Irma, croce e delizia della mia vita da single, sta passando le pene dell'inferno perché suo figlio Andrea è stato bocciato. Naturalmente il ragazzo incolpa i professori che lo hanno ingiustamente perseguitato e sta passando un periodo in cui manifestazioni di spavento si alternano a quelle di aggressività contro i genitori in primis. Secondo me, questi comportamenti da parte dei ragazzi che non superano l'anno scolastico, potrebbero nascondere in realtà l'incapacità di assumersi le proprie responsabilità, che, a quest'età sono certamente difficili da accettare, ma allo stesso tempo si dovrebbe aiutarli proprio in questo percorso. Non so mai se il fatto di andare a scuola perché si deve, fa loro vivere una bocciatura come una sconfitta, perché se così fosse forse un po' di impegno in più lo metterebbero. Tuttavia mi sento di affermare che, dietro al fallimento scolastico di uno studente potrebbero nascondersi diversi fattori che non hanno funzionato per il verso giusto, dai genitori, agli insegnanti, agli educatori. Stimolare, coinvolgere, valorizzare l'attività culturale dovrebbe essere alla base per incoraggiare uno studente a raggiungere dei risultati. Credo che la trasmissione delle passioni per alcune materie, l'interesse e la curiosità dovrebbero essere "insegnate" fin da piccoli, e non lasciare che la relazione con l'autorità scolastica scada semplicemente in una sfida di potere...ma io non ho figli, forse per me è facile parlare. Irma non so che dire, sono contenta di non essere al tuo posto! Bella amica eh?