Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 27 Agosto 2006 da io.sono_io

1921, la Uss Alabama colpita dal fosforo, non brucia.
Le bombe al fosforo sono armi chimiche.

Molti ancora giocano sull'equivoco, e definiscono questi ordigni come
"incendiari", ma la verità è che si tratta di armi chimiche.

La bomba al fosforo non incendia case, fortificazioni o mezzi militari;
la bomba al fosforo brucia l'ossigeno nell'area coinvolta dall'esplosione,
in un diametro di circa 150 metri, e i suoi vapori dispersi vengono inalati
dalle persone colpite, provocandone la morte per avvelenamento.

Per questo motivo molti dei cadaveri mostrati dal servizio di RaiNews
sono come "congelati" in pose quotidiane.
L'effetto "bruciatura" interviene successivamente sui cadaveri, o sulla
pelle di chi è riuscito a non inalarne i vapori.
L'inalazione dei vapori di fosforo, oltre a corrodere le mucose e gli
organi interni, avvelena la vittima reagendo con l'ossigeno. Per chi
sopravvive all'esposizione sono pressochè certi danni permanenti
quali l'anemia e la necrosi ossea, in particolare della mascella.

Gli effetti sui corpi sono quindi secondari, l'azione di questo tipo
di bombe è propriamente quella di un'arma chimica, e infatti
corrisponde perfettamente a quanto indicato dalla OPCW
(Organizzazione Onu che si occupa della messa la bando delle
armi chimiche):"Qualsiasi sostanza chimica che attraverso la sua
azione chimica sui processi vitali causi la morte, incapacità
permanente, o danni permanenti a uomini ed animali".
Questo tipo di bombe è stato usato in Iraq, per diretta ammissione di
diversi ufficiali americani, e non certamente a scopo di "illuminazione".
La scheda della bomba MK-77 non parla per niente di un uso come
"illuminante", ma la definisce "bomba incendiaria" ( forse perchè "chimica"
non si può dire); ma di sicuro non è un ordigno da segnalazione e/o
illuminazione.
Questo rende illegale il comportamento degli Stati Uniti, che hanno
firmato la Convenzione contro le Armi Chimiche (CWC)

Il fatto che gli Usa non abbiano firmato la Convenzione contro l'uso
delle armi incendiarie:
http://www.defenselink.mil/acq/acic/treaties/ccwapl/artbyart_pro3.htm
Non esclude per nulla che questo tipo di ordigno sia da considerare
un'arma chimica, qui potete vederne effetti ed applicazioni:
http://www.globalsecurity.org/military/systems/munitions/wp.htm
armi chimiche:
http://www.opcw.org/html/db/cwc/eng/cwc_article_IV.html

Dovrebbero essere semplicemente distrutte (punto 16):
Il loro bando:
http://www.opcw.org/factsandfigures/
lista sostanze proibite, fosforo e fosfati fanno la parte del leone:
http://www.opcw.org/
http://www.idds.org/issOtherWMDChemical.html
Questo sito è linkato dal nostro Ministero degli Esteri:
http://www.esteri.gov.it/eng/4_28_216.asp

Il rifiuto americano al protocollo sui controlli:
Nonostante l'opinione contraria di generali come Schwarzkopf:
E di una larghissima parte degli americani:
-----------------------------------------------------
Rock Island Arsenal, dove le producono
Cosa dicono di questi proiettili:
At ordinary temperatures, white phosphorus (WP) is a solid which can
be handled safely under water. When dry, it burns fiercely in air,
producing a dense white smoke. Fragments of melted particles of
the burning substance may become embedded in the skin of persons
close to a bursting projectile, producing burns which are multiple,
deep and variable in size. The fragments continue to burn unless
oxygen is excluded by flooding or smothering.
http://www.globalsecurity.org/military/systems/munitions/incendiary.htm
La lista completa :
http://www.globalsecurity.org/military/systems/munitions/dumb.htm
la MK77
http://www.globalsecurity.org/military/systems/munitions/mk77.htm

Altre conferme:
Per gli inglesi gli americani mentono, il ministro della difesa inglese
chima le Mk-77 "Napalm Canisters":
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/4116262.stm
http://news.independent.co.uk/world/americas/article327094.ece

