MI GUARDO Osservo me stessasu strada indicata. Ho disimparato tutta della vita,le relazioni, la fisicità, il donare,regalare sorrisi con gesti semplicie delicati. Mi violento per trovare la parte sopita, fermenta in sordina enon trova il pertugio. Qualcuno si prenderà cura di me. Mi guardo.
Ci sono momenti vissuti che restano, si infrangono come schiuma nelle pareti del ricordo, ci sono lemmi che fendono o come balsamo sanano le ferite, blandizie morbide e avide, sono alcuni istanti, essenziali sfumature di vita.
Toccata e plasmataproduce umida e perlacea vibrazione.Invade come in tempo immemorein discernimento esaltante.Ascolta il brivido che nottetempovisse..Le parole sono lo sguardo dei nostri corpi.
Ho toccato le stelle, le ho guardate ed inseguite in esse sono disegnati i desideri, ho raccolto bagliori di sogni, ho bramato scintille di passione, ho abbracciato costellazioni di perchè..e mi sono persa nello spazio raccogliendo tutte le energie per debellare l'universo di paure..
Dormiente, avvolta da incorperee braccia, sepolte nella mente,non attendo ciò di cui non ho bisognopropendo verso sogni voluttuosi e trame da narrare.Dormiente, odore di muschio e bucato pulitoadagiata e protagonista di una realtà dissimile.Lasciami essere ciò che sonosenza disturbare la mia tremula passione. CIG
Notte senza luna..l'anima inquieta si aggira e fiuta..non ha paura..corre svincolata e impalpabile..il buio la protegge..scorge quello che di giorno si ostina a ripudiare..la sua essenza che senza catene segue l'istinto primitivo, ritrova il suo pulsare e lo sospinge in velocità in appagato fluire