MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE
1) Divenire voce unitaria del dissenso.
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali.
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Destinare i finanziamenti per l'istruzione esclusivamente alla scuola pubblica .
9) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
10) Ristrutturare l'organizzazione della Pubblica Sanità.
Post n°15 pubblicato il 16 Settembre 2009 da siamo_vivinord
NON BASTANO 20.000 TONNELLATE DI SCORIE IN GIRO PER L'ITALIA NON BASTANO MIGLIAIA DI MORTI SIAMO TUTTE SCINTILLE, UNIAMOCI E SVILUPPIAMO IL FUOCO DEL DISSENSO E DEL RIFIUTO ABBRACCIARE LA LOTTA CHE E' DI TUTTI , NON E' ABBRACCIARE UN IDEA E' ABBRACCIARE TUO FIGLIO!!!
SIAMOVIVI ORGANIZZA IL 25/10/2009 PARTECIPATE E DIFFONDETE L'EVENTO
http://www.facebook.com/event.php?eid=129082804802&ref=mf
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Post n°14 pubblicato il 08 Agosto 2009 da siamo_vivinord
Dopo le innumerevoli scelte scellerate di questo governo, questa del nucleare è la peggiore. Mentre l'America di Obama, la Germania della Merkel e la Spagna di Zapatero hanno e stanno investendo sulle fonti rinnovabili, l'Italia di Berlusconi decide di investire su un ritorno al passato, su una tecnica pericolosa e costosa, il NUCLEARE. Si proprio lui, quello che nel 1987 è stato cacciato via dai 3/4 della popolazione italiana attraverso un referendum popolare. Sono mille i motivi per cui la scelta di tornare al nucleare è totalmente sbagliata. I più importanti sono: 1) smaltimento scorie; 3) si impiegano 10/15 anni per costruire una centrale; 4) le scorte di uranio stanno per finire; 5) i numerosi costi per la manutenzione e il mantenimento delle centrali ma soprattutto il costo dell'uranio che tra una ventina d'anni vedrà triplicare il suo valore visto l'esaurimento dello stesso. Detto ciò non ci resta che intervenire numerosi facendoci sentire gridando "NO al NUCLEARE!!!" . Bisogna andare avanti non retrocedere!
IN OTTOBRE IL MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLA RE SIAMOVIVI ORGANIZZA A BORGO SABOTINO UN PRESIDIO PER DIRE NO AL NUCLEARE FACCIAMOCI SENTIRE!!!!!! PARTECIPIAMO IN MOLTI!!!!! Presto comunicheremo il giorno, il luogo preciso e l’ora della manifestazione. Chi volesse partecipare solo o con un gruppo mandi un messaggio in modo da poter organizzare l’evento
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Post n°13 pubblicato il 22 Giugno 2009 da siamo_vivinord
"Repubblica " un superpartito "L'insidia più grande per la nostra democrazia" è l'azione del quotidiano Repubblica, "un superpartito che concentra in sé la dimensione politica, quella economica, quella culturale e perfino quella giudiziaria". Lo afferma, in una lettera pubblicata dal Giornale, il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi, che definisce Repubblica "l'erede principale" della cultura giacobina.