Ma anche la Federazione degli Scienziati Americani
http://www.fas.org/man/dod-101/sys/dumb/mk77.htm
Da San Diego
http://www.truthout.org/docs_03/printer_080603B.shtml
Da Washington:
http://www.globalsecurity.org/org/news/2004/041207-napalm.htm
Il Colonnello James Alles
http://www.globalsecurity.org/org/news/2003/030810-napalm-iraq01.htm
http://www.smh.com.au/articles/2003/08/08/1060145828249.html?oneclick=true
http://www.ccmep.org/2003_articles/Iraq/080503_officials_confirm_dropping_fireb.htm
http://www.murdoconline.net/archives/000393.html
http://www.iraqanalysis.org/briefings/232
http://www.answers.com/main/ntq-method-4-dsid-2222-dekey-Mark+77+bomb-gwp-8-curtab-2222_1?linktext=% 
http://www.dailykos.com/story/2004/11/21/32937/834
http://www.indymedia.org.uk/en/regions/cambridge/2003/08/275434.html
http://www.dailytimes.com.pk/default.asp?page=2005%5C11%5C09%5Cstory_9-11-2005_pg1_2 http://schema-root.org/military/weapons/bombs/mark_77/
http://www.iraqanalysis.org/
http://www.vectorsite.net/twbomb2.html
Forum americani sulle bombe:
http://bbs.stardestroyer.net/viewtopic.php?t=80139
http://www.militaryphotos.net/forums/showthread.php?t=61430&page=7
Oltre alla già nota pubblicazione dell'Us Army, Field Artillery:
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/919177.php
Le smentite
http://usinfo.state.gov/media/Archive_Index/Illegal_Weapons_in_Fallujah.html
Inoltre:
condanne
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=61440
http://www.ecquologia.it/sito/pag189.map?action=single&field.joined.id=41107&field.joined.singleid=48766
fin dal 2003
http://www.hrw.org/press/2003/06/iraq061703.htm
http://www.hrw.org/reports/2003/iraqfalluja/
appello al mondo
http://www.alhuda.it/articoli/news.asp?id=226
ma non se l'è calcolato nessuno solo in Iraq, a Baghdad hanno
donato il sangue e quello che avevano
http://www.islamic-relief.com/submenu/About%20Us/visits/nande_article.asp?id=32
e qualche volontario e non dimentichiamo
http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/3988433.stm
http://www.atimes.com/atimes/Front_Page/FG16Aa02.html
http://blog.newstandardnews.net/iraqdispatches/archives/000162.html
http://www.tomdispatch.com/index.mhtml?pid=2124
http://www.un.org/Pubs/chronicle/2003/issue3/0303p18.asp
"We Regard Falluja As a Large Prison"
http://www.motherjones.com/news/update/2005/07/falluja.html
http://italy.indymedia.org/news/2004/04/536676.php
http://www.cnn.com/2004/WORLD/meast/11/08/iraq.main/
http://www.albasrah.net/images/falluja/
http://www.commondreams.org/headlines04/1111-03.htm
falluja, video "The day after"
http://www.diario.it/?page=wl05060100#italiano
Le raccapriccianti spiegazioni del vero americano:
http://unimondo.oneworld.net/article/view/122047/1/
questo video invece è -entertainment-
http://www.lookatentertainment.com/v/v-574.htm
Diceva l'ambasciatore Usa presso la Nato nel 1990:
http://www.nato.int/docu/review/1990/9004-06.htm
La Thatcher invece sosteneva la costruzione di fabbriche di armi
chimiche in Iraq:
http://www.wsws.org/articles/2003/mar2003/chem-m13.shtml
Se questa non è un'arma chimica, cos'è? 
http://www.globalsecurity.org/military/systems/munitions/wp.htm


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Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 27 Agosto 2006 da io.sono_io

SPECIALE BEIRUT: ISRAELE STA USANDO LE BOMBE AL FOSFORO?

