Gesù confido in te

Lavoro


Il termine LAVORO viene così ad assumere un significato molto ampio e, in primo luogo, racchiude un valore spirituale: il primo lavoro è quello che l'uomo deve compiere in se stesso, è la fatica dell'obbedienza per tornare a Dio dal quale si era allontanato a causa della disobbedienza che l'ha reso spiritualmente fragile, pigro,inerte,infruttuoso,nel bene e incline a scivolare sempre più in basso.... In tale situazione umana di decadenza il lavoro assume un forte significato di disciplina, di educazione; esso infatti obbliga l'uomo a vincere le propie resistenze interiori, a uscire da se stesso per entrare in comunione con gli altri, sia sia con le persone sia con le altre creature. Da come si lavora, traspare a che punto si è nel cammino interiore. Si può infatti lavorare spinti dalla sete di guadagno, oppure per il desideri di soddisfare una necessità e insieme di rendere un servizio utile al bene comune, oancora mossi dalla consapevolezza che il lavoro, con la fatica che esso comporta, è scuola di umiltà, di obbedienza, di purificazione. Se il lavoro è vissuto nella sua forma più pura, come partecipazione all'opera creatrice e redentrice di Dio, assume il valore di culto. Ciò avviene quando la persona, interiormente unificata, tutto ciò che fà lo compie in riferimento a Dio, a sua lode e gloria, collaborando con lui, aderendo alla sua volontà, chiedendo a lui di trarre dall'umile faica offerta un frutto di santità per molti. L'uomo che ha raggiunto un'autentica maturità umana-PREMESSA NECESSARIA PER RAGGIUNGERE LA MATURITA' CRISTIANA sà che il lavoro è innanzitutto una scuola di comunione, di reciprocità. Lavorare confidando solo nelle propie capacità, nelle proprie doti, rifiutando la collaborazione e l'aiuto fraterno, significa svuotare il lavoro del suo significato spirituale e finalizzarlo all'esaltazione del propio io. Ma per il cristiano c'è anche un ulteriore passo da compiere: far sì che il lavoro sia cooperare all'edificazione del regno di Dio.