TEANO AL PLURALE

E A TEANO SI PUO'


Si può deliberare,  pure senza leggere  ! È quanto emerge dal dibattito  tra il consigliere di opposizione, dott C.Corbisiero e l’assessore Prof. Rosaria Pentella Il dibattito è stato chiesto  dal dott Corbisiero per  chiarire i motivi del perché la Giunta Comunale , ( composta dal Sindaco ing. Picierno, l’avv. D’Aiello, il prof De Monaco, l’ing Toscano, la prof. Pentella ed i diplomati Magellano, Palmiero, Pinelli)  abbia prima dato il consenso su una manifestazione da tutti indicata  come manna dal cielo , e successivamente ha modificato il provvedimento inducendo i promotori dell’iniziativa a chiedere ospitalità al comune di Roccamonfina, che di buon grado l’ha concessa. Dal dibattito sono emerse due cose :1-     che l’amministrazione comunale ha modificato il proprio atteggiamento su imput dei commercianti , i quali avrebbero presentato  le proprie lamentele  alla Pentella  mostrandole  una brochure , che agli atti del consiglio non era presente e che la Pentella non ha esibito in sede di dibattito;2-     che  il documento allegato alla delibera  iniziale, che specificava  nel dettaglio tutte le fasi  della manifestazione , non è stato letto dalla Giunta Comunale  , perché  secondo la Pentella nelle sedute di Giunta Comunale si leggono solo i titoli delle delibere , senza entrare nei meriti; 3-     che con molta superficialità è stata  gettata alla ortiche  una manifestazione gratuita di dieci giorni  che rappresentava una novità  per questo tipo di attività e per le opportunità positive per un territorio arido in tali  iniziative , nonché  per il lavoro indotto ;  4-     che l’atteggiamento tenuto dalla giunta comunale è stato di grave nocumento  alla collettività teanese. Questi sono i fatti salienti e senza pettegolezzi che emergono dal dibattito .E’ opportuno  evidenziarli al meglio per  fare cultura di massa , per inculcare il concetto che gestire  la cosa pubblica è un fatto serio e che  dalla analisi  di fatti come questi si può valutare se un amministratore ha a cuore le sorti del prossimo , cioè della collettività.