BEIRUT. 27 LUG. La notizia è piuttosto inquietante ed è battuta per prima dal Manifesto, poi da alcune agenzie e ora anche da La Stampa e riguarda l'uso di armi batteriologiche e al fosforo usate da Israele per bombardare il Libano. Se la notizia dovesse essere confermata sarebbe un' ulteriore testimonianza d'orrore che vede implicato lo Stato di Israele e per la quale l' ONU non può chiudere gli occhi. A seguire l'intero articolo tratto da "Il Manifesto". Sembra una piccola mummia egizia. Non risale però a migliaia di anni fa, ma a pochi giorni fa. E' una bambina libanese: il corpo intatto, ma interamente nero, come mummificato. E' una delle foto che documentano che le forze israeliane stanno usando in Libano bombe al fosforo bianco e probabilmente altre armi chimiche anche di nuovo tipo. Immagini che ricordano quelle di Falluja, quelle della «strage nascosta» documentata da RaiNews24 nel novembre 2005. Siamo di fronte a un'altra strage nascosta, questa volta in Libano. Lo testimonia il prof. Bachir Cham, un medico di origine libanese che dirige un ospedale in Libano affiancato da altri medici belgi. In una conferenza stampa organizzata a Bruxelles dalla segreteria dell'arcivescovo di Tripoli Mons. Jean Abboud, il prof. Cham ha dichiarato (via telefono mobile) che sono stati portati al suo ospedale e fotografati otto corpi «dall'aspetto di mummie», tra cui quelli di due bambini. Sui corpi «non vi sono segni di ferite provocate da esplosione: ho l'impressione che un prodotto tossico sia penetrato nei corpi attraverso la pelle, provocando la morte». Che le forze israeliane abbiano proiettili di artiglieria al fosforo bianco lo ha documentato il giornale israeliano Haaretzil 10 novembre 2005 (subito dopo il documentario di RaiNews24 su Falluja), in un articolo intitolato «Le forze di difesa israeliane usano proiettili al fosforo nelle esercitazioni, contro la legge internazionale». Il fatto è venuto alla luce perché, il 17 agosto 2005, un giovane beduino era stato ucciso e altri tre gravemente feriti dalla detonazione di un proiettile al fosforo inesploso, trovato sulle colline di Hebron. Non potendo negare l'episodio, il portavoce delle forze armate israeliane lo definì «uno sfortunato incidente», aggiungendo che «i proiettili al fosforo vengono usati unicamente nelle esercitazioni per illuminare gli obiettivi». La stessa spiegazione che proprio in quei giorni forniva il Pentagono, assicurando che «a Falluja le forze Usa hanno impiegato proiettili al fosforo solo a scopi di illuminazione». Subito dopo, però, l'Usinfo (il programma governativo di informazione internazionale) doveva prendere atto del rapporto pubblicato dalla rivista dell'esercito Usa Field Artillery(riportato dal manifestoil 12-11-2005) e ammettere, smentendosi, che le forze Usa avevano impiegato proiettili al fosforo in operazioni «scuoti e cuoci» condotte contro gli insorti di Falluja. Il fosforo bianco è un'arma proibita dal Protocollo sulle armi incendiarie (1980): esso vieta l'uso di tali armi contro obiettivi militari situati in zone in cui sono concentrati civili. Solo che Israele, come gli Stati uniti, non lo hanno sottoscritto negandone la validità. Vi sono ormai le prove, anche fotografiche, che le forze israeliane usano proiettili al fosforo in Libano e a Gaza. Vi sono inoltre seri indizi sull'uso di altre armi chimiche, anche di nuovo tipo. Lo confermano le istruzioni inviate il 23 luglio agli organi di stampa dal colonnello Sima Vaknin-Gil, capo censore militare israeliano. Nel documento (di cui abbiamo avuto indirettamente copia) si proibisce ai giornalisti che seguono le operazioni terrestri in Libano di fornire informazioni sull'«uso di tipi unici di munizioni e armamenti». Nonostante la proibizione, è stata diffusa la foto di uno speciale proiettile usato in Libano. Secondo gli esperti, può contenere o fosforo bianco o altre sostanze chimiche usate per le munizioni termobariche: esplodendo all'interno di edifici e rifugi, esse creano il «vuoto», ossia risucchiano l'aria dall'ambiente e dai polmoni di chi si trova al loro interno. Altri tipi di proiettili aria-combustibile, giunti in prossimità del suolo, spargono una nube di aerosol chimico che, fatta detonare da una spoletta, crea un'onda d'urto e una tempesta di fuoco tali da uccidere chiunque nel raggio di centinaia di metri. E, poiché il capo censore militare proibisce di dare informazioni sui «tipi unici di munizioni e armamenti», è praticamente certo che in Libano vengono usate anche armi segrete di nuovo tipo. Vengono così testate nelle condizioni reali di una guerra per essere perfezionate. L'Italia non è estranea a tutto questo. La maggior parte di queste armi è fornita a Israele dagli Stati uniti e molte passano da Camp Darby e altre basi Usa nel nostro paese. Per di più la Legge 17 maggio 2005 n. 94, che istituzionalizza la cooperazione tra i ministeri della difesa e le forze armate di Italia e Israele, prevede la «cooperazione nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione» di tecnologie militari tramite «lo scambio di dati tecnici, informazioni e hardware» e incoraggia «le rispettive industrie nella ricerca di progetti e materiali» di interesse comune. Tutto sotto la cappa del segreto militare. Non è quindi escluso che qualche arma di «tipo unico», sperimentata dalle forze israeliane nel «poligono» libanese, incorpori già tecnologia italiana.

