fresbe il 18/10/2005

CLUB BENCHMARKING

Economia, Fisco, Tributi, Ottimizzazione della Gestione aziendale (Benchmarking), Direzione Aziendale. GOOGLE PAGE RANK: 7

AREA PERSONALE

 
 

JOHN MAYNARD KEYNES

immagine
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2023 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Messaggi di Dicembre 2023

DA SAPERE!

Post n°1290 pubblicato il 25 Dicembre 2023 da fresbe
 
Foto di fresbe

Per tutti quelli che straparlano di Economia senza capirci un beato... 

Le previsioni, di quelli che “tutto sanno” (senza sapere un c....), anticipano il ritorno ad una inflazione di circa il 2% nell’area Euro nel 2024. Ma che sarà mai successo? Non lo spiegano perchè non lo sanno o forse perchè non vogliono rappresentare il nuovo equilibrio raggiunto nelle forniture di energia fossile russa? La Guerra e la beota chiusura al gas, petrolio, carbone e fertilizzanti russi, è all’origine dell’inflazione e dell’aumento esponenziale delle nostre bollette. Naturalmente la bilancia dei pagamenti Russa non è mai stata così florida! Abbiamo pagato “noi” le decisioni “ad minchiam” degli schiavi degli USA. Implementate la triangolazioni con Paesi terzi, con l’approvvigionamento mediato delle fonti di energia, ha generato costi maggiori restituendo equilibrio e la tranquillità ai mercati. Qualcuno si domanderà: ma i prezzi scenderanno? No, cari signori, i prezzi ce li terremo raddoppiati fornendo la certezza che il 2% d’inflazione rappresenta l’ennesima fake di un sistema informativo corrotto!

 
 
 

IL NO AL MES

Post n°1289 pubblicato il 22 Dicembre 2023 da fresbe
 


Foto di cannibale3

Facendo seguito ad altro ed articolato post in merito, per semplificare, specifico due punti fondamentali che rappresentano il NO della Camera dei Deputati al MES, quale atto corretto ed opportuno per la salvaguardia  degli interessi dell’Italia.

L’Italia è posta nell'elenco dei “cattivi” nonostante sia tra le tre Nazioni fondatrici del sistema. Germania e Francia hanno diritto di veto con la maggioranza qualificata fissata al 80% avendo rispettivamente il 27% ed il 21%. L’Italia è accreditata del 17% e sarebbe nelle condizioni di venire depredata come la Grecia senza avere diritto di veto (servirebbe minimo il 21%). Praticamente il Mes opera avendo come riferimento dei valori di “rating fissi” a tutto beneficio di “mimì e cocò” (Germania e Francia). La Germania è stata scoperta nelle mani nel sacco avendo falsificato i bilanci per anni, con le sue Banche principali in pre-fallimento sostenute illegalmente dallo Stato con trasferimenti e supporti con il sistema Assicurativo prossimo ad implodere. Dopo non essere stata sanzionata per eccesso di “surplus” praticamente da sempre dalla UE, ora con le pezze al sedere vorrebbe che fosse l’Italia a ripianare la sua “mala gestio” con una operazione delinquenziale simile a quella praticata alla Grecia. Naturalmente il PD ha votato a favore giacchè è impestato dagli insigniti della “Legion d’Onore” Francese, conferito ai traditori che operano contro i nostri ed a favore dei loro interessi, in probabile condizione di peculato (interesse privato in atti d’ufficio). Da ora a sei mesi, il quesito (SI-NO al Mes) potrà essere riproposto prima di finire nel dimenticatoio. Ciò che ci attendiamo dal nostro Governo è sempre la difesa dell’interesse Nazionale!

 

 
 
 

IL MES

Post n°1288 pubblicato il 12 Dicembre 2023 da fresbe
 
Foto di fresbe

10 motivi per cui NON dobbiamo ratificare la riforma del MES. 

