PREGI E DIFETTI

LA GIUSTA PUNIZIONE


Uno dei compiti senz'altro tra i più difficili dei genitori è quello, quando è necessario, di punire i figli.Credo che la cosa che  implichi la capacità di un "maggior senso di giustizia", sia proprio quello di comprendere cosa è da punire e cosa no.Tra gli esperti del settore c'è chi sostiene l'utilità della punizione, sia pur con determinate condizioni e chi, invece, afferma che è addirittura dannosa.Alcuni psicologi e psichiatri affermano che  sia antieducativa, dato che i ragazzi non imparerebbero modificando la motivazione che li ha spinti a commettere certe azioni, ma le inibirebbero momentaneamente, soltanto per paura della punizione stessa.Anche chi sostiene che la punizione sia utile afferma tuttavia che bisogna sempre prestare attenzione ad alcune condizioni: non umiliare mai i bambini, punendoli per quello che fanno e non per quello che sono, non comminare punizioni collettive che potrebbero aumentare il senso di rivalità tra i ragazzi, non privarli per punizione di quelle attività che sono necessarie al loro sviluppo.Il classico "a letto senza cena" così come "domani non giochi la partita" non vanno bene.Anche la punizione per i brutti voti a scuola va valutata con cura, perché potrebbero esserci delle difficoltà o dei ritardi dell'apprendimento, che farebbero sentire il bambino ancor più umiliato.Concludendo immagino che ogni genitore conosca il proprio figlio/i e che sia in grado, seguendo poche regole, di calibrare sempre alla trasgressione la pena più adeguata.Personalmente credo che, quando la punizione rispetta questi canoni ed è limitata al giusto tempo, sia un atto dovuto. Punizione che però aiuti ad agire sulla motivazione piuttosto che sull'inibizione, altrimenti si rischia che rimanga fine a se stessa.Pensate che esista un giusto modo di punire?Nel caso aveste dei figli a che tipo di punizione ricorrete, se lo fate, quando è necessario?