 
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Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 27 Agosto 2006 da io.sono_io

Ma come si può pensare che certe persone provino amore per gli animali se non riescono a provarne nemmeno per i propri simili?
Ecco,
questi sono i risultati delle bombe al fosforo usate a Fallujah.

 
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Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 26 Agosto 2006 da io.sono_io

L'inutilità La sperimentazione animale - sinonimo di vivisezione - trasferisce all'uomo i risultati ottenuti sugli animali a scopo di ricerca. Permette l'immissione sul mercato di nuovi farmaci molto lucrosi per chi li produce. Non tutti sanno, però, che in undici anni solo in Italia sono stati ritirati per inidoneità o perché pericolosi oltre 25000 prodotti farmaceutici la cui validità era stata garantita dalla sperimentazione animale la quale oltre che crudele è inutile e dannosa. In molti casi gli esperimenti sugli animali possono fuorviare i ricercatori o addirittura possono causare la malattia o il decesso di pazienti, non essendo idonei a far prevedere gli effetti tossici che i farmaci possono avere nell'uomo. Risultati fuorvianti, ottenuti in esperimenti sugli animali hanno in molti casi addirittura ritardato i progressi in campo medico.
L'insulina (indispensabile per i diabetici) provoca malformazioni in galline, topi, conigli; il vaiolo e la febbre gialla sono normalmente sconosciute tra gli animali; una dose di fosfati organici sufficiente a uccidere un uomo, lascia più che tranquillo il piccolo topo; analogamente il porcospino può ingoiare, in un solo colpo, tanto oppio quanto un drogato ne può fumare in un mese o tanto acido prussico quanto ne basterebbe per avvelenare un intero reggimento; la Novalgina crea sovraeccitamento e perdita di bava nel gatto; diete ricche di calorie diminuiscono l'arteriosclerosi nei conigli; l'arsenico non è velenoso per la pecora e la cicuta non lo è per i cavalli, capre e topi; l'aspirina è teratogena per i gatti e i topi, ma non per l'uomo. Agli inizi degli anni ottanta l'antidolorifico Zomepirac era ampiamente usato ma, dopo essere stato implicato in ben 14 decessi e in centinaia di reazioni allergiche che avevano messo a repentaglio la vita dei pazienti, è stato ritirato dal commercio. La Nomifensina, un antidepressivo con tossicità minima nei ratti, nei conigli, nei cani, e nelle scimmie, ha provocato negli esseri umani tossicosi epatica e anemia, effetti rari ma gravi, talvolta fatali, che hanno costretto il produttore a ritirare il farmaco dal commercio.
Conseguenze° La digitale, un farmaco molto importante per la cura di numerosi disturbi cardiaci, venne utilizzata con almeno 10 anni di ritardo perché dannosa per il cane.
° Il dietilstilbestrolo, somministrato come antiabortivo alle gestanti e "garantito" dalla sperimentazione su animali, ha poi rivelato di provocare cancro alla mammella nella madre, tumori ai testicoli nei figli, cancro vaginale o uterino nel 95% delle figlie.
° Nel 1978, 30.000 persone, accecate o paralizzate dal cliochinolo (un farmaco uscito dai laboratori dei vivisettori), urlarono la loro disperazione per le vie di Tokyo.
° Nel 1982, venne ritirato dal commercio (per la constatazione di 3500 casi di tossicità nell'uomo, con 61 morti) l'Opren, un antiartritico che non dava effetti tossici nelle scimmie.
° Nel 1983, il Flosint (indoprofene), un analgesico e antinfiammatorio che aveva dimostrato "eccellente tollerabilità nei ratti, nei cani e nelle scimmie", venne ritirato dal commercio in Gran Bretagna, con l'accusa di aver causato effetti tossici in 217 casi accertati, con 8 decessi.
° Nel 1994, il Bactrim (sulfametossazolo , un sulfamidico da sempre usato in abbondanza con i bambini) è stato accusato di essere responsabile di migliaia di morti in tutto il mondo, con 113 casi accertati in Inghilterra
° Il talidomide, un tranquillante addirittura consigliato alle gestanti come innocuo (visti i sette anni di ricerca sugli animali), provocò la nascita di oltre 10000 bambini focomelici e migliaia di aborti spontanei.
Atrocità (abbiate il coraggio di leggere fino in fondo)Abbiate il coraggio di leggere fino in fondo perché per valutare bisogna conoscere, anche se la realtà è assurda e mostruosa.
Vi sono molti chiamiamoli "scienziati" che sfruttano l'impossibilità di difendersi degli animali per ottenere ingenti e sprecati finanziamenti, per realizzare fumose pubblicazioni e, talvolta, per sfogare impunemente il proprio sadismo represso.
I casi che vengono esposti qui di seguito non costituiscono che una minuscola parte di quelli riportati da autorevoli riviste. Chi avesse dei comprensibili dubbi, sulla loro autenticità, si rechi senza timore presso la sede di CARE, (Cooperation for Animal Rights in Europe) Via V. Emanuele 202 - 12049 Bra (Cuneo): un'atroce sconvolgente documentazione dissiperà rapidamente le incertezze e creerà il più profondo disgusto in chiunque possieda un minimo di sensibilità. Un particolare: quasi tutti gli esperimenti vengono effettuati senza anestesia.