1) Ratificare la riforma significa APPROVARE SPECIFICAMENTE TUTTO IL TRATTATO, comprese le sue parti più assurde, fatte votare da Monti a un distratto Parlamento nell'estate del 2012 
2) La riforma del MES PEGGIORA uno strumento già famigerato perché figlio degli interventi di austerità contro la Grecia. I paesi UE vengono divisi fra "buoni" e "cattivi". L'Italia è, guarda caso, fra i cattivi. 
3) Il MES potrà intervenire nei salvataggi delle banche (nota bene, non dei risparmiatori perché PRIMA va fatto il bail-in) e non si può DECIDERE di non farlo. Se una grande banca tedesca o francese va in crisi il MES interviene e i soldi degli italiani verranno usati per pagare i suoi creditori. 
4) Il nuovo trattato MES scrive chiaramente che in caso di intervento sarà possibile prevedere un taglio del valore dei titoli di Stato in mano ai risparmiatori. 
5) Il nuovo trattato MES obbliga ad inserire nei titoli di Stato delle clausole (cosiddette CACS) che ne rendano più facile il taglio del valore. 
6) Se il MES fosse operativo, in caso di crisi sui mercati, vedi ad esempio durante la pandemia, la BCE non interverrebbe più lasciando invece azionare il MES con tutte le conseguenze del caso. 
7) Il MES diventerebbe una specie di "agenzia di rating" con il potere di decidere sulla sostenibilità o meno del debito. In pratica potrebbe CAUSARE una crisi dichiarando a suo piacimento che un debito è insostenibile. 
8) I dirigenti del MES, a fronte di questi poteri enormi (il direttore potrebbe chiederci il versamento del capitale impegnato, oltre CENTODIECI MILIARDI ENTRO UNA SETTIMANA), sono ESENTI DA QUALSIASI GIURISDIZIONE (davvero, c'è scritto proprio così). Non gli si potrà far causa, non dovranno rendere conto a nessuno delle loro azioni, nessuna autorità può violare gli uffici del MES, i loro stipendi sono esentasse. 
9) La soglia della maggioranza qualificata, 80%, usata per numerose situazioni, è calibrata in modo da lasciare fuori l'Italia (che "pesa" il 17% mentre Germania (27%) e Francia (21%  ) guarda caso hanno quote sufficienti per diritto di veto assoluto. 
10)  Non è vero che si può ratificare ma non usare il MES. Una volta attivate le modifiche esse diventano direttamente impegnative, vedi salvataggi banche, e se l'Italia perdesse l'accesso ai mercati non ci sarebbe nessuna scelta possibile se non farne uso. In sostanza il MES è uno strumento di dominio e di sottomissione, non porta NESSUN VANTAGGIO per l'Italia, meno che mai nella nuova versione. Non va ratificato perché non è nell'interesse dell'Italia e la ratifica non è assolutamente un atto dovuto bensì un fondamentale passaggio nell'accettazione di un trattato. 
(di Claudio Borghi Aquilini Senatore della Repubblica)

 
 
 

CHATGPT

Post n°1287 pubblicato il 12 Dicembre 2023 da fresbe
 
Foto di fresbe

ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, messo a punto con tecniche di apprendimento automatico ottimizzato con tecniche di apprendimento supervisionato, elaborato per essere utilizzato come base per la creazione di altri modelli di machine learning (apprendimento della macchina)

Si tratta di una evoluzione netta e decisa dei semplici RoboCall, i risponditori automatici delle aziende in grado di replicare alle domande più comuni degli utenti in merito a contratti, condizioni, costi ma non alla altezza dell’operatore umano. Naturalmente le aziende, mirando allo azzeramento (quasi) del centro di costo, non si sono preoccupati della qualità del servizio, creando scontento tra l’utenza ma evitando di essere insultati, hanno raggiunto il loro obiettivo minimo.

