PREGI E DIFETTI

IL MONOLOCALE


 Piove. Finalmente casa.Casa?Quale casa? Questo monolocale non è la mia casa.Devo convincere me stessa che qui ci starò bene, solo per poco, ma ci starò bene.E non verserò più una lacrima, a meno che non sia io a decidere di farlo e per chi farlo.Potrò dormire, senza il timore di essere svegliata a calci o a sberle.Almeno spero di dormire.Non è facile rilassarsi, non è facile rendersi conto che il pericolo è passato.Magari lascio la luce accesa, metto una sedia contro la maniglia della porta, mi sentirò più sicura. Strano, pensavo che più piccola fosse la stanza, più vicine le pareti, mi sarei sentita più contenuta, protetta, ma non è così.Speravo di sentirmi avvolta in un abbraccio, anche se di cemento, che mi facesse sentire al riparo, custodita.Ma di che cosa ho paura? Lui non sa che sono qui.Devo cercare di razionalizzare.Calma... respira...ancora...chiudi gli occhi...oddio! Che è stato? Cos'è questo rumore?Guardo dalla finestra, attraverso le veneziane sgranate, ma non si sentono che la pioggia e il vento.Ma si...lascio la luce accesa: ormai so che non dormirò, non stanotte.