15.000 animali ustionati a morte per dimostrare statisticamente gli effetti, già noti, di un estratto epatico.

Cucitura tra loro di numerosi animali (per studi sull'uremia) attraverso la pelle. Poiché la pelle si strappava, i malcapitati venivano in seguito cuciti per i muscoli della pancia, ma talora riuscivano ugualmente a separarsi, lacerando i tessuti, con fuoriuscita degli intestini.

Centinaia di scimmie completamente immobilizzate per mesi e mesi (talvolta anche per anni) dagli apparecchi di contenzione e fatte impazzire per mezzo di brutali scariche elettriche finché non si manifestarono i sintomi dell'epilessia (convulsioni, schiuma alla bocca ecc.).

14 gatti spellati vivi per sapere se, in questo caso, una somministrazione di adrenalina sarebbe riuscita a evitare l'abbassamento della temperatura corporea.

Per verificare se il taglio del nervo simpatico costituisce una protezione contro il congelamento, a 10 cani vennero prima recisi i nervi delle cosce e poi congelate le zampe: ad alcuni di essi queste rimasero deformate, ad altri si staccarono, i rimanenti morirono in una lenta agonia.

130 giorni di schiaffi, scossoni, compressioni della coda (per mezzo di una morsa) a un gatto onde studiarne le manifestazioni d'angoscia. Prima di morire per il dolore, la vittima riuscì ancora a sopportare numerose scariche elettriche su ciò che rimaneva della coda martoriata. Allo stesso fine altri ricercatori usarono invece pavimenti arroventati e spilloni sotto le zampe.

56 scimpanzé strappati alle madri nei primi giorni di vita e mantenuti in totale isolamento per 5-8 anni, al fine di studiarne il comportamento. Qualcuno impazzì, altri tentarono il suicidio, altri ancora continuarono a mordersi e a graffiarsi a sangue.

350 scimmie Rhesus (la cui struttura ossea, elasticità e resistenza sono ben diverse dalle nostre) gettate contro un muro di cemento per controllare gli effetti degli incidenti automobilistici. L'esperimento venne in seguito "migliorato" usando babbuine gravide. Fu così possibile fare una eccezionale scoperta: "maggiore è la velocità del veicolo e maggiori sono i danni"!

Onde studiare i trapianti, fu creato un mostruoso essere a due teste: un pastore tedesco sul cui collo venne innestato il capo di un altro cane. Le due teste, rese folli per il dolore, continuarono a mordersi per 29 giorni, prima che gli sperimentatori decidessero la soppressione dell'animale.

