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Post N° 318


MILANO - Sicurezza rafforzata per il pm di Catanzaro Luigi De Magistris, e qualche misura provvisoria per il gip milanese Clementina Forleo, i due magistrati che ai primi di ottobre erano stati protagonisti di una polemica puntata di 'Anno Zero' e che ieri hanno trovato sul tavolo dei loro uffici una busta gialla contenente un proiettile calibro 38 special e un messaggio intimidatorio. Il giorno dopo le minacce - identiche per entrambi i magistrati - arrivate via posta ordinaria, è stato preso in esame il problema della loro sicurezza. Il Prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro, dopo la riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, ha deciso di intensificare le misure per De Magistris, già sotto tutela. Su Clementina Forleo, anche se qualche provvedimento provvisorio per aumentare la protezione nei suoi confronti dovrebbe essere già stato preso, la Prefettura milanese deve ancora prendere decisioni definitive. Già ieri pomeriggio il procuratore generale di Milano, Mario Blandini, dopo aver appreso della lettera intimidatoria, aveva informato il prefetto Gian Valerio Lombardi, nella sua qualità di presidente del Comitato per la sicurezza. Al pg spetterà poi trasmettere alla prefettura una nota scritta con cui il giudice Forleo esporrà quanto le è capitato ieri. Verrà quindi fissata una seduta del Comitato che valuterà le misure da adottare per garantire al meglio la sicurezza del magistrato.Anche fra le toghe milanesi sta intanto circolando la lettera partita dal distretto di Napoli e indirizzata all'Anm in cui si esprime preoccupazione per la richiesta di trasferimento di De Magistris avanzata dal ministro Clemente Mastella. Davanti al Palazzo di Giustizia di Milano stamani alcuni giovani del coordinamento lombardo del movimento antimafia di Locri 'Ammazzateci tutti' hanno organizzato un sit-in in solidarietà ai magistrati Forleo e De Magistris, sottolineando analogie con quanto accadde nel '92 in Sicilia con Falcone e Borsellino: ''prima la delegittimazione politica, poi le intimidazioni" . Solidarietà alla Forleo è stata espressa anche dal Presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, da tutto l' ufficio Gip che ha parlato di "gravissima minaccia" nei confronti della collega e di "ignobile gesto". La polemica non si è comunque placata: a Clementina Forleo - che ieri aveva dichiarato "respingo al mittente la solidarietà di taluni soggetti indirettamente responsabili del mio isolamento e di quel che mi sta accadendo" -oggi ha risposto Clemente Mastella: "Inelegante, da una donna non mi sarei aspettato una risposta così sgarbata - ha detto il ministro della Giustizia -. Il suo non è stato un gesto di galateo.Eviterò di mandare un telegramma la prossima volta.Spero che non le inviino altri proiettili". Il guardasigilli è stato criticato dal fratello di Paolo Borsellino, Salvatore (anche lui presente insieme pm e gip alla famosa puntata di 'Anno Zero') che lo ha accusato "di aver provocato, con le sue iniziative, l'isolamento di De Magistris e di averlo quindi additato alla vendetta della criminaltà".Il ministro Antonio Di Pietro ha osservato che "criminalizzare i magistrati" è un "grave errore della politica".In attesa che l'inchiesta aperta a Milano contro ignoti per la busta con proiettile e minacce al giudice Forleo venga trasferita per competenza a Brescia, si scopre che al Palagiustizia di Milano non esistono tecnologie per la sicurezza della posta. All'ufficio dove ogni giorno due camion scaricano migliaia lettere e pacchi è stato spiegato che "tutto viene lavorato a mano". I quintali di missive che arrivano quotidianamente sono controllati da impiegati e commessi che poi li smistano alle varie sezioni penali e civili. E inevitabilmente, come è stato fatto notare, ogni tanto qualcosa può sfuggire.