CERTO CHE IL MARE DEVE ESSERE STRACOLMO DI NOTIZIE SCANDALISTICHE TANTO CHE NON RIESCONO NEMMENO A MIMETIZZARSI L'ITALIA E' ORAMAI DIVENTATA UN PAESE SENZA CREDIBILITA' UNIAMOCI E MANDIAMO A CASA TUTTA QUESTA CLASSE POLITICA OCCORRE RINNOVAMENTO!!!!!!!! |
Post n°12 pubblicato il 02 Giugno 2009 da siamo_vivinord
Un notissimo e conosciutissimo social network ha bloccato alcune funzioni ad alcuni compagni e amici che fanno solo sana e libera informazione Sosteniamo tutti queste persone e tutti coloro che, solo perche' contro corrente, sono oggetti di censure e minacce di oscuramento. VIVA LA LIBERTÀ !!!!!! VIVA LA COSCIENZA DI CHI CREDE NELLA GIUSTIZIA !!!!!! NOI UNITI SIAMO PIÙ FORTI DI QUALSIASI DITTATURA!!!!!! |
Post n°11 pubblicato il 28 Maggio 2009 da siamo_vivinord
La gravissima, drammatica crisi che ha investito il mondo, i cui effetti nefasti sono appena all’inizio ma che alla fine provocherà guasti devastanti e lascerà sul terreno milioni di “morti” e “feriti”, merita qualche ulteriore riflessione. La crisi non è arrivata all’improvviso, bensì rappresenta la logica conclusione di un processo di accumulazione e distribuzione della ricchezza distorto e discriminatorio, a tutto vantaggio dei ceti benestanti e a danno dei lavoratori. Altri illustri economisti di ogni parte del globo hanno lanciato a varie riprese, negli ultimi anni, segnali allarmanti.
Berlusconi e Tremonti continuano ad affermare che il nostro Paese sta meglio degli altri e che uscirà per primo dalla fase critica. Una simile bufala supera tutte le grandi falsità dette finora messe assieme. Il nostro Paese sta peggio di tutti. Era in una condizione di deriva prima dell’arrivo della crisi e ha il debito pubblico più alto di qualsiasi altro paese industrializzato o capitalisticamente avanzato. Un debito pubblico di proporzioni indescrivibili, che ci soffoca e opprime, ci toglie il respiro oltre che i pochi spiccioli che abbiamo in tasca. Una taglia di 70 miliardi di euro, pagati come interessi sui titoli di stato, è la cifra che annualmente manca per quadrare i conti. Intanto la Banca d’Italia ci informa che la ricchezza complessiva posseduta dalle famiglie italiane è pari a 8.512 mld di euro, di cui 5.570 riferita a beni reali (immobili e assimilati) e 2.942 che costituiscono la sola ricchezza finanziaria, al netto dei debiti. Ma questa ricchezza è posseduta per metà dal 10% delle famiglie, e per l’altra metà dal restante 90%. Quindi la ricchezza di quel 10% di famiglie ammonta a 1.471 mld di euro Nelle condizioni fortemente critiche e disastrate in cui versa il nostro Paese, che accoppia ad una crisi congiunturale provocata dai sub-prime americani una ben più gravosa crisi strutturale, sia a livello di apparato industriale, che di attrezzature della p.a., e con un debito pubblico asfissiante e soffocante, si rende indispensabile e doveroso nei confronti del popolo italiano che, al posto delle barzellette del premier che non è proprio il caso, si adottino contestualmente due poderosi provvedimenti : - il primo è quello di gravare con una aliquota intorno al 10% quella ricchezza detenuta dal 10% delle famiglie, realizzando così, anche rateizzato nell’arco di 5 anni, un gettito che è vicino, euro più euro meno, a 147 mld; di questi una trentina circa da destinare subito alla crisi congiunturale ed il resto al pagamento degli interessi per i prossimi 5-6 anni; - il secondo provvedimento: approfittando del bassissimo livello dei tassi di interesse, intorno all’1-1,5%, occorrerebbe varare un provvedimento che va sotto il nome di manovra di finanza straordinaria, adottata decine di volte nel secolo scorso, e che consiste nel congelamento dei tassi di interesse intorno all’1,5-2% sui titoli pubblici inseriti nei portafogli di quel 10% di famiglie, nonché su quelli detenuti da banche, assicurazioni, enti vari che hanno lucrato finora tassi da nababbi. Solo tamponando la crisi congiunturale e risanando la piaga del debito pubblico, il Paese potrà riuscire a riveder le stelle. |
ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»
Inviato da: Mohak78
il 10/06/2009 alle 18:17
Inviato da: albert.z
il 26/03/2009 alle 15:32
Inviato da: webmaniadue
il 26/03/2009 alle 09:17
Inviato da: webmaniadue
il 25/03/2009 alle 18:08
Inviato da: siamo_vivinord
il 16/02/2009 alle 10:29