Sta per piovere, si sente nel vento che muove le finistre e attraversa casa, è burrascoso e sa già di pioggia, forse è arrivato l'inverno anche se il caldo di questi giorni ci inganna e ci fa sperare che questa estate duri ancora.Ma basta uscire e rendersi conto che alle otto è già buio e a passeggiare sul lungo mare l'estate si sente già lontana.Lontano il chiarore di quel cielo che solo verso le nove sfuma nel buio che precede la notte.Notti estive che sanno di spiaggia e di sorrisi,schiene nude abbronzate e sandali altissimi, notti piene di promesse come solo la brezza delle sere estive sa dare.Questa sera, qui, prima della burrasca, penso all'ultima notte insieme dove i tuoni sbattevano nel cielo e dove tra le tue braccia mi sentivo al riparo, dal mondo.E' normale questa tristezza,normale dopo ogni abbandono, ma la normalità non fa meno male, non attutisce il dolore e nella sua banalità è ancora piu' forte.Certo, ci siamo passati tutti, e allora?Allora quando passa?In questo momento mia cugina e una mia carissima amica stanno vivendo le stesse cose ma questo che ci accomuna non fa sentire meglio nessuna delle tre.In certe cose, nei moto del cuore, si è soli.Soli a fare i conti con noi stessi.E si affollano mille perchè e per come, ma forse è colpa mia?colpa sua?destino infame?ho sbagliato e dove e quando?Sono queste domande che ci rovinano e minano la nostra tranquillità e turbano i pensieri delle nostre notti insonni.A queste domande non ci sono risposte perchè nell' amore è cosi'.Viene, va, punto e virgola, due punti, punto. e a capo.A capo di noi.Non mi ricordo cosa volevo dire all'inizio di queste righe, forse tutto e forse nulla.Forse che penso a lui con lei, forse mi sento abbandonata e piccola e allora parlo della burrasca che arriva per calmare quella che da giorni sta li', proprio al centro del mio cuore.Abbasso gli occhi su quel segno che porto sulla pelle.Forse davvero questa volta so che l'unica strada da prendere è quella.Rinascere, lontano da lui.Piu' vicina a me.Ecco.Piove.
I moti del cuore...
Sta per piovere, si sente nel vento che muove le finistre e attraversa casa, è burrascoso e sa già di pioggia, forse è arrivato l'inverno anche se il caldo di questi giorni ci inganna e ci fa sperare che questa estate duri ancora.Ma basta uscire e rendersi conto che alle otto è già buio e a passeggiare sul lungo mare l'estate si sente già lontana.Lontano il chiarore di quel cielo che solo verso le nove sfuma nel buio che precede la notte.Notti estive che sanno di spiaggia e di sorrisi,schiene nude abbronzate e sandali altissimi, notti piene di promesse come solo la brezza delle sere estive sa dare.Questa sera, qui, prima della burrasca, penso all'ultima notte insieme dove i tuoni sbattevano nel cielo e dove tra le tue braccia mi sentivo al riparo, dal mondo.E' normale questa tristezza,normale dopo ogni abbandono, ma la normalità non fa meno male, non attutisce il dolore e nella sua banalità è ancora piu' forte.Certo, ci siamo passati tutti, e allora?Allora quando passa?In questo momento mia cugina e una mia carissima amica stanno vivendo le stesse cose ma questo che ci accomuna non fa sentire meglio nessuna delle tre.In certe cose, nei moto del cuore, si è soli.Soli a fare i conti con noi stessi.E si affollano mille perchè e per come, ma forse è colpa mia?colpa sua?destino infame?ho sbagliato e dove e quando?Sono queste domande che ci rovinano e minano la nostra tranquillità e turbano i pensieri delle nostre notti insonni.A queste domande non ci sono risposte perchè nell' amore è cosi'.Viene, va, punto e virgola, due punti, punto. e a capo.A capo di noi.Non mi ricordo cosa volevo dire all'inizio di queste righe, forse tutto e forse nulla.Forse che penso a lui con lei, forse mi sento abbandonata e piccola e allora parlo della burrasca che arriva per calmare quella che da giorni sta li', proprio al centro del mio cuore.Abbasso gli occhi su quel segno che porto sulla pelle.Forse davvero questa volta so che l'unica strada da prendere è quella.Rinascere, lontano da lui.Piu' vicina a me.Ecco.Piove.