COLLEZIONE PRIVATA
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A volte mi capita di confidarmi con qualche amico.
Parlando con lui (o lei) di fatti e persone che non conoscono, ma che sono comunque attendi alla mia vita personale. Iniziano a dispensare consigli, ma soprattutto a farsi opinioni su di loro.
La cosa che non mi va giù è che il più delle volte pretendono di aver ragione e di giudicare persone e fatti, etichettandoli senza effettivamente conoscere le cose come stanno.
In realtà loro recepiscono tali informazioni dal fatto che io gli racconto ciò che mi capita. Molte volte sto attendo a come racconto le mie vicessitudini per non creare disguidi o mal giudizi. Però nonstante ciò loro commentano e giudicano in maniera abbastanza pesante assurgendo al ruolo di psicologo.
Certo che i veri amici tendono a difenderti, però spesso lo fanno a discapito degli altri, e questo sparare sulla croce rossa non mi piace.
Io personalmente quando mi trovo nella parte del confessore, non giudico, ascolto, valuto, e alla fine tengo conto della persona che ho difronte. Dando come soluzione una serie di scenari possibili. Mai uno solo. Perchè? perche non so come la stessa storia possa essere raccontata da un altra persona presente ai fatti.
Troppo macchiavellico? o troppo buon senso?
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