TEMPO

Post N° 122


E' Dio questo? Che incontro nel ripostiglio?Che mi prende da dietro?Sono nere queste ali che mi coprono gli occhi.Cado in un fluido denso e caldo.In ginocchio. Affondo e torno a galla.E' Lucifero a spalancarmi cantando piano?Sono i suoi zoccoli duri ad affondare nella mia carne?A tenermi ferma?Sono la vittima eletta per il banchetto.Questo Dio buono e santo che chiede la mia anima.Al quale io spalanco la bocca.Lo voglio questo tuo corpo.Che mi passi attraverso."Similis ero Altissimo", Isaia, 14,14. Egoista e passiva.Godo del desiderio che provoco.Il mio č un sesso minimalista.Nel senso che la mia unica azione č prendere.Sino in fondo. Goderne.Non un movimento in pių, nessun pensiero.La mia estasi. Nessuna coreografia.Una roccia nuda e i piedi nell'acqua.Disadorna, amo il rumore dei corpi.Non ho memoria e non credo nel futuro.Solo questo minuto.Sono l'arco.L'offerta nascosta e cieca.Il verme sotto la pietra.In attesa di essere scoperta.Implorante di strisciarti dentro.