Visto da me

Democrazia è rispetto delle idee.


Il 12 maggio prossimo, i cattolici italiani sfileranno a Roma, in difesa della “cosiddetta”  famiglia tradizionale e hanno chiamato questa manifestazione “family day”,(chissà perché  non “giorno della famiglia” dal momento che è solo italiana). Personalmente,  sarei anche solidale con loro, se gli stessero vietando di sposarsi solo eterosessualmente, se gli impedissero di considerare il matrimonio indissolubile, se li obbligassero ad avere rapporti sessuali prematrimoniali, se non gli fosse concesso di celebrare i loro riti e di diffondere il credo che professano mediante il proselitismo. Quanti se… troppi se! Purtroppo però, questa manifestazione è qualcosa che nulla ha a che vedere con la democrazia e le più elementari norme del convivere civile. Questo raduno non è altro che uno dei continui tentativi che i cattolici mettono in essere, ormai quasi giornaliermente, per costringere tutti gli italiani, anche chi cattolico non è, ad osservare il loro stile di vita. Infatti, l’obiettivo del corteo, non è quello di ottenere diritti per chi osserva la religione cattolica, ma impedire che i non cattolici o cattolici non osservanti al 100% possano conseguirne. Quelli che andranno a questa manifestazione, scandiranno slogan inneggianti a leggi tese a non concedere a chi lo preferisce di convivere  anziché sposarsi; che sia impedito a due persone dello stesso sesso regolarizzare legalmente una loro eventuale unione  per  tutelarsi a vicenda, attraverso l’acquisizione della reversibilità pensionistica ed i diritti di successione. E’ desolante credetemi nel 2007 assistere a questo assalto alla baionetta che la chiesa di Roma sta portando avanti, non solo in Italia, in modo sempre più protervo ed arrogante. Le alte sfere dello Stato Vaticano e nel suo insieme tutto il clero, ormai invadono incessantemente, lo spazio che normalmente dovrebbe essere occupato solo dalla politica. Sembra d’essere tornati all’epoca buia del potere temporale dei papi. Che dire… speriamo solo che quanto sta accadendo, non sia l’alba di un nuovo medio evo.