CONTROESODO

UN POPOLO


Fantastico incontro inaugurale del Meeting, a cura di S.E. Card. Bagnasco. Qui potete trovare il testo integrale dell'incontro. Grande incontro davvero, degno prologo di un'edizione del Meeting che si prospetta come ancora più radicale - nel senso che tenta di andare alla radice del muoversi del cristiano - nel quale Bagnasco ha effettuato sottolineature precise alle condizioni pericolose di deriva laicista che si osservano in molti Paesi, in modo sempre più preoccupante, in particolare nella Vecchia Europa. Ma son tanti i passaggi degni di nota del discorso del Cardinale. Si parte dal riconoscimeto della Chiesa come casa: "La Chiesa è la nostra “casa”, l’ ambiente familiare dove rigeneriamo le forze e la speranza si alimenta. Ma è anche il nostro “mondo” dove il cuore impara a pulsare oltre se stesso, e l’intelligenza è chiamata ad aprire gli orizzonti superando meandri e ottusità, particolarismi e divisioni". Insomma, tutt'altro rispetto a come i Grandi Intellettuali vorrebbero farla apparire. Bagnasco sottolinea un'esperienza originale, che cioè andando a fondo alla vita cristiana ci si spalancano le porte del mondo; altro che clausura mentale! Infatti - prosegue - "il mondo è presente nel cuore della Chiesa anche oltre la sua dilatazione geografica e temporale: se – per ipotesi – la presenza della Chiesa dovesse contrarsi e ridursi ad un punto ristretto della terra, ugualmente il suo respiro porterebbe l’eco dell’umanità intera, l’universalità del mondo". A proposito del 'fare storia', che è il tema principe dell'intervento, dice "Tradire l’anima di un popolo – magari con processi corrosivi e subdoli – vuol dire sgretolare, in nome di qualche ideologia o disegno politico- economico, ciò che consente ad ognuno di sentirsi parte di un tutto; significa derubarlo di ciò in cui crede, che gli appartiene, che gli è stato tramandato come patrimonio, che è la sua forza unificante. Un patrimonio ideale che, nella pluralità delle forme ma nell’unità fondamentale del pensare e del sentire, permette di percepirsi “famiglia”. Per questo motivo, intaccare direttamente i valori spirituali e morali di una comunità e di un Paese, è attaccare la sua integrità e fare cattiva storia". Un monito per ciascuno e dal quale nessuno Stato deve sentirsi escluso, ma mi è sembrato di intuire un preciso riferimento alla situazione spagnola, dove uno sfrenato laicismo sta privando un intero popolo della sua cultura, delle sue tradizioni, del suo 'sentirsi famiglia' in nome di una (presunta) necessità di 'sterilità di Stato''. Una vera perla, a mio avviso, è contenuta in un passaggio successivo, a proposito di 'custodia e memoria': "A partire da questa memoria custodita e amata, lo storia ruota attorno alla concezione dell’uomo, che nel Cristianesimo giunge alla sua pienezza e che sta alla base dell’umanesimo europeo. Si può giustamente rilevare che ciò non ha impedito errori e orrori in Europa; ma, a ben pensare, se ciò è accaduto non è stato perché sia stata troppo cristiana, ma perché lo è stata troppo poco". Sua Eccellenza sottolinea ciò che i laicisti guardano con disgusto e fanno finta di non capire, che cioè ciò che siamo ora lo dobbiamo al Cristianesimo (e infatti a tal proposito afferma che "solamente una cultura cristiana avrebbe potuto produrre un Voltaire e un Nietzsche"), e che gli orrori che son venuti ad opera di persone della Chiesa si son verificati non per una appartenenza ma proprio per una mancanza di fedeltà all'incontro cristiano stesso, alla missione che Cristo stesso ha affidato alla Sua Sposa. Questi sono solo alcuni spunti dall'incontro. Vi consiglio vivamente di leggerlo per intero, ne vale davvero la pena! ps: alcuni link interessanti sul Meeting - Il saluto del Santo Padre al Meeting - Lo Speciale Meeting 2008 de "Il Resto del Carlino" - Il blog di Massimo Pandolfi, con alcuni interessanti post e curiosità dal Meeting - La Rassegna Stampa del Meeting Grazie all'amico GADDURA