ChatGPT è un programma di sviluppo degli studi sulla Intelligenza Artificiale ed è stato “addestrato” tramite algoritmi Instruct GPT o GPT-3.5 di OpenAI, che sono l'evoluzione dei modelli di GPT-3. Gli Instruct GPT (come code-davinci-1-2-3) sono modelli in cui il pre-addestramento è stato ottimizzato manualmente da addestratori umani. Nello specifico ChatGPT è stato sviluppato da un GPT-3.5 utilizzando l'apprendimento supervisionato e l'apprendimento per rinforzo. Il 14 Marzo 2023 è stata annunciata l'introduzione di GPT-4, un modello multi modale su larga scala che può accettare input di immagini, video, audio e testo e produrre output di testo. ChatGPT è stato lanciato il 30 Novembre 2022 e ha attirato l'attenzione per le sue risposte dettagliate e articolate, anche se la sua accuratezza è stata criticata. Sia l'apprendimento supervisionato che quello per rinforzo si sono serviti di istruttori umani per migliorare le prestazioni del modello. Nel primo caso il modello è stato alimentato con conversazioni nelle quali gli istruttori interpretavano entrambe le parti: l'utente e l'assistente basato su intelligenza artificiale. Nella fase di rinforzo gli istruttori umani hanno prima valutato le risposte che il modello aveva dato nella conversazione precedente. Queste valutazioni sono state usate per creare "modelli di ricompensa" sui quali il modello è stato perfezionato, utilizzando diverse iterazioni di Proximal Policy Optimization (PPO). 
(by wikipedia)

 
 
 

INDUSTRY 5.0

Post n°1286 pubblicato il 06 Dicembre 2023 da fresbe
 
Foto di fresbe

Nell’era della Industry 4.0, si procede a vele spiegate verso una epocale rivoluzione industriale (in direzione della Industry 5.0) trainata, come è normale che sia, dalla ricerca dall’innovazione e da un pizzico di pre-vegenza. 

L’importanza fondamentale delle fonti energetiche estrattive e la dipendenza dal petrolio, potrebbero subire un drastico ridimensionamento. Le “energie alternative” sono, per il momento, lontane dal poter sostituire petrolio e suoi derivati, soprattutto nel campo dell’autotrazione. L’energia “idrica” necessita di grandi investimenti, indispensabili per costruire dighe ed impianti. L’energia “eolica” è possibile attraverso un compromesso con il negativo impatto ambientale visivo, oltre a comportare considerevoli investimenti per impianto e manutenzione. L’energia “solare” è quella che introduce un futuro a zero impatto ambientale, attraverso oculati investimenti strutturali. A ben vedere le energie verdi alternative, mirano in sintesi alla produzione di energia elettrica, possibile anche attraverso l’utilizzo di combustibile fossile a ben altro impatto ambientale. Allo stato dell’arte, i problemi da risolvere riguardano in modo specifico gli “accumulatori” definiti in modo assai generico con il termine “batteria”. Capacità, durata per carico/scarico e performance, ed alti costi, rappresentano gli ostacoli da superare.