500 ratti, ciascuno fatto ruotare per 650 volte in un tamburo di metallo per studiare shock traumatici in assenza di emorragie. A quelli estratti moribondi vennero estirpate ghiandole o visceri e furono quindi rimessi sui tamburi per ulteriori osservazioni.

300 cani mantenuti costantemente in una posizione stressante e quindi ammazzati con una scarica elettrica al cuore. Si è potuto così dimostrare che per uccidere un cane stressato occorre meno elettricità.

Zampe anteriori amputate a decine di topi per osservare come avrebbero fatto, in tali condizioni, a "lavarsi il muso".

350 gatti obbligati a stare (fino a 70 giorni) su un mattone a fior d'acqua in modo che non potessero addormentarsi (il muso cadeva nell'acqua provocando l'immediato risveglio). In questo modo si scoprì che "la mancanza di sonno è dannosa per l'equilibrio mentale".

Continue scosse elettriche a una capra per condizionarla ad alzare una zampa in risposta a un dato rumore. Dopo 4286 prove la capra, ormai terrorizzata, non riabbassava più la zampa se non riceveva un ulteriore scarica elettrica.

Interminabili scariche elettriche su centri nervosi di scimmie per dimostrare che "il dolore rende aggressivi".

Centinaia di gatti, immobilizzate da stanghe d'acciaio che attraversavano le orbite svuotate, il palato e le orecchie, ai quali venne recisa prima la colonna vertebrale, quindi distrutti udito e olfatto, poi asportati i testicoli e, infine, messo a nudo il nervo del pene per attaccarvi degli elettrodi e somministrare continue scosse, sino alla morte. Un metodo usato da diversi laboratori per "studiare la vita sessuale dei gatti"
E ancora: quanto mascara possiamo gettare nell'occhio, privato delle palpebre, di una cavia, prima che si determinino danni irreparabili?
Quante sigarette può fumare un coniglio?
Quanto tempo può rimanere digiuno un gatto?
Fino a che punto una scimmia, cui sia stato occluso l'intestino, può gonfiarsi con i propri escrementi?
Quanto impiegano a sciogliersi i tessuti di sei conigli vivi cosparsi di sostanze corrosive?
Che cosa accade a un cane se gli si cuce una zampa dentro il torace?

La vivisezione è in grado di rispondere a questi e ad altri appassionati interrogativi.

 

ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI PER I PRODOTTI COSMETICI
( Un invito a riflettere)

Ogni anno nel mondo milioni di animali soffrono e muoiono nei laboratori di ricerca per sperimentare farmaci e cosmetici. Molti dei prodotti che la maggior parte di noi usa ogni giorno sono nati da violenza e sofferenze.
Vengono iniettati negli occhi dei conigli, spalmati sulla carne viva del dorso delle cavie, ficcati a forza nella gola dei ratti e somministrati a cani e gatti. Le conseguenze sono ulcerazioni, vomito, emorragie e, da ultimo, la morte liberatrice.
Questi test non sono scientificamente validi, e la maggior parte dei cosmetici provati sugli animali è nociva all'uomo.
Molte industrie cosmetiche hanno rifiutato questi test inattendibili e crudeli per test più rigorosi basati su colture cellulari e su altri modelli sperimentati in vitro.
Ma attenzione: molti produttori giocano sull'ambiguità, dichiarando di non sperimentare i propri prodotti cosmetici sugli animali, ma non dicono ne dove, ne come vengono testati ne specificano l'origine delle materie prime.
Bisogna dunque ricercare ditte che forniscano cosmetici effettivamente non sperimentati sugli animali e che diano al contempo garanzie in termini di qualità e sicurezza.
Esistono ormai diversi prodotti non sperimentati sugli animali.
L'invito rivolto a tutti e non solo al pubblico femminile, è pertanto quello di prestare la massima attenzione proprio nel momento della scelta e scegliere quei prodotti (sia cosmetici che detergenti) che riportano sull'etichetta "Non sperimentato su animali". Se non è riportata questa dicitura, con ogni probabilità il prodotto viene sperimentato sugli animali.
E' bene inoltre fare attenzione agli ingredienti di creme e shampoo: evitiamo i prodotti che contengono collagene, placenta, cheratina, midollo di bue, zibetto, timo bovino, spermaceti (dalla balena), ambra, reticolina, e le perle da bagno, che contengono ingredienti ottenuti dall'uccisione di animali.

 
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