ANODI DAL VETRO RICICLATO:
Bottiglie riciclate e un processo chimico low cost, sono gli ingredienti segreti per creare anodi in nanosilicio da usare nelle batterie al litio.
Nella produzione dei dispositivi di energy storage, gli scienziati stanno testando letteralmente qualsiasi materiale. Non sorprende quindi più tanto sapere che all’Università della California di Riverside, gli ultimi progressi nel campo delle batterie al litio si sono ottenuti grazie al riciclo del vetro.  
Un team di ingegneri dell’ateneo sta impiegando vecchie bottiglie in vetro ed un processo chimico low cost per creare anodi di nanosilicio per batterie ad alte prestazioni. Come spiegano nel paper pubblicato sulla rivista Nature, nonostante la diffusione dei programmi di riciclaggio, ogni anno miliardi di bottiglie di vetro finiscono in discarica. Gli scienziati si sono chiesti se non fosse possibile sfruttare il biossido di silicio delle bottiglie per ottenere direttamente nanoparticelle di silicio ad alta purezza. “Abbiamo iniziato con un prodotto di scarto diretto verso la discarica per creare le batterie che stoccano più energia, si ricaricano più velocemente, e sono stati più stabili rispetto alle pile a bottone commerciali”, spiega Changling Li tra gli autori del lavoro. A differenza di quelli convenzionali in grafite, gli elettrodi in silicio possono memorizzare fino a dieci volte più energia. Tra tutti i materiali impiegati per realizzare gli anodi, il silicio dimostra infatti sia la più alta capacità gravimetrica che volumetrica. 
Inoltre ha una tensione di scarica relativamente bassa, oltre ad essere il secondo elemento per abbondanza sulla crosta terrestre. Purtroppo l’alterazione del volume durante i cicli di carica/scarica delle batterie, li rende particolarmente instabili. 
Una delle possibilità per superare tali inconvenienti è rappresentata dall’uso di silicio nano-strutturato che permette all’anodo di assorbire lo stress associato alle ripetute ricariche. Il team ha personalizzato la ricetta: per creare gli anodi ha utilizzato un processo in tre fasi che coinvolge il riciclo del vetro. Gli scienziati hanno frantumato e macinato le bottiglie fino ad ottenere una polvere bianca, successivamente sottoposta a riduzione, per trasformare il biossido di silicio in silicio nano-strutturato. Quindi, le nanoparticelle sono state rivestite in carbone per migliorarne la stabilità e le proprietà di immagazzinamento dell’energia. Il risultato è stato una batteria agli ioni di litio in grado di immagazzinare quattro volte più energia dei dispositivi tradizionali. Una sola bottiglia di vetro, evidenziano i ricercatori, è sufficiente a creare centinaia di pile a bottone ad alte prestazioni.
UN GEL PER LE BATTERIE AL LITIO:
I nanofili delle batterie al litio si spezzano dopo poche migliaia di cicli di ricarica. La durata della batteria è una delle principali sfide per i produttori di auto elettriche e per le imprese che operano nello storage. Le batterie al litio di oggi concludono la loro vita utile in pochi anni. Più volte vengono sottoposte a cicli di carica e scarica, più si esauriscono. I ricercatori dell’Università di Irvine, in California (UCI), ritengono di aver scoperto come aumentare la resistenza alla trazione dei nanofili, la cui rapida usura rappresenta il punto debole delle batterie al litio. I ricercatori hanno sperimentato una soluzione che rappresenta un enorme passo avanti nell’efficienza degli accumulatori, che permetterebbe di estenderne la durata virtualmente per sempre. Questi minuscoli filamenti, migliaia di volte più sottili di un capello umano, sono altamente conduttivi e riescono a stoccare e trasferire gli elettroni su un’ampia porzione della loro superficie. Sono estremamente fragili, e non reggono i ripetuti cicli di carica e scarica senza perdere efficacia. Gli scienziati californiani, hanno individuato una modalità per rendere i nanofili più resistenti all’usura/rottura. Il team ha rivestito un nanofilo d’oro con un involucro di diossido di manganese, racchiudendo il tutto in un elettrolita costituito da un gel di carbonato di propilene, molto simile al plexiglass. 
Se i condensatori realizzati con nanofili non rivestiti garantiscono una vita utile tra i 2 mila e gli 8 mila cicli, quelli così protetti sono in grado di sopportarne fino a 200 mila. Il merito è del gel, che plastifica l’ossido di metallo nella batteria conferendogli la flessibilità che previene la rottura dei fili. L’elettrodo rinforzato è stato testato, sottoponendolo a 200 mila cicli di carica e scarica in tre mesi. Non si è verificata alcuna perdita di capacità o di potenza, né fratture nei nanofili. «I condensatori a nanofili possono durare dagli attuali 2-8 mila a più di 100 mila cicli, semplicemente sostituendo un elettrolita liquido con un elettrolita in gel» La ricerca dimostra che l’elettrodo in nanofili di una batteria al litio può avere una vita molto più lunga dell’oggetto che deve alimentare. La realizzazione pratica di questa nuova scoperta, potrebbe determinare la costruzione di accumulatori “eterni” per computer, smartphone, elettrodomestici, automobili e perfino veicoli spaziali
(Edoardo Fareri Industry 5.0 2018)

 
 
 

TAG

 

TRILOGIA GALATTICA

immagine
 

ULTIME VISITE AL BLOG

fresbeMaheocannibale3monellaccio19Dott.Ficcagliacassetta2caramella1284apungi1950acer.250Drakkar_58solitudinesparsapaolopisano47cuorevagabondo_1962amorino11
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

LINK PREFERITI

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: fresbe
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 70
Prov